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Jannik Sinner predica prudenza: “Non posso fare miracoli, ho bisogno di tempo”

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / IPA Sport

Jannik Sinner è indubbiamente tra i più attesi nell’edizione 2025 del Roland Garros. L’anno passato, il tennista nostrano ebbe la soddisfazione di conquistare il primato della classifica mondiale proprio nel percorso sulla terra rossa francese e quest’anno cercherà di dare il massimo. Lontano dai campi per diverso tempo (tre mesi) per via delle note vicende, il n.1 ATP ha espresso le proprie sensazioni in vista del Major, dopo aver raggiunto la finale al Foro Italico e perdendo contro il n.2 del ranking, Carlos Alcaraz (campione in carica a Parigi).

“Sarà diverso, questo è chiaro. A Roma, ho letto alcune statistiche ed erano buone, mentre altre non al livello che vorrei. È esattamente come mi sentivo in campo. C’è molto margine di miglioramento e spero che avremo il tempo di apportare piccole modifiche qui. Non si possono fare miracoli: ho bisogno di tempo. Le partite sono diverse dagli allenamenti. Stiamo lavorando duramente, cercando di raggiungere il livello fisico che desidero. I cinque set saranno una grande sfida per me e mi aiuteranno a capire dove sono adesso. Vediamo come risponde il mio corpo“, le parole prudenti dell’altoatesino.

Alla domanda se il cammino nella Città Eterna gli abbia dato fiducia, Jannik ha risposto: “Raggiungere la finale dopo essere tornati nel tour dopo tre mesi è stato fantastico, ovviamente. Era la mia prima finale importante sulla terra battuta, un aspetto che non dovrei sottovalutare, perché abbiamo lavorato duramente per arrivarci. Abbiamo visto che posso migliorare in alcuni particolari e gli Slam sono diversi. Bisogna essere pronti mentalmente e fisicamente e usare la giusta energia. La cosa più importante è essere costanti e solidi“.

Sinner ha risposto sull’attenzione che lui dà ai dati al termine delle partite: “Quando siamo in campo, come tennisti giochiamo secondo le nostre sensazioni; non ci sono seconde possibilità. Ci sono giorni in cui ti senti bene, altri in cui no, ma cerchi sempre di trovare una soluzione. Per me, le statistiche sono molto importanti: non ricevevo quel feedback da tre mesi. Non sapevo esattamente come stessi giocando, se i miei colpi fossero alla giusta velocità, se mi muovessi bene o meno… tante cose. Abbiamo analizzato una delle prime partite a Montecarlo l’anno scorso, perché era il mio primo torneo sulla terra battuta, e abbiamo usato le statistiche di quel primo torneo quest’anno per capire a che punto sono. Ora abbiamo un quadro molto più ampio che ci permette di lavorare su diversi aspetti. L’obiettivo era vincere un paio di partite e sono arrivato in finale, il che è stato un grande vantaggio. Spero che mi dia fiducia qui“.

Jannik è stato poi colpito favorevolmente dalle considerazioni di Rafa Nadal nei suoi confronti, nell’intervista concessa a L’Equipe. Il campione maiorchino poi avrà un tributo tra due giorni a Parigi: “È il tennista di maggior successo su questa superficie, non c’è dubbio. Ha sempre avuto movimenti incredibili, il suo posizionamento in campo era impressionante, sfruttava molto il top-spin, e il suo fisico era sempre perfetto. Soprattutto, la forza mentale che aveva per capire ogni situazione in campo. È uno che conosce questo Campo Centrale meglio di chiunque altro. Merita un tributo speciale, non solo per quello che è come giocatore, ma per come si è comportato in campo. Molti di noi giovani lo hanno sempre ammirato: ci ha insegnato che essere umili e avere successo come tennisti è possibile. Ho avuto la fortuna di conoscerlo un po’ meglio; mi sono allenato molto con lui. È esattamente come lo vedi; non finge nulla. È un modello. Siamo molto fortunati ad aver vissuto l’era di Rafa, Roger e Novak: mi sento molto fortunato di essere qui“.

Sulla prospettiva di affrontare tennisti francesi nei primi due turni, Sinner ha dichiarato: “Sarà diverso rispetto a Roma, lo so. Ma non credo che abbiano nulla contro di me. È chiaro che sosterranno i giocatori di casa. Quando un americano gioca agli US Open, è lo stesso: ho trovato un’atmosfera incredibile a Roma perché sono italiano, è normale. L’anno scorso ho già affrontato alcuni tennisti francesi qui, so cosa aspettarmi. È un momento diverso, perché quello che è successo è successo, ma vedremo“.

In conclusione, l’azzurro ha risposto anche sulla creazione del canale YouTube in cui vuole mostrare un lato diverso della sua persona: “Il tennis è la nostra priorità, ma ho la sensazione che i tifosi non mi conoscano come persona. Sono molto serio in campo, ma fuori mi piace scherzare e ridere. Voglio dimostrare alla gente che non sono una macchina, che sono un ragazzo normale, come tutti gli altri. Abbiamo aperto questo canale per pubblicare video divertenti in momenti specifici, ma anche per vedere cosa succede dietro le quinte e come ci prepariamo per alcuni tornei, quanto tempo investiamo per raggiungere questo livello“.

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