Nuoto
Cerasuolo guida la nuova mattina azzurra: l’Italia sogna altre finali! Nel pomeriggio caccia del podio per quattro
La terza giornata dei Mondiali di nuoto si apre con una mattinata che profuma di attese, di esordi e di speranze da accendere corsia dopo corsia. La piscina si anima all’alba italiana con un programma che può aggiungere qualcosa ad una prima parte di Mondiale già straordinaria per l’Italia con tre medaglie, argenti per la 4×100 stile libero e Martinenghi e bronzo per Ceccon, e già dieci posti in finale.
L’Italia si presenta con Simone Cerasuolo nei 50 rana, chiamato a trasformare la delusione dell’assenza di Ludovico Viberti in energia per ritagliarsi un posto tra i migliori otto del mondo. Al suo fianco Nicolò Martinenghi, pronto a mettere in acqua l’esperienza di chi non sbaglia mai l’appuntamento.
Tra le batterie più attese, spiccano i 200 stile libero femminili, con Mollie O’Callaghan che torna in acqua da campionessa olimpica, mentre nei 200 farfalla maschili la rinuncia di Leon Marchand spalanca le porte a nuovi protagonisti, tra cui Federico Burdisso e Alberto Razzetti, che inseguono l’ennesima finale azzurra.
A chiudere la mattinata, gli 800 stile libero uomini promettono già tempi da brivido: il terzetto tedesco guidato da Wellbrock, l’irlandese Wiffen e la nuova generazione dei fondisti si sfidano fin dalle batterie per ritagliarsi un posto nell’élite mondiale. L’atmosfera è carica: il Mondiale entra nel vivo, e ogni mattina può già fare la differenza.
Senza Ludovico Viberti, autore del miglior tempo mondiale stagionale (26.27) ma rimasto fuori dalla squadra per il terzo posto agli Assoluti, l’Italia si affida a Simone Cerasuolo nei 50 rana ai Mondiali di Singapore. Il velocista delle Fiamme Oro, già finalista iridato nel 2022 e nel 2024, ha nuotato 26.59 in primavera, a un soffio dal suo personale (26.53), e punta ora con decisione alla prima medaglia mondiale individuale.
Il favorito della vigilia è Ilya Shymanovich, accreditato di un 26.37 e tra i più continui della stagione. L’altro grande nome è Qin Haiyang, oro nel 2023 e secondo performer all-time (26.20), ma reduce da un’annata incerta. Occhio anche al russo Kozhakin (26.46) e al veterano Martinenghi, doppio argento mondiale nella distanza e sempre solido nelle gare secche. Dopo l’oro di Fukuoka e quello olimpico di Parigi,
Mollie O’Callaghan torna nei 200 stile da favorita assoluta anche ai Mondiali di Singapore. L’australiana guida il ranking 2025 con 1:54.43, lontana dai suoi record ma sempre protagonista nei grandi appuntamenti. Con Ariarne Titmus assente, la lotta per le medaglie è apertissima. Occhi puntati su Claire Weinstein (1:54.92), l’unica capace di battere Ledecky due volte quest’anno, e sulla cinese Liu Yaxin, quarta nel ranking. Tra le outsider, attenzione a Mary-Sophie Harvey, Jamie Perkins e Li Bingjie, tutte sotto 1:56. In chiave europea, si candidano Freya Colbert, Barbora Seemanova e Marrit Steenbergen. Gara veloce e ricca di incognite: O’Callaghan parte davanti, ma dietro sono in tante a sognare l’impresa.
La rinuncia di Leon Marchand, campione olimpico e mondiale in carica, cambia completamente il volto dei 200 farfalla ai Mondiali di Singapore. Con il francese fuori dai giochi, la corsa all’oro è più aperta che mai. Il favorito d’obbligo diventa Luca Urlando, autore di un clamoroso 1:52.37 ad aprile, secondo tempo mondiale dell’anno e quarta prestazione all-time. A contendergli il titolo sarà Ilya Kharun, bronzo olimpico, che ha vinto i Trials canadesi in 1:53.41, vicino al personale. Gli USA possono contare anche su Carson Foster (1:53.70) e Thomas Heilman (1:54.03), mentre l’Italia si presenta con due carte da finale: Federico Burdisso (1:54.76) e Alberto Razzetti (1:55.06). Occhio anche ai polacchi Krzysztof e Michal Chmielewski e all’austriaco Espernberger. Senza il dominatore, è tutto da scrivere.
L’800 stile libero maschile ai Mondiali di Singapore si annuncia come una delle gare più dense di qualità. Il campione del mondo in carica Daniel Wiffen (IRL) proverà a difendere il titolo conquistato a Doha 2024, forte anche del bronzo olimpico nei 1500. Ma a insidiarlo sarà soprattutto la Germania, che arriva con una squadra profonda e in grande forma: Florian Wellbrock, Sven Schwarz e Oliver Klemet hanno tutti nuotato sotto i 7:40, piazzandosi ai vertici del ranking stagionale.
La minaccia arriva anche dalla nuova generazione: il turco Kuzey Tuncelli, 17 anni, ha nuotato 7:42.14 e si è imposto agli Europei junior, mentre l’ungherese David Betlehem e il tunisino Ahmed Jaouadi cercano conferme dopo il salto di qualità. Attenzione anche agli outsider: l’australiano Sam Short, lo statunitense David Johnston, il francese David Aubry e il giapponese Kazushi Imafuku hanno tutti il potenziale per inserirsi nella lotta per la finale. Sarà una gara equilibrata, incerta e molto veloce.
Nel pomeriggio quattro gli azzurri in finale. Anita Bottazzo nei 100 rana, Simona Quadarella nei 1500 stile libero, Thomas Ceccon nei 100 dorso e Carlos D’Ambrosio nei 200 stile libero. Pochissime volte nella storia ci sono stati quattro azzurri in finale individuale nello stesso giorno.
