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Tennis

Wimbledon, i tabelloni di Sinner e Alcaraz a confronto: spagnolo ancora più fortunato e senza particolari insidie

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Chi è stato più fortunato tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nel sorteggio del tabellone di Wimbledon 2025? La domanda è lecita alla vigilia del terzo Slam della stagione che scatterà lunedì 30 giugno, con la certezza che i due grandi rivali non potranno affrontarsi tra loro prima dell’eventuale finale in programma domenica 13 luglio sull’erba londinese. Il fuoriclasse altoatesino ha perso le finali degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros proprio contro l’iberico, che successivamente ha dettato legge anche al Queen’s e si presenterà all’appuntamento per difendere il titolo.

I primi passi di Jannik Sinner non sembrano essere complicati: esordio nel derby con Luca Nardi e secondo turno contro il vincente della sfida tra l’australiano Vukic e il taiwanese Tseng. Evitati dunque vari spauracchi non teste di serie ed è discreto anche l’accoppiamento di terzo turno, visto che eventualmente ci sarebbe la tds numero 27, il canadese Denis Shapovalov, atteso al debutto dall’argentino Mariano Navone e poi dal vincente di Martinez-Loffhagen. Si tratta di un rivale da prendere con le pinze su questa superficie, ma che un giocatore della caratura dell’azzurro deve temere fino a un certo punti.

Scongiurato così un incrocio da brividi con il kazako Alexander Bublik o Matteo Berrettini, anche agli ottavi poteva andare un po’ peggio ma mal che vada ci sarà il gestibile statunitense Tommy Paul (debutto con la wild-card Monday, poi il vincente di Ofner-Medjedovic, e a seguire chi la spunterà nello spicchio con Dimitrov/Nishioka-Comesana/Moutet). Nei fatti il cammino verso i quarti di finale non è improponibile per il numero 1 del mondo, che può archiviare con relativa soddisfazione i primi quattro passi dell’avventura.

L’asticella si alzerebbe in maniera importante ai quarti di finale, dove ci potrebbe essere un derby di lusso con Lorenzo Musetti, oppure un incrocio sempre rovente con lo statunitense Ben Shelton: le teste di serie numero 7 e numero 10 sono chiaramente i favoriti in quello spicchio, dove sono presenti anche l’altro americano Brandon Nakashima (numero 29) e il francese Ugo Humbert (numero 18), sulla carta un gradino sotto agli altri contendenti di quel settore.

Brividi in un’eventuale semifinale, traguardo che lo scorso anno gli fu precluso dal russo Daniil Medvedev: il britannico Jack Draper (numero 4), il kazako Alexander Bublik (numero 28, colui che lo ha battuto ad Halle vincendo poi il torneo) e l’eterno serbo Novak Djokovic (numero 6) sarebbero rivali formidabili. Questi gli ostacoli del percorso che conduce verso l’atto conclusivo, dove si potrebbe materializzare un nuovo atto della grande rivalità con Carlos Alcaraz.

Il tragitto dello spagnolo sembra tutt’altro che complicato ed è apparentemente stato più fortunato rispetto a Sinner. Il debutto con Fabio Fognini stuzzica la fantasia, ma oggettivamente il ligure non ha più i mezzi per impensierirlo. Secondo turno comodissimo contro un qualificato (o il britannico Tarvet o lo svizzero Riedi), appare improbabile che il canadese Felix Auger-Aliassime possa davvero impensierirlo al terzo turno. Compito più arduo agli ottavi? No, perché le teste di serie più elevate sarebbero il russo Andrey Rublev (numero 14) e il greco Stefanos Tsitsipas (numero 24), che attualmente paiono lontani su questa superficie.

Qualche insidia potrebbe arrivare ai quarti contro il danese Holger Rune o lo statunitense Frances Tiafoe, ma il numero 8 e il numero 12 del seeding dovranno passare da ostacoli impervi come il ceco Jiri Lehecka e il brasiliano Joao Fonseca. La semifinale contro lo statunitense Taylor Fritz o il tedesco Alexander Zverev, rispettivamente numeri 5 e 3 del mondo, potrebbe costringere Alcaraz ad alzare il livello di gioco, ammesso che i due favoriti di quella zona arrivino a contendersi un posto in semifinale e non escano prematuramente (leggasi Hubert Hurkacz, Matteo Berrettini, Daniil Medvedev).

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