Formula 1GP Emilia-Romagna
Disastro Ferrari a Imola! Gli aggiornamenti non funzionano, mesta eliminazione nel Q2

Umiliante. Inaccettabile. Devastante. Si potrebbe riassumere in questa maniera la situazione in casa Ferrari al termine delle qualifiche del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, settimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025. Sul tracciato di Imola, quello di casa per giunta, che ribolliva di passione per il Cavallino Rampante, le monoposto di Maranello hanno toccato il punto più basso della stagione. Oppure, per meglio dire, quello più basso da parecchi anni a questa parte. Non ha senso usare il “guanto di velluto” dopo quanto visto oggi.
Inutile girarci attorno o usare parole edulcorate. Siamo al disastro. Totale. Lacerante. Inspiegabile. Laddove la scuderia di Maranello voleva dare la svolta della propria stagione, invece, siamo al “tonfo”. Fragoroso. Anzi, alle scuse. Di piloti (con un body language che parla chiarissimo) e team principal. Il pacchetto di aggiornamenti portato in riva al Santerno, e lo si era già visto ieri, per usare un pallido eufemismo, non ha migliorato minimamente la situazione. Forse qualche millesimo qua e là, magari un lieve miglioramento sull’altezza da terra ma, evidentemente, il grosso dei problemi è ancora davanti agli occhi di tutti.
Difficoltà evidenti, enormi, che appaiono senza soluzioni in questo momento. I due talloni d’Achille maggiori sono sempre i medesimi: comportamento con le gomme nuove e retrotreno. Il posteriore della SF-25 non dà sicurezza ai piloti, che devono remare curva dopo curva. Figuriamoci su una pista complicata e tortuosa come Imola. Una mezza impresa tenere la SF-25 in pista. Il secondo si è manifestato per l’ennesima volta nelle qualifiche odierne. Le vetture di Maranello rendono di più con le gomme usate rispetto a quelle nuove. Qualcosa di mai visto prima. Anacronistico. Un aspetto che non può certo rendere competitive le macchine nei momenti clou rispetto agli avversari.
La Q2 è stata emblematica. Charles Leclerc e Lewis Hamilton chiudono con quinto e sesto tempo il primo tentativo con le gomme soft usate, quindi non riescono a migliorare le rispettive prestazioni con gli pneumatici nuovi di zecca. Gli avversari, invece, progrediscono comodamente di 3-4 decimi, com’è normale che sia, e il disastro è completato. Eliminazione già nella seconda manche. Davanti al proprio pubblico. Una marea rossa che, oggettivamente, non ne può più. Ennesimo anno da buttare, ennesima macchina sbagliata. Ancora una volta un incubo che si realizza.
Domani ci attende una gara che potrebbe segnare una pagina di storia del Cavallino Rampante. I due piloti saranno chiamati alla rimonta su una pista dove, com’è ben noto, superare è quasi impossibile. Con una vettura che fatica tremendamente ma, come si è visto nelle simulazioni di passo gara di questo weekend, che sembra avere un buon ritmo nel taschino. Pensare al podio è pura utopia ma, l’imperativo per Charles e Lewis sarà dare il massimo. Onorare il nome Ferrari proprio sulla pista che porta il nome del leggendario fondatore Enzo e del figlio Dino. Non è minimamente accettabile sentire piloti e team principal costretti a chiedere scusa ai tifosi e, soprattutto, ridotti a non avere la minima idea di come migliorare una SF-25 che rischia di scrivere la storia dalla parte sbagliata. Sarà una lunghissima domenica in riva al Santerno.