Combinata nordicaSci NordicoSport Invernali
Combinata nordica, Mondiali Trondheim 2025. In campo femminile vacilla il monopolio della Norvegia, ma Hagen resta la donna da battere
Nella combinata nordica femminile, quelli di Trondheim 2025 saranno i Mondiali del raddoppio. Alla gundersen, si affiancherà infatti anche la mass start, duplicando le gare individuali in cui le ragazze potranno lottare per le medaglie. Saranno le stesse degli uomini, almeno numericamente parlando, mentre i format saranno differenti (i maschi si cimenteranno in una compact).
Poco importa la forma, conta la sostanza. È stato compiuto un altro passo verso la tanto ricercata “parità sessuale” di una disciplina che sta venendo trattata con i guanti dalla Fis, essendone coccolata e spinta mediaticamente, con il chiaro obiettivo di renderla appetibile agli occhi del Cio, pronto a escluderla dal programma dei Giochi olimpici 2030 a causa della scarsa diffusione geografica. Saluterebbero anche gli uomini, beninteso.
Si spera che lo spettacolo possa essere all’altezza delle aspettative. In tal senso, l’Ape Regina è la norvegese Ida Marie Hagen, troppo superiore nella componente fondo per essere impensierita da chicchessia, compresa la connazionale Gyda Westvold Hansen, alla quale è succeduta nel ruolo di dominatrice del circuito nell’ultimo biennio. Le due scandinave saranno tra le principali candidate per le medaglie e non è da escludere una doppia doppietta.
Il resto del mondo è capitanato dalla tedesca Nathalie Armbruster e dalle gemelle giapponesi Kasai, Haruka e Yuna. Sono queste tre, assieme alla finlandese Minja Korhonen, le principali alternative alle combinatiste norsk. Ognuna di loro avrà l’ambizione di fregiarsi di almeno una medaglia, mentre tutte le altre contendenti dovranno partire di rincorsa.
Cosa aspettarsi dalle italiane? Bella figura, la stagione non è stata brillante e non si può chiedere la Luna a chi non è ancora entrata nella top-10. Vedremo quale sarà il rendimento fornito dalle quattro azzurre presenti (Daniela Dejori, Veronica Gianmoena, Greta Pinzani e Anna Senoner).
