Tennis
Novak Djokovic sul problema fisico: “Ho dovuto prendere un’altra dose nel quarto set”

Novak Djokovic è infinito. Il fuoriclasse serbo, infatti, ha sconfitto Carlos Alcaraz con il punteggio di 4-6 6-4 6-3 6-4 nei quarti di finale degli Australian Open 2025 al termine di una prova di altissimo livello. Nonostante i 37 anni di età e un infortunio patito ad inizio incontro, il 24 volte vincitore di un torneo del Grande Slam non ha mollato al cospetto del giovane rivale spagnolo e, anzi, lo ha piegato fino a raggiungere la semifinale, che lo vedrà opposto ad Alexander Zverev.
Nel corso della conferenza stampa post-match, il numero 7 del tabellone di Melbourne non ha nascosto la sua soddisfazione per la vittoria odierna: “Il miglior match del mio torneo. Sono molto orgoglioso di aver chiuso in 4 set. Carlos porta così tanta energia e intensità in campo. Costringe il suo avversario al massimo per avere una chance di vincere. Il primo set? Pensavo di aver iniziato molto bene. È stato un match abbastanza equilibrato. Poi, sì, è successo l’incidente fisico alla fine del primo set e l’ho perso. Sono tornato in campo e in qualche modo sono riuscito a vincere il secondo parziale. Ho iniziato a sentirmi meglio, credo verso la fine del secondo set o l’inizio del terzo. Ho iniziato a muovermi meglio. Ogni set è stato molto combattuto. Il pubblico era coinvolto. È stato incredibile. Sembrava la finale di uno Slam, per essere onesti. Peccato non lo fosse – sorride – Merito a lui per come ha combattuto. Penso che entrambi abbiamo dato tutto in campo stasera. Spero che la gente se ne sia accorta”.
Il mirino del tennista classe 1987 ora si sposta sulla semifinale che lo vedrà affrontare il temibile Sascha Zverev: “Sarà sicuramente impegnativa sotto ogni aspetto. Voglio dire, giocherò contro Zverev, che è in gran forma e sta cercando il suo primo successo nei tornei del Grande Slam. Penso che ami queste condizioni. Ha un servizio potente. È un avversario molto pericoloso su questa superficie contro chiunque. Il giorno in più senza partite arriva al momento giusto. Cercherò di fare il più possibile con il mio team a livello di recupero. Probabilmente salterò l’allenamento domani. Sono preoccupato dal punto di vista fisico, ma se sarò nelle migliori condizioni penso che mentalmente sarò il più motivato possibile. Una partita così ti prosciuga entrambi i giocatori. Quasi 4 ore di battaglia ad alta intensità, ovviamente ha il suo prezzo. Allo stesso tempo penso che abbia più prezzo sul lato fisico piuttosto che mentale ed emotivo. In realtà sembra che ti stia nutrendo di questo tipo di vittorie. È così che mi sento ora”.
Il nativo di Belgrado punta l’attenzione su un aspetto importante: “L’esperienza aiuta a capire come affrontare le avversità e attingere la giusta forza ed energia necessarie di cui ti nutri per vincere una partita di tennis, per vincere un torneo. Non ricordo l’ultima volta che ho vinto uno Slam senza una qualche forma di dramma – sorride – Siamo qui fuori a competere ed a dare il massimo per aggiudicarci un titolo Major. Molte cose succedono lungo il cammino. Sono contento di come sono riuscito a giocare durante l’intero torneo, inclusa stasera, contro uno dei migliori giocatori del mondo. È semplicemente una grande vittoria. Ne sono molto orgoglioso”.
Molta preoccupazione per l’infortunio subito che, per quanto detto in campo dal nativo di Belgrado, sembra simile a quello al tendine del ginocchio di 2 anni fa: “Non entrerò nei dettagli, ma è molto simile. Ovviamente non ho ancora fatto nessun esame, solo un trattamento con il fisioterapista nel time-out medio. Ho preso antidolorifici per giocarci sopra e ha fatto effetto dopo 20-30 minuti. Poi ho dovuto prenderne un’altra dose, credo all’inizio del quarto. Vediamo come va domani e giorno per giorno”.
Ultima battuta sul come ha saputo continuare a competere nonostante un problema fisico: “Cerco di prendere la situazione e girarla a mio favore. Cerco di prendere l’iniziativa degli scambi. A un certo punto Carlos stava cercando di giocare tante palle corte e di farmi correre. Ho cercato di capire come mi sentivo. Non benissimo nel secondo set, ma ho provato comunque i miei colpi. Ero davvero vicino alla linea e dovevo solo essere più aggressivo. Ho sentito poi che miglioravo e che non mi limitava più così tanto, per essere onesto. Alla fine del quarto è andata un po’ peggio, ma ho vinto comunque”.