Tennis
ATP Barcellona 2025: Alcaraz-Fils-Rune, il trio dei giovani e Khachanov

Sembra un po’ la sfida dei giovani contro qualcuno che alcuni anni in più li ha, quella che va in scena all’ATP 500 di Barcellona con le semifinali. Tre sono gli esponenti della nuova generazione, quella pronta a guidare il tennis (e che già lo sta facendo, per certa misura), uno è colui che nel circuito si trova da ben più tempo, ormai quasi due lustri all’atto pratico.
Due semifinali che hanno canovacci ben differenti. La prima vede di fronte Karen Khachanov e Holger Rune. Sono sei gli anni di differenza, a oggi, tra il russo e il danese, che però si affrontano solo quest’oggi per la prima volta pur se Rune è da tre anni con una certa costanza al piano superiore. Per entrambi è un momento importante della stagione: Khachanov è alla prima semifinale del 2025, mentre per il classe 2003 non c’è in ballo soltanto l’ultimo atto, ma anche la possibilità di rientrare nei primi 10 al mondo a partire da lunedì (un traguardo che toglierebbe a Lorenzo Musetti). Lato particolare: qualora invece fosse il russo a giocare l’ultimo atto, sarebbe la sua prima volta sul rosso nell’intera carriera, sebbene abbia un buon feeling col mattone tritato.
L’altro confronto è quello realmente di gioventù, tra Carlos Alcaraz e Arthur Fils. Il murciano punta a vincere per la terza volta questo torneo, e per lui sarebbe un discorso consecutivo visto che il 2024 l’ha saltato, mentre per il francese ci sono sia la speranza di una quinta finale sul circuito maggiore che di un mantenimento all’interno della corsa verso la top ten. Ancora recentissimo, e foriero di ricordi, è il primo e unico precedente tra il classe 2003 e il classe 2004: nei quarti di Montecarlo è arrivata la rimonta da parte di Alcaraz, un recupero che lo ha portato a continuare a costruirsi la strada (piuttosto accidentata, va detto) verso la vittoria del terzo 1000 dell’anno.
Qualche dato particolare: Alcaraz è in corsa per diventare il quinto giocatore a vincere almeno tre edizioni del torneo dopo Roy Emerson, Manuel Orantes, Mats Wilander e ovviamente Rafael Nadal (mister 12 volte). Per quanto riguarda Fils, può diventare il primo francese a trionfare da quarant’anni a questa parte (Thierry Tulasne, che nella finale del 1985 aprì con uno 0-6 e chiuse con un 6-0 al quinto su Wilander). Khachanov, invece, cerca di bissare Marat Safin, in tema di russi, dopo 25 anni; prima di Rune, infine, non c’è mai stato alcun danese in grado di vincere, anche se in tema di Scandinavia si possono ricordare sia Casper Ruud che la generazione d’oro della Svezia (Borg, più avanti Wilander e Carlsson) così come Sven Davidson, il pioniere degli svedesi che vinse anche un Roland Garros.