Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

Formula 1GP Arabia Saudita

F1, i temi del GP d’Arabia Saudita 2025. Dal duello interno alla McLaren alla ricerca d’identità ferrarista

Pubblicato

il

Oscar Piastri
Piastri / Lapresse

Il Gran Premio d’Arabia Saudita di Formula 1 si disputerà domenica 20 aprile. Si andrà pertanto a completare un probante trittico cominciato in Giappone e poi trasferitosi in Medio Oriente. Si è difatti reduci dal GP di Bahrain, vinto da Oscar Piastri davanti a George Russell e Lando Norris.

Il confronto interno alla McLaren sarà uno dei temi principali del quinto appuntamento stagionale. Il Team di Woking ha la vettura più competitiva e le prestazioni fra i due piloti sono comparabili. Il britannico comanda la classifica iridata, seppur con un margine esiguo, ma l’australiano vanta 2 vittorie contro la sola del compagno di squadra (arrivata, curiosamente, proprio in casa del team mate).

Jeddah è una pista profondamente differente da tutte quelle affrontate sinora. Diciamo anzi che è unica, perché pur essendo urbana è velocissima. Dimentichiamoci quanto visto tra Shanghai, Suzuka e Sakhir. Qui si correrà su un circuito filante, ma stretto, e in notturna. Questa dinamiche comporteranno un rimescolamento dei valori in campo?

È quanto sperano tutti coloro che non pilotano una MCL39, a cominciare da Max Verstappen e George Russell. L’olandese e l’inglese sono a ridosso di Norris e Piastri nel Mondiale, però si è affrontato un campione di gare ancora esiguo. Potranno essere contender per il titolo, l’alfiere della Red Bull e quello della Mercedes, oppure saranno relegati nel cast di supporto? Non dipende solo da loro.

In tutto ciò, la Ferrari continua a cercare la propria identità. Per ora, la Scuderia di Maranello staziona in una sorta di limbo prestazionale, ben alle spalle delle McLaren e generalmente in affanno anche contro altri avversari. La SF-25 è vettura ancora inespressa. Il potenziale c’è, ma va sviluppato. Difatti, più del risultato secco, conta capire se la direzione intrapresa negli aggiornamenti è quella corretta. Sakhir ha detto timidamente di sì. A Jeddah arriverà un’altra risposta in merito.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI