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Formula 1

F1, occasione irripetibile per la Ferrari all’Hungaroring? Ma se Leclerc ride, Sainz annaspa

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Charles Leclerc

La prima giornata del Gran Premio d’Ungheria di Formula 1 è già finita in archivio, peraltro con meno riferimenti di quanti si sarebbe potuto disporre. D’altronde, all’atto pratico, la FP1 è stata totalmente svuotata di significato dalla lunga pausa dovuta alla bandiera rossa per lo schianto di Sergio Perez e dalla susseguente pioggia.

Resta solo la FP2 per provare a capire qualcosa dei valori in campo. “Qualcosa” è il termine più aderente, perché non si può certo comprendere tutto. Diciamo che vedere Charles Leclerc in testa alla tabella dei tempi è quantomeno interessante. Il monegasco ha preceduto di una manciata di millesimi Lando Norris, nonostante la McLaren abbia deciso di non portare in terra magiara l’ultima parte del pacchetto di aggiornamenti.

Quanto fa testo questa prestazione del venticinquenne del Principato? Poco, soprattutto perché Max Verstappen ha dato tutta l’impressione di sonnecchiare, aspettando la giornata di domani per tirare la prima vera zampata. Il dato più pregnante del day-one ungherese è la differenza di rendimento tra i due ferraristi. Perché se Leclerc può, seppur estemporaneamente, guardare tutti dall’altro verso il basso, Carlos Sainz ha vissuto l’ennesimo venerdì di passione. Lo spagnolo è finito contro le barriere nella FP1, dopodiché nella FP2 è rimasto a mezzo secondo dal compagno di squadra, ritrovandosi impantanato a centro classifica.

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La domanda da porsi è se questo bagliore di Charles possa essere propedeutico a qualcosa di più concreto di un miglior crono in una sessione di prove libere. Dipenderà dalla risposta della SF-23 alle condizioni ambientali. Di pioggia, domani e dopodomani, non dovrebbe essercene. C’è qualche (scarsa) possibilità nella serata di sabato, ma dopo la conclusione delle qualifiche.

Per il resto, è annunciato un caldo Sole estivo, con tutti gli annessi e i connessi del caso. Dunque assetti da ricalibrare nella mattinata di sabato in vista di una potenziale risposta degli pneumatici imprevedibile alla domenica. Se le previsioni saranno confermate, la gara si disputerà nelle condizioni più calde dell’intero weekend. Un habitat mai provato concretamente.

Tale dinamica, se dovesse verificarsi, dirà bene o male alla Ferrari? Intanto l’obiettivo deve essere quello di qualificarsi il meglio possibile, allo scopo di creare un’occasione. Dopodiché, per i sostenitori del Cavallino Rampante bisognerà fare il segno della croce e/o gli scongiuri del caso. Oltre non si può andare, nella speranza che non si sbagli nulla e questa monoposto recalcitrante non faccia, per l’ennesima volta, le bizze quando più conta.

Foto: La Presse