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CiclismoStrada

Settimana Coppi&Bartali 2025: il percorso e le 5 tappe ai raggi X. Sheffield e Scaroni sono pronti a giocarsi il successo

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Magnus Sheffield
Magnus Sheffield/IPA Agenccy

I preparativi sono stati ultimati, è tutto pronto per il via di una corsa emozionante che attirerà l’interesse degli appassionati per cinque giorni. Prende il via domani e si concluderà sabato 29 l’edizione numero quaranta della Settimana Coppi e Bartali 2025.

La corsa si articola in cinque tappe con partenza da Ferrara e conclusione a Forlì dopo 763,4 chilometri. Il disegno del tracciato consente ampie possibilità di espressione a diverse tipologie di corridori e crea le premesse per una gara caratterizzata da costanti colpi di scena.

Ad eccezione della prima tappa, tutto lascia pensare ad un arrivo in volata, le altre quattro propongono percorsi movimentati da diverse salite brevi e ripide. Gli organizzatori continuano ad escludere dallo schema della corsa la prova contro il tempo.

Il campo dei partecipanti propone diversi nomi interessanti, corridori in grado di porre la propria candidatura per la vittoria finale. Spiccano nella start list la presenza dello statunitense Magnus Sheffield della INEOS Grenadiers, dell’italiano Christian Scaroni della XDS Astana Team, dell’australiano Jay Vine della UAE Team Emirates – XRG, del belga Milan Mentien della Lotto Development Team e del polacco Rafal Majka della UAE Team Emirates – XRG.

IL PERCORSO E LE TAPPE DELLA SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Martedì 25 marzo, prima tappa: Ferrara-Bondeno (174,5 km)
La corsa si apre con una frazione disegnata per l’arrivo del gruppo a ranghi compatti e la conclusione in volata. Il passaggio sul ponte Po di Volano dopo 33, 5 chilometri è valido come Gran Premio della Montagna e assegnerà la maglia di leader della classifica scalatori.

Mercoledì 26 marzo, seconda tappa: Riccione-Sogliano al Rubicone (163,4 km)
Prima giornata importante in chiave classifica generale. I corridori si cimentano su un disegno caratterizzato da diverse salite, l’ultima delle quali è il traguardo di Sogliano al Rubicone (4,7 km al 4.5%), inclusa la rampa, pendenza massima al 18%, nel centro storico. Nel finale la corsa percorre per quattro volte il circuito finale lungo 23,6 km.

Giovedì 27 marzo, terza tappa: Riccione-Cesena (142,1 km)
I primi chilometri sono identici al giorno precedente. Il finale propone il Muro di Surrivoli (circa 1,5 km all’11%, con punte fino al 18%) e la salita di Diolaguardia: la strada sale in modo molto irregolare per 8,3 km con una pendenza media del 3.6%. Una volta scalata la vetta la gara prosegue con una lunga discesa spesso inframezzata da contropendenze ottime per i contropiedi. Si chiude con gli ultimi due 2 km pianeggianti.

Venerdì 28 marzo, quarta tappa: Brisighella-Brisighella (150,4 km)
Tappa che si svolge totalmente in circuito. I primi tre giri misurano 36,9 km, gli altri due 20,6 km. Le difficoltà di giornata sono la salita del Monticino, 2,6 km al 6,2 %( i primi 2 km sono al 7.5%), e il Valico Rio Chiè , 1 km al 7,4% di pendenza media, a soli 5.5 km dall’arrivo. Il finale nervoso sembrerebbe adatto per corridori in grado di piazzare la rasoiata vincente con uno scatto secco.

Sabato 29 marzo, quinta tappa: Brisighella-Forlì (132,5 km)
Si chiude, come lo scorso anno, a Forlì. Sono due le salite da affrontare nella giornata conclusiva: la Rocca delle Caminate, 7,7 km al 3,9% di pendenza media da percorrere due volte, e la salita verso Polenta, 6,5 km al 4,3% di pendenza media.