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Superbike, Nicolò Bulega: stagione straordinaria da rookie, ma per il Mondiale non è ancora pronto?

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Nicolò Bulega - Valerio Origo

Tanto di cappello a Nicolò Bulega, un ragazzo capace di far ripartire in direzioni inesplorate una carriera agonistica che era finita su un binario morto. Dopo un promettente esordio nel Motomondiale, rappresentato da una pole position e due podi raccolti in Moto3 nel 2016, l’emiliano si è arenato, senza riuscire in alcun modo a emergere né nella categoria formativa, né in quella cadetta.

Senza più prospettive fra i prototipi, si è volto alle derivate di serie, lasciando viceversa subito il segno. Ottima la stagione d’esordio in Supersport, prodromo della scintillante annata 2023, durante la quale ha dominato il campionato, vincendo 16 gare su 24. Un ruolino di marcia che ha convinto Ducati ad affidargli una V4 R ufficiale in Superbike.

Da rookie, Bulega ha saputo brillare di luce propria, fornendo prestazioni comparabili a quelle del compagno di squadra Alvaro Bautista, ovverosia il Campione del Mondo in carica. Attualmente, Nicolò è in corsa per vincere il titolo iridato, essendo staccato di soli 39 punti da Toprak Razgatlioglu in classifica generale. Certo, il turco della Bmw ha dovuto saltare sei competizioni a causa di un infortunio, ma restare in salute è un merito.

Superbike, Bautista vince in solitaria gara-2 ad Aragon. Razgatlioglu allunga su Bulega nel Mondiale

Forse qualcuno sarà rimasto deluso da quanto accaduto ad Aragon, dove il venticinquenne emiliano è stato sovrastato sia da Bautista che dal rientrante anatolico, nonostante quest’ultimo fosse in condizioni precarie. Nel qual caso, il problema è di chi è rimasto deluso, non certo di Bulega.

Basta dare un’occhiata alla carta d’identità per rendersi conto di come il domani possa appartenere a Nicolò. Il più volte citato Bautista ha vinto i suoi titoli a 38 e 39 anni. Anche Max Biaggi e Carlos Checa hanno saputo issarsi sul pinnacolo della categoria quando erano sulla soglia degli ‘anta’, se non oltre. Jonathan Rea ha dominato a cavallo della sua trentina.

Vero che Razgatlioglu si è laureato Campione del Mondo all’attuale età di Bulega, ma il suo percorso agonistico è stato ben diverso. Il turco ha cominciato fra le derivate di serie e nel 2021 era alla sua quarta stagione in Superbike, non all’esordio assoluto come l’italiano.

Ci sono ancora sei gare da disputare in questo 2024 e l’emiliano è tra i papabili per titolo. Se sia pronto o meno è irrilevante, lui è lì a giocarsela. Un traguardo rimarchevole per un rookie. I giudizi relativi alla maturità agonistica li si lascia a chi si occupa di sport in maniera superficiale, o ne parla al bar con gli amici. Chi analizza i fatti non può che togliersi il cappello di fronte alla capacità di Nicolò di riciclarsi con successo e di essere pronto – questo sì – a vivere una seconda carriera da protagonista.

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