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Pallavolo

Italia-USA, la grande sfida del volley si riaccende in VNL a Chicago! Sarà rivincita dopo Parigi 2024?

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Gianluca Galassi
Galassi/Fivb

Italia contro Stati Uniti non è mai una partita banale, se non altro per la storia più o meno recente che accompagna questa sfida di altissimo livello in campo maschile. Una storia che tocca forse l’apice nella semifinale olimpica del 2016, quando l’Italia si aggrappa agli ace di Ivan Zaytsev per conquistare la finale, poi persa, contro il Brasile. Meno dolce l’ultimo ricordo per gli azzurri, molti dei quali saranno di nuovo in campo oggi: Parigi, 9 agosto 2024, finale per il bronzo dei Giochi olimpici, la partita che di solito viene vinta dalla meno delusa dalle semifinali. E una cosa è perdere combattendo contro la Polonia come capitò agli Usa, una cosa è uscire asfaltati dalla Francia, come è accaduto agli azzurri che non riuscirono a smaltire la delusione e si inchinarono in tre set alla squadra a Stelle e Strisce.

Si ricomincia da Chicago, con un’Italia che è piaciuta nelle prime uscite stagionali, nonostante le sofferenze, nonostante un po’ di ruggine da spazzare via, ma che, al gran completo, è squadra non facile da battere per tutte le formazioni rivali, padroni di casa compresi. Fefè De Giorgi continua ad utilizzare la prima fase della VNL come un test prolungato: ha fatto qualche esperimento in questi giorni e tutto sommato le risposte sono state positive, soprattutto quando, con la Cina, ha gettato nella mischia qualche seconda linea di qualità che ha dato risposte molto positive.

Contro gli Usa l’impressione è che vedremo quella che De Giorgi considera la squadra titolare al momento e la curiosità non manca perché le certezze al momento non sono assolute su qualche ruolo: a partire dal centrale a fianco di Galassi, con Gargiulo che al momento parte lievemente avanti su Sanguinetti e Cortesia, ma anche dal libero, dove Balaso e Laurenzano potrebbero essere molto vicini, o dell’opposto, con Rychlicki e Romanò che vanno verso la via dell’interscambiabilità. Le cinque vittorie sulle sei partite disputate prima di Italia-Brasile dicono che la Final Eight per gli azzurri è vicina, ma va conquistata, e battere una big è probabilmente necessario per dormire sonni tranquilli.

Karch Kiraly non ha fretta di rinverdire i fasti della Nazionale Usa, con cui ha vinto di tutto e di più a cavallo degli anni ’80 e ’90. Il tecnico statunitense nella prima settimana di gare ha schierato una formazione sperimentale, ottenendo due successi (3-2 con l’Iran e 3-1 con Cuba) e perdendo 0-3 con l’Ucraina e 1-3 con la Slovenia. In casa, invece, sempre con una formazione che non tiene conto per ora delle star internazionali, due successi su altrettante sfide per gli statunitensi che hanno battuto 3-2 non senza qualche patema la modesta Cina e poi hanno travolto con un secco 3-0 il Canada.

Kiraly si affida in cabina di regia a Micah Ma’a, 28 anni, che nella prossima stagione giocherà in Russia nel Fakel Yamal, dopo l’esperienza nell’Halkbank Ankara che lo ha visto affrontare Perugia nella semifinale dell’ultima Champions League. Assieme a lui l’alzatore Quinn Isaacson, 26 anni, nuovo acquisto dei tre volte campioni d’Europa ZAKSA Kędzierzyn-Koźle, proveniente sempre dal campionato polacco: Steam Hemarpol Norwid Częstochowa. L’opposto titolare dovrebbe essere una vecchia conoscenza dei tifosi italiani, nonché campione d’Italia in carica, Gabi Garcia, quest’anno nelle file dell’Itas Trentino e già a Civitanova e Padova. La riserva è Kyle Hobus, 25 anni, ex Hypo Tirol Volleyballteam Innsbruck e dal prossimo anno in Germania con la prestigiosa maglia del Friedrichshafen.

In banda i titolari dovrebbero essere Cooper Robinson, 22 anni, prodotto della UCLA e ancora in patria, e Ethan Champlin, dallo scorso anno in Germania, prima nell’Helios Grizzlys Giesen e poi dalla prossima stagione nel Luneburg. In panchina ma pronti ad entrare ci sono Jacob Pasteur, 23 anni, dello Chaumont Volley-Ball 52 in Francia, Jordan Ewert, reduce dalla stagione nelle file della Rana Verona e trasferitosi da poco in Turchia ad Izmir nell’Altekma SK, e Kyle Ensing, che può ricoprire anche il ruolo di opposto, che gioca nelle file dell’Aluron CMC Warta Zawiercie in Polonia.

I centrali titolari sono Shane Holdaway, lo scorso anno in Francia allo Chaumont Volley-Ball 52 e dal prossimo anno in Germania, nelle file del Luneburg, e Merrick McHenry, al secondo anno nelle file del Nice Volley-Ball in Francia. In rosa anche l’ex Taranto Jeffrey Jendryk, che il prossimo anno giocherà in Turchia al Fenerbahce. Il libero titolare è Kyle Dagostino, 30 anni, del Berlin Recycling Volleys, affiancato da Matthew Knigge, anche lui al Berlin Recycling Volleys.