Formula 1GP Bahrain
F1, le McLaren spaventano i rivali a Sakhir, ma l’ala posteriore che flette incendia il paddock!
Se il venerdì del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025, aveva messo in mostra una McLaren a livelli eccellenti, la FP3 disputata pochi minuti fa ha letteralmente seminato il panico nel resto del gruppo. Le vetture color papaya, infatti, se possibile, hanno ulteriormente alzato l’asticella, rifilando distacchi “ciclistici” a tutti. Uno strapotere come raramente si è visto in questa era della massima categoria del motorsport.
La classifica della terza sessione di prove libere parla chiaro. Oscar Piastri ha chiuso al comando in 1:31.646 con 668 millesimi di vantaggio sul vicino di box Lando Norris, quindi l’unico pilota sotto il secondo di distacco è Charles Leclerc terzo a 834 millesimi. Per tutti gli altri il gap è immenso. Facciamo qualche esempio: George Russell (Mercedes) è quarto a 1.181, Max Verstappen (Red Bull) è ottavo a 1.381, mentre Lewis Hamilton con la seconda Ferrari è decimo a 1.465. Una McLaren dominante ed allarmante, per i rivali.
Inutile girarci attorno, l’ala posteriore che flette delle monoposto di Woking sta suscitando polemiche a non finire. Un anno fa, come ricordiamo, l’appendice del retrotreno delle vetture color papaya creava una sorta di “mini DRS” che rendeva le McLaren veri e propri missili sul rettilineo. Nel 2025, invece, i tecnici inglesi hanno spinto l’ala posteriore ad un nuovo step: alla flessione. Sia sul dritto, sia in curva. Come dimostrano ampiamente le immagini dei camera-car puntati sulla coda della MCL39. Tendendo una linea retta sulla struttura, infatti, si nota facilmente come, alle più alte velocità, l’ala si incurvi e permetta ai piloti di raggiungere velocità notevoli.
Uno stratagemma che permette alle due McLaren di volare sui rettilinei ma che, di pari passo, consente loro una miglior velocità anche in entrata e uscita dalle curve. Solitamente con la flessione dell’ala posteriore si rischia di perdere carico e aderenza in quei frangenti. Le vetture color papaya, invece, riescono a non perdere sotto questo aspetto e, anzi, riescono ad avere un bilanciamento impeccabile per una vettura che sembra davvero perfetta e centrata. E ora, che si fa?
La FIA ha deciso di porre un freno a questa impostazione ai limiti (o forse oltre) del regolamento. A partire dal Gran Premio di Spagna del primo giugno, non saranno più tollerate flessioni delle ali, anteriori o posteriori. La McLaren ha sfruttato il fatto che tali controlli, per ora, avvenissero con le vetture ferme e non in movimento, per cui quando le ali non subiscono flessioni. Contando anche la tappa del Bahrain mancano ancora diverse gare prima dell’appuntamento del Montmelò: Arabia Saudita, Miami, Imola e Monte Carlo. In poche parole il rischio è che il Circus dovrà assistere ancora allo strapotere delle McLaren a lungo.
Per il momento Lando Norris e Oscar Piastri approfittano di questo vantaggio tecnico e sono pronti a dettare legge tra qualifiche e gara di Sakhir, per incominciare. Gli avversari non possono che fare da spettatori e, come nel caso di Max Verstappen, lamentarsi di quello che i tecnici inglesi hanno saputo mettere in atto sulle MCL39. Dopo Barcellona potrebbe riequilibrarsi tutto? La speranza, per lo spettacolo, è quella. Sempre che non sia già troppo tardi per questioni di titolo piloti o costruttori…
