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Jannik Sinner cambia il suo arbitro al Tas di Losanna. Scelto Lord John Dyson

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Jannik Sinner
Jannik Sinner/LaPresse

Sarà Lord John Dyson l’arbitro scelto da Jannik Sinner nel processo al Tas di Losanna che si terrà il prossimo mese di aprile (16-17) e nel quale verrà posta la parola fine sulla vicenda  che ha coinvolto il numero uno del mondo. Sinner rischia una squalifica di uno o due anni, con la WADA che accusa il tennista italiano di negligenza in merito al caso Clostebol, la sostanza che ha portato alla positività di Jannik in due controlli dello scorso mese di Aprile.

Sinner, insieme al suo team legale, ha deciso di cambiare dunque la scelta del proprio arbitro, visto che all’inizio sembrava essere stato Jeff Benz, che invece verrà sostituito da Lord John Dyson, 81 anni, ex giudice della Corte Suprema inglese e soprattutto membro di Sport Resolutions, il tribunale indipendente che aveva dichiarato Sinner innocente e al quale si era riferita la International Tennis Integrity Agency.

Sia lo studio legale di Sinner e soprattutto Lord John Dyson hanno le loro radici a Londra e conoscono molto bene il diritto inglese. Un tema questo fondamentale visto che i regolamenti delle istituzioni sportive e federazioni sono quasi sempre adattati nell’ambito del diritto inglese.

Saranno tre gli arbitri nel processo di Losanna. Qualche settimana fa il Tas ha scelto il suo arbitro, facendo ricadere la decisione su Jacques Radoux, che in passato è stato anche un tennista professionista, capitano anche di Coppa Davis per il Lussemburgo. La WADA, invece, Ken Lalo, israeliano e presidente della federazione equestre di Israele e giurista sportivo di grande esperienza.

Sinner è attualmente impegnato agli Australian Open e questa mattina scenderà in campo per il suo match di terzo turno contro l’americano Marcos Giron. Il numero uno del mondo cerca di essere tranquillo come ha sempre fatto trasparire in questi mesi, pensando solo al campo: “Sono ottimista per l’arbitrato. So di non aver fatto niente, ma so anche che non posso avere il controllo su quello che succederà“, le parole di uno Jannik che attende la decisione finale e con lui anche tutto lo sport italiano.