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Jannik Sinner si racconta alla vigilia dell’esordio nel Roland Garros: “Voglio ritrovare la fiducia che avevo prima”
Jannik Sinner si è raccontato ai microfoni di Eurosport alla vigilia del suo esordio al Roland Garros. Quest’oggi l’altoatesino (n.1 del mondo) affronterà il francese Arthur Rinderknech nella sessione serale sul campo Philippe Chatrier e ci sono delle attese su quello che sarà il livello di tennis che l’azzurro riuscirà a esprimere.
Un periodo molto particolare e complicato quello vissuto da Jannik, costretto a stare fermo 3 mesi per l’accordo con la WADA, posteriore al caso di doppia positività che l’ha visto coinvolto. Una contaminazione accidentale, secondo quanto poi accertato, costata quindi una squalifica che Sinner ha faticato ad accettare.
“Ero scioccato, non capivo cosa fosse accaduto. Avevo un team professionale, sono stati molto onesti con me e mi hanno spiegato l’errore. È stato difficile da accettare e quando mi hanno proposto i tre mesi di sospensione non ero d’accordo. Io mi sentivo innocente e lo sono tuttora. A volte, però, devi scegliere la soluzione migliore in una situazione pessima. Parlando coi miei legali, sono stato convinto che fosse la decisione giusta“, ha dichiarato il n.1 ATP.
“È stata dura, ero sotto stress, anche se nel 2024 i risultati sono stati straordinari. La cosa più importante è che ho avuto, in quei mesi, le persone perfette attorno. Mi hanno racchiuso in una bolla e permesso di competere. All’inizio è stato difficile perché non ne potevo parlare e nemmeno spiegare come mi sentivo. In questi ultimi tre mesi la cosa più difficile è stata non poter andare a seguire alcun evento sportivo. Faceva tutto parte della squalifica“, ha precisato.
Tanti tra i colleghi si sono pronunciati in maniera critica sul trattamento avuto da Sinner, ritenendo che nella vicenda ci sia stata una corsia preferenziale: “Adesso so chi è mio amico e chi non lo è. Non vedo l’ora di ritrovare la fiducia nel mio tennis che avevo in precedenza e questo porterà a un incremento del mio livello di gioco. Non voglio mettermi pressione, ma sono convinto di poter tornare a giocare davvero bene, ma stiamo a vedere“, ha concluso.
