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Tennis

Lorenzo Musetti parte bene a Madrid: Etcheverry battuto di forza

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Lorenzo Musetti
Musetti / Corinne Dubreuil/ATP Tour/ABACAPRESS.COM / IPA Sport

Lorenzo Musetti esordisce con successo al Masters 1000 di Madrid. Il toscano supera per 7-6(3) 6-2, in un’ora e 46 minuti, l’argentino Tomas Martin Etcheverry, mostrando di aver smaltito tutti i problemi della finale di Montecarlo, una forma invidiabile e, a livello stilistico, anche un inedito smanicato. Attesa ora per l’avversario, che potrebbe essere di nuovo il greco Stefanos Tsitsipas, se Jan-Lennard Struff non avrà nulla in contrario (ma, va detto, il tedesco nella capitale spagnola ha trascorsi positivi, a partire dalla finale del 2023).

Nei primi game il piano tattico di Musetti è chiaro: cercare di non consentire a Etcheverry di entrare in campo, dove può diventare molto pericoloso. Arrivano subito le prime due palle break, ma è l’argentino a servire particolarmente bene per sventare il pericolo. Il toscano in vantaggio ci va comunque sul 2-1, quando con un rovescio lungolinea dei suoi porta via la battuta al suo avversario. Problemi ne arrivano, però, sul 4-2, quando Etcheverry, complice anche una volée spettacolare, sale sullo 0-30 e poi 15-40, vedendosi alfine regalare il controbreak a Musetti con un dritto largo. Di fatto da questo momento in avanti c’è sì qualche punto spettacolare, ma al di là di questo ben poca sostanza in risposta dalle due parti. Esito inevitabile è il tie-break, nel quale l’argentino vince subito un gran primo punto in risposta, e poi sale sul 3-1, ma a quel punto è Musetti a farsi solido e a prendersi lui il minibreak di vantaggio. Ed è questo l’avvio di un parziale di sei giochi in fila, che lo trascina con grande qualità di gioco fin sul 7-3.

L’onda lunga per Musetti sembra continuare nel secondo set, dove arrivano subito tre palle break consecutive. Etcheverry, però, alza la qualità del proprio gioco per annullarle, e di qui in avanti per un po’ nessuno dei due si avvicina realmente all’altro. Tutto ciò fino al 2-2, quando si ripresenta una versione difensiva d’autore, già vista a Montecarlo, del carrarino. Risultato: altro 0-40, altro recupero dell’argentino (sulla prima palla break esce di un nulla il rovescio di Musetti, sulle altre due c’è poco da fare). Si entra in lotta, e alla fine, è alla sesta palla break che Musetti va avanti in virtù di un dritto sbagliato da Etcheverry. A questo punto il classe 2002 comincia a macinare più tennis: sul 4-2 gioca una gran palla tagliata di rovescio che gli vale la chance di 5-2, sfruttata grazie a un altro dritto in rete dell’argentino. Pochi minuti, una demivolée di rovescio e il terzo turno è cosa fatta.

Subito la questione vincenti-errori gratuiti: 16-25 per Etcheverry, 19-23 per Musetti. Chiave decisiva: la seconda di servizio, con il 12/17 (71%) di punti vinti sulla seconda da parte del toscano che contrasta assai con l’8/21 (38%) da parte dell’argentino in questo senso.