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Calcio

Italia da delirio: Finale ai Mondiali Under 20, Simone Pafundi entra e pennella la punizione dell’apoteosi. Corea ko

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Italia Under 20

Uno squarcio azzurro nel cuore della notte, un colpo tricolore che scalda i cuori di tutti gli appassionati di calcio, una magia al cardiopalma che ci spinge a un solo passo dall’apoteosi. L’Italia si è qualificata alla Finale dei Mondiali Under 20, sconfiggendo la Corea del Sud per 2-1 nella sfida andata in scena allo Stadio Unico Diego Armando Maradona di La Plata (Argentina). La nostra Nazionale ha staccato il biglietto per l’atto conclusivo (il primo della propria storia) che andrà in scena domenica 11 giugno (ore 23.00), gli azzurri incroceranno l’Uruguay (sconfitto dall’Argentina nel 1997 e dalla Francia nel 2013) con l’obiettivo di salire sul gradino più alto del podio dopo il terzo posto del 2017 e la quarta piazza del 2019.

A decidere la partita è stata una spettacolare punizione battuta da Simone Pafundi all’86mo minuto: un sinistro magistrale dal limite, il pallone ha scavalcato la barriera e si è insaccato nell’angolino alto lasciando attonito il portiere. Un colpo da maestro per il classe 2006, pupillo di Roberto Mancini (CT della Nazionale maggiore), che era entrato quattro minuti prima e che ha fatto la differenza: un’invenzione speciale di un autentico asso della manica, talento assoluto che però era rimasto in panchina nelle prime due partite della fase a eliminazione diretta contro Inghilterra e Colombia.

Nel primo tempo avevamo assistito al botta e risposta tra Cesare Casadei (sigillo al 14′ con un bel piattone da fuori area su invito di Turicchia dalla sinistra, il capitano è sempre più capocannoniere del torneo con ben 7 reti segnate in 6 partite giocate) e Lee Seung-Won (rigore trasformato al 23′, il penalty era stato concesso per un pestone di Zanotti). L’Italia del CT Carmine Nunziata ha ampiamente meritato questo successo, offrendo un gioco sbarazzino e propositivo in fase offensiva, anche se ha offerto qualche occasione di troppo alla compagine asiatica.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Nunziata si affida a Desplanches tra i pali; Turicchia e Zanotti sugli esterni, Guarino e Ghilardi i centrali di difesa; Giovane, Prati e Casadei a centrocampo; Baldanzi dietro le punte Ambrosino ed Esposito. L’Italia parte in maniera incisiva e al 14′ passa in vantaggio: palla persa dai sudcoreani sulla sinistra, Turicchia offre uno splendido cross rasoterra e Casadei si inventa un meraviglioso piatto destro dal limite dell’area, indirizzando il pallone verso l’angolino alto sinistro. Sette minuti più tardi, però, la Corea del Sud pareggia: calcio di rigore concesso per un pestone di Zanotti e Lee trasforma con precisione. Kim ha poi sprecato una ghiotta occasione sul finire del primo tempo.

L’Italia riparte in maniera aggressiva nel secondo tempo, insiste e al 59′ sfiora il gol del vantaggio: Giovane colpisce di testa, Kim si inventa un miracolo sulla linea e purtroppo non c’è la goal line technology per capire se il pallone sia entrato o meno. Quattro minuti più tardi è però la Corea del Sud a farci tremare: Lee Seung-Won tira a botta sicura da posizione ravvicinata, ma Desplanches ribatte da portiere provetto. Gli azzurri vanno un po’ in apnea e soffrono. All’82mo un triplo cambio per l’Italia: Giovane, Esposito e Baldanzi escono per fare spazio a Fontanarosa, Montevago e Pafundi. Sarà proprio il giocatore dell’Udinese a segnare il gol della vittoria con una strepitosa punizione dal limite.

Foto: Lapresse