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Elisabetta Cocciaretto, che peccato! Cede a Bencic al super tie-break dopo aver lottato come una leonessa a Wimbledon

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Elisabetta Cocciaretto
Cocciaretto / LaPresse

Due ore e 58 minuti sono quelle segnalate dall’IBM, praticamente cinque tra le interruzioni per pioggia sono quelle reali di un match infinito sul Court 18. Lo vince Belinda Bencic, che nega a Elisabetta Cocciaretto la soddisfazione di essere la nona italiana in questo secolo a mettere piede agli ottavi di Wimbledon. 6-4 3-6 7-6(7) il punteggio finale a favore dell’elvetica, che cercherà ora i primi quarti ai Championships contro una tra la turca Zeynep Sonmez e la russa Ekaterina Alexandrova.

Si passa subito dai primi due game sostanzialmente interlocutori a un terzo nel quale, pur non dovendo mai annullare palle break, Cocciaretto deve tirar fuori la propria miglior versione per non farsi sovrastare dall’incisività fin dalla risposta di Bencic. L’azzurra riesce a tenere, ma assieme al 2-1 arriva qualche goccia di pioggia che, però, non diventano nulla più. Altre difficoltà sul 2-2, con la marchigiana che finisce sotto 0-40: la svizzera riesce a passare di rovescio con Cocciaretto a rete per prendersi il break di vantaggio. L’azzurra, sul 3-4, riesce a tirare una gran risposta vincente di dritto che vale il 15-30, ma Bencic serve bene e concede poco scampo. Assieme al 6-4, però, arriva un’altra interruzione acquea, questa volta vera: sono passati 42 minuti.

Si ricomincia dopo due ore, ed è anche una gran ripartenza per Cocciaretto che va fin sull’1-0 0-30, ma lì Bencic s’inventa tre grandi punti con entrambi i colpi. C’è anche la palla break, che però il dritto della svizzera annulla con il lungolinea. Sull’1-1 la marchigiana è fortunata perché il nastro si porta via la risposta di dritto dell’avversaria sul 30-40, ma in generale la lotta non è poca e l’italiana non si tira assolutamente indietro. Arriva una chance del 4-2, ma la prima esterna aiuta Bencic. A furia di risposte vincenti, però, Cocciaretto riesce a procurarsi un’altra opportunità e stavolta la trasforma, complice il rovescio dell’elvetica che se ne va. La fiducia dell’azzurra sale moltissimo, tanto da obbligare Bencic a cercare un certo numero di soluzioni alternative (come una gran palla corta sul 5-2 30-30). Sul 5-3 arrivano due set point al servizio: sul primo la svizzera tira la risposta vincente di dritto, sulla seconda non la controlla e si va al terzo.

Neanche il tempo di ripartire che Cocciaretto continua a essere molto aggressiva da fondo, portando a casa il break nel game d’apertura del terzo set. Sul 2-1 l’azzurra si trova sotto 0-30, ma nel momento di massimo rischio da un dritto lungolinea che passa dietro la schiena di Bencic passa l’inizio di un recupero che la porta fino al 40-30. Di lì, però, si entra in lotta e le due danno davvero il massimo possibile su qualsiasi palla, con l’italiana che va a palla game e l’elvetica che ogni volta trova una soluzione per la parità, ma mai per avere palla break. Alla fine è 3-1 dopo 20 punti, ma, sul 3-2, arriva una seconda sospensione per pioggia con le due lasciate però in campo perché non è qualcosa di forte. Dopo più di 15 minuti (e un nuovo riscaldamento che è sì regolamentare, ma qui viene da una richiesta di Bencic) si riparte. Cocciaretto, facendo capire che c’è, mette subito a segno un ace e poi riesce a non farsi irretire sul 30-30 salendo sul 4-2. Sul 4-3, però, arriva un momento critico per l’azzurra, che fa di tutto per tenere il salito ritmo dell’elvetica, ma mette lungo il dritto che, sul 30-40, significa 4-4. La marchigiana continua però a spingere di dritto e sopra la rete va a prendersi un’opportunità di 5-4, cancellata però dal successivo e intensissimo scambio. Dopo alcuni game tesi si va al tie-break a 10 punti, nel quale il doppio fallo di Cocciaretto sullo 0-1 significa minibreak Bencic. Diventa 5-2 per la svizzera dopo un gran rovescio dal centro, poi c’è un po’ di elastico con annessi scambi di grande qualità. I match point, però, li ha l’elvetica sul 9-6 e due dei tre sono sul suo servizio. Sul primo gran dritto dell’azzurra, sul secondo Bencic serve bene e, dopo un totale reale di sostanzialmente cinque ore, va agli ottavi.

A beffa s’aggiunge altra beffa per Cocciaretto perché, oltre ad aver avuto un po’ più di punti vinti con la prima (68%-64%) e un miglior saldo vincenti-errori gratuiti (47-45 contro 29-28), è suo anche il maggior numero dei punti nel match: 111-107. Il tennis, però, non è matematico. E stavolta ci va di mezzo la marchigiana.

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