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Golf: Scottie Scheffler vince il PGA Championship. Il numero 1 non fa sconti

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Scottie Scheffler
Scheffler / LaPresse

Scottie Scheffler, per la terza volta in carriera, è campione Major. Suo il PGA Championship 2025, che porta a casa con lo score di -11 a Quail Hollow (69 68 65 71). Se vi fossero dubbi su chi è al momento il numero 1 mondiale, Scheffler li toglie tutti quanti, dal primo all’ultimo, riuscendo a gestire con efficacia l’ultimo giro in mezzo all’altalena dei tanti che si propongono come suoi avversari, specialmente uno (Rahm), che però finisce per cedere terreno nel momento che conta.

Alla prova dei fatti, dopo le prime nove buche non perfette (tre bogey e un birdie), è decisivo per Scheffler il birdie alla 10, quello che gli permette di mettere la freccia, trovare altri due birdie alla 14 e 15 e fondamentalmente dire “pazienza se alla 18 è bogey”. L’obiettivo l’ha già conquistato.

Semmai, la lotta riguarda il secondo posto, con la differenza che in questo caso ci può essere la spartizione della posizione. E questo è ciò che avviene: a Davis Riley che gira in +1 e, in un giorno non facilissimo a livello meteorologico, riesce comunque a non crearsi eccessivi problemi, si uniscono con lo score totale di -6 Bryson DeChambeau (-1 di ultime 18 buche) e soprattutto Harris English, che risale 34 posizioni per la performance più straordinaria della domenica, un -6 fatto di sette birdie e un bogey che gli regala il più prestigioso risultato finora conseguito.

Restano in quinta posizione l’altro USA J.T. Poston, il venezuelano Jhonattan Vegas e il canadese Taylor Pendrith, con uno schema sostanzialmente simile a quello appena visto con la differenza che Poston nei fatti scende giù dal podio. Enorme, e ricco di delusi, il parterre degli ottavi a -4: vi troviamo gli americani Ben Griffin, Denny McCarthy, Ryan Gerard, Joe Highsmith e Keegan Bradley, il cileno Joaquin Niemann, il sudcoreano Si Woo Kim e lo spagnolo Jon Rahm, che affonda in un bogey e due doppi bogey alla 16, 17 e 18 ogni chance di playoff o di vittoria. Così come, va detto, lo svedese Alex Noren s’infila in una giornata no e passa dall’essere contender a 17° a -3 in compagnia dell’inglese Matt Wallace.