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Festival di Sanremo

LIVE Sanremo 2023, prima serata in DIRETTA: Blanco fischiato, cosa è successo. Mengoni 1° in classifica, seconda Elodie

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Amadeus

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LE PAGELLE

COSA E’ SUCCESSO A BLANCO E PERCHE’ E’ STATO FISCHIATO

VIDEO: BLANCO VA FUORI DI TESTA E SCONQUASSA IL PALCO

1.34: Per questa sera è tutto, grazie per averci seguito e buona notte!

1.33: E’ Marco Mewngoni il primo in classifica dopo la prima serata. Pronostico rispettato anche per secondi e terzi: Elodie e Coma_Cose

1.32: 5) Leo Gassmann, 4) Ultimo, 3) Coma_Cose, 2) Elodie, 1) Marco Mengoni

1.31: 9) Mr. Rain, 8) Cugini di Campagna, 7) Colla Zio, 6) Mara Sattei

1.30: 14) Anna Oxa, 13) Olly, 12) Gianmaria, 11) Ariete, 10) Gianluca Grignani

1.29: E’ il momento della classifica

1.19: Il tour di Amadeus dietro le quinte con il suo account instagram, con Chiara Ferragni che riprende in diretta

1.15: Stanno andando in onda gli spezzoni delle 14 canzoni in gara

1.13: L’ovazione dell’Ariston per Morandi, tra poco la classifica parziale

1.09: Morandi intona Il mio canto libero e il pubblico risponde

1.07: Il ricordo di Lucio Battisti sul palco dell’Ariston. Quest’anno avrebbe compiuto 80 anni

1.06: Tra poco la classifica dei primi 14 cantanti

1.03: Quello di Mara Sattei è forse il primo reale pezzo sanremese di questa sera. Può avere grande successo

1.01: Lo stile è quella del fratello ThaSupreme

1.02: Mara Sattei – “Duemilaminuti”   (TESTO: Damiano David   MUSICA: Damiano David, Davide Mattei (Thasup), Enrico Bruno)

“Pensavo di guarire il tuo cuore da tutte le voci che senti” è uno dei passaggi più intensi di questa canzone in cui Mara Sattei tira fuori tutta la sua voce e la getta oltre l’ostacolo. Un bel pezzo pop che devo capire se si attaccherà su quel palco dove tante canzoni sono transitate.

Damiano David, voce dei Maneskin, è l’autore del testo di questo brano per Sanremo, di cui ha firmato anche la musica con thasup (fratello di Mara Sattei) ed Enrico Brun. Un bel curriculum per una canzone tutt’altro che superficiale, anche piuttosto dolorosa: parla di un amore tossico, fatto di fiumi di alcol che sotterrano problemi, di lividi sul corpo, di manipolazione mentale («E ogni volta mi dicevi che la colpa era mia»). Il ritornello non potrebbe essere più chiaro («Mi hai insegnato a respirare, poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce») mentre Mara Sattei, al suo debutto festivaliero, sfoggia un limpido talento vocale.

1.01: MARA SATTEI

All’anagrafe Sara Mattei, è uno dei volti più particolari della musica italiana contemporanea e in molti si aspettavano la sua presenza in questo Sanremo 2023. Classe 1995 è la sorella maggiore di ThaSup, ma la sua carriera inizia molto prima dell’arrivo nelle scene musicali del fratello. Su YouTube apre un canale di cover che ottiene un discreto successo, ma la sua carriera inizia concretamente con la partecipazione al talent Amici di Maria De Filippi. Non vince, ma si guadagna il cuore di molte persone. Il suo è un amore-odio con i riflettori, infatti passa lunghi periodi fuori dalla scena, per poi tornare e stupire tutti con la sua voce corposa. Recentemente ha collaborato con Fedez e Tananai per una hit estiva molto conosciuta (“La dolce vita”, ovviamente). Vedremo come si presenterà sull’Ariston e cosa ci porterà, ma sicuramente resteremo tutti a bocca aperta.

0.59: Un po’ The Kolors e un po’ Pino Daniele all’acqua di rose, un po’ Ghemon. Il funky in Italia non ha mai funzionato tanto, vedremo se cambia qualcosa

0.58: Funky rap per i Colla Zio

0.57: Colla Zio – “Non mi va” (TESTO: Colla Zio MUSICA: Colla Zio, Giorgio Pesenti)

Quota freschezza e rime che restano in testa e si incollano facilmente, slang compreso. Piaceranno molto e la canzone sarà una delle più radiofoniche , perchè in fondo “cos’hanno gli altri più di me”.

Tra i sei esordienti scelti lo scorso dicembre durante lo show “Sanremo Giovani”, i Colla Zio sono quelli che portano a Sanremo il brano più scanzonato, anche se il loro modo di raccontare l’amore nasconde un’anima nostalgica, in un testo pieno di citazioni inaspettate (dove “La spada nella roccia” si incrocia alle proteste di Piazza Tienanmen) sopra un ritmo indiavolato.

0.56: COLLA ZIO

La band milanese è composta da Tommaso Bernasconi, Andrea Malatesta, Tommaso Manzoni, Francesco Lamperti e Andrea Arminio.

I Colla Zio sono un collettivo di cinque ventenni cresciuti insieme, inventandosi mille lavori per pagarsi la sala prove. Barre rap e canto si alternano su un tessuto pop fatto di armonizzazioni da gruppo vocale, ritornelli esplosivi e produzioni eterogenee, in un caleidoscopio di influenze urban e alternative.

Hanno pubblicato il primo EP, “Zafferano”, uscito per Woodworm nel 2021. Esordiscono dal vivo al MI AMI Festival e aprono i live di artisti come Rkomi, Lo Stato Sociale e Dola.

Nel 2022, con l’ingresso nel roster di Virgin Music Italy (Universal Music), escono “chiara” con gli Selton, “Ci rimango male quando sei puntuale” e “Tanto Piove”.

Nel 2021 aprono i live di artisti come Blanco, Michele Bravi, Psicologi, Dutch Nazari e Chiello.

Arrivano all’Ariston da Sanremo Giovani, dove hanno presentato “Asfalto”. I Colla Zio stanno lavorando al loro primo album.

0.55 369 mila followers per Amadeus in pochi minuti

0.47: La foto pubblicata due minuti fa da Chiara Ferragni ha già oltre 180 mila like

0.46: Chiara Ferragni ha creato il profilo instagram di Amadeus. Amadeusonoio

0.45: Il selfie di Chiara Ferragni, Gianni Morandi e Amadeus

0.44: Rientra Chiara Ferragni con vestito lungo dorato

0.43: Ha svegliato l’Ariston Olly. Un pezzo ritmato senza particolari velleità

0.42: Notiamo una certa somiglianza con il pezzo di Dargen D’Amico dello scorso anno. Un brano da festicciola estiva

0.41: Primo vocoder di serata, avevamo resistito finora ma non se ne poteva fare proprio a meno

0.40: Olly – “Polvere” (TESTO: Federico Olivieri (Olly), Emanuele Lovito MUSICA: Federico Olivieri, Emanuele Lovito, Julien Boverod)

“Davo peso alle parole poi mi sono accorto che mi coprivano dal sole..” è una delle frasi azzeccate dell’incalzante brano di Olly che, al netto dell’unz unz, porta a casa un brano contemporaneo e discreto.

Il ritmo accelera vertiginosamente con Olly, un altro dei sei emergenti scelti nella serata di “Sanremo Giovani”. «Ma su di me solo polvere» canta il giovane artista che nel suo brano di Sanremo parla di fragilità, distrazioni, e di una pioggia capace di bagnare il cuore.

0.39: OLLY

Olly, al secolo Federico Olivieri, è un cantante genovese classe 2001. Emerso dalla scena rap ligure,  raggiunge i primi successi nel 2019, attirando l’attenzione di realtà come Metatron e Sony, con cui inizia un percorso nel 2021. Agli elementi già presenti nella sua sensibilità, si aggiunge, grazie all’incontro con il producer JVLI, una tendenza alla musica elettronica, che si traduce in brani dal carattere movimentato ed estremamente coinvolgente. “Un’altra volta” è il più grande risultato in questo senso: a tutti gli effetti un tormentone (che conta al momento oltre 5 milioni di stream) che ha fatto vibrare i “TIM Summer Hits” e altri palchi estivi, inclusi quelli di Frah Quintale e Blanco. Olly è stato nominato artista del mese per MTV New Generation e ha collaborato con vari artisti provenienti dal rap e dal pop, tra cui Arisa. Nel 2022 partecipa a Sanremo Giovani con il brano “L’anima balla”.

0.36: Un’interpretazione alla Vasco Rossi, con tante imperfezioni ma nella sua interpretazione Grignani mette sempre il cuore. Il brano è bello, cantato male

0.34: Grignani come sempre toccante, anche se la tecnica non è più quella di una volta e anche la pronuncia lascia molto a desiderare

0.33: Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”   (TESTO e MUSICA: Gianluca Grignani, Enrico Melozzi)

Sospesa tra sangue e lacrime è forse la canzone che trasuda più verità di tutte quelle ascoltate. Intensa, vera come i compromessi che Gianlcuca NON ha mai accettato. Una dedica al padre tra odio, amore, ma soprattutto perdono e una scusa per guardarsi dentro: “E’ questo che devo imparare da te … non fare accordi con i ricordi quando ti manca il fiato”.

Al suo sesto Sanremo da Big, Gianluca Grignani presenta una canzone dedicata a suo padre, un commovente brano che unisce l’intensità dell’orchestra alle sonorità del rock, scritta assieme a Enrico Melozzi (direttore d’orchestra ben noto al pubblico del Festival). Il brano è un vero racconto autobiografico: Gianluca ricorda un padre forte ma sorridente che poi, a un certo punto, ha lasciato la casa dove vivevano insieme. Un giorno, riceve una telefonata che gli dice: «Ma no che non sto male, ma quando accadrà tu verrai o no al mio funerale?». Grignani a quel punto sceglie di perdonare e dice: «In mezzo a chi finge cordoglio sarò il tuo orgoglio».

0.32: GIANLUCA GRIGNANI

Cantautore e chitarrista milanese, Gianluca Grignani è un cantautore e produttore discografico tra i più iconici degli anni 2000. La sua attività musicale inizia nel 1994, quando si presenta al pubblico a Sanremo Giovani con la canzone “La mia storia tra le dita“. Pochi mesi dopo si presenta a Sanremo nella categoria nuove proposte con il brano “Destinazione Paradiso”, il quale ottiene un enorme successo fin dal principio.

L’album che ne deriva, con l’omonimo titolo,  vende in un solo anno due milioni di copie. Dopo questo enorme successo, condito anche da vari premi come il Telegatto, Grignani scompare improvvisamente dalle scene e comincia a prendere piede una leggenda metropolitana secondo cui sarebbe addirittura morto di overdose. Ovviamente è vivo e vegeto e torna presto a cantare. Il brano “La fabbrica di plastica”, apparso nel 1996 viene addirittura definito dalla rivista Rollingstone come il brano che meglio rappresenta il rock italiano nel 2013, dopo un sondaggio lanciato sui social network.

Gianluca Grignani ha venduto complessivamente 5 milioni di dischi e vanta nella sua collezione anche un disco di diamante e numerosi dischi d’oro e di platino. Nel 2002 torna a Sanremo con la canzone “Lacrime dalla Luna“, La sua carriera musicale e la sua fortuna mediatica è influenzata fortemente dalla sua vita abbastanza controversa, ma la bravura di questo artista è fuori da ogni dubbio. In totale ha partecipato a sei Festival di Sanremo, senza però classificarsi mai oltre al sesto posto.

0.25: Pubblicità, ce n’è bisogno…

0.24: L’aria è quella di Dancing Queen, un po’ noioso il pezzo che comunque si lascia ascoltare

0.23: Sonorità anni ’70, non sono i Cugini di Campagna in falsetto. Elettronica in sottofondo e stile Pooh

0.22: I Cugini di Campagna – “Lettera 22” (TESTO: Veronica Lucchesi Dario Mangiaracina   MUSICA: Veronica Lucchesi Dario Mangiaracina Fabio Gargiulo)

Parte negli anni 70, ma atterra nei 2000 con quel “non lasciarmi solo” reiterato e convinto. Un po’ Pooh ma con il tocco evidente e molto ben assestato dei Rappresentante di lista. Inaspettata.

Come ormai sappiamo da tempo, la canzone dei Cugini di Campagna per Sanremo è firmata da La Rappresentante di Lista. E questo strano incontro tra due gruppi così diversi, all’apparenza incompatibili, ha creato “Lettera 22”, una canzone pop che nel ritornello flirta con la dance Anni 80 e dove si trova un’inaspettata alchimia tra gli elementi più moderni e quelli più classici, dando grande spazio alla voce di Nick Luciani. «Non lasciarmi solo, non lasciarmi qui» sono le parole di un ritornello che sarà sulla bocca di tutti.

0.21: CUGINI DI CAMPAGNA

I Cugini di campagna sono un gruppo pop fondato nel 1970 a Roma… Ma che ve lo dico a fare? Tutti conosciamo e cantiamo a squarciagola l’iconica “Anima mia”. La formazione attuale vede Ivano “Poppi” Michetti, Silvano Michetti, Nicolino “Nick” Luciani e Tiziano Leonardi, ma negli anni il gruppo ha cambiato componenti e  numerose volte. Sicuramente i Cugini di Campagna sono la quota vintage di questo Sanremo, non scontata e sicuramente apprezzabile. Inoltre, in 53 anni di carriera, Sanremo 2023 vede la loro prima apparizione in assoluto sul palco dell’Ariston. Chissà che emozioni ci regaleranno…

0.20: Da mezz’ora non va avanti la gara. Un a prima serata che rischia di passare alla storia come disastrosa. Troppi tempi morti e Blanco ha messo la ciliegina sulla torta ma non di panna…

0.16: Rientra Chiara Ferragni attorniata da quattro attiviste dei centri anti-violenza

0.14: Fiorello chiede ad Amadeus se Salmo si è buttato in piscina con il microfono e Blanco ha rotto i fiori

0.13: Il collegamento con Fiorello da via Asiago

0.10: Gianni Morandi con scopa in mano spazza i fiori distrutti da Blanco sul palco

0.06: L’imbarazzo di Amadeus che, tra i fischi dell’Ariston, chiama Blanco Salmo

0.05: I fischi e i buu dell’Ariston per Blanco

0.03: Inconveniente per Blanco che non sente la propria voce e smette di cantare, sfasciando il palco pieno di fiori

0.01: E’ il momento del nuovo singolo di Blanco “L’isola delle rose”.

23.56: Applauso fragoroso dell’Ariston, pubblico divertito da Gassmann

23.55: Un Gassmann rivitalizzato, pezzo simpatico. Niente di indimenticabile ma tutto sommato orecchiabile

23.54: Il pezzo ricorda Gli altri siamo noi di Umberto Tozzi

23.53: La canzone si sente che arriva dai Pinguini Tattici Nucleari

23.52: Leo Gassmann – “Terzo cuore”   (TESTO: Riccardo Zanotti, Leo Gasmann   MUSICA: Riccardo Zanotti, Giorgio Pesenti, Marco Paganelli)

Si sente fortissimo il tocco di Riccardo Pinguini Zanotti nella scelta delle parole  “quando ci concederemo un po’ di acqua passata come fanno i buoni amici o le strade di Parigi…” perchè una storia finita possa sdrammatizzare anche  se stessa. Incalzante e orecchiabile. Gassmann in assenza di ballata risulta più coraggioso.

La canzone di Leo Gassmann, vincitore a Sanremo tra le Nuove proposte nel 2020 (e figlio di Alessandro), è stata scritta con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Quali sono i tre cuori che una persona porta nel petto? Il primo è quello che regala la capacità di ridere, il secondo quella di sconfiggere le avversità. E poi, c’è quello che soffre perché non riesce a dimenticare un amore: «Ci siamo lasciati e ripresi come i trapezisti del Cirque de Soleil» dice a un certo punto Leo. Ed è proprio su questo «Maledetto terzo cuore» che è incentrata questa ballata pop molto radiofonica.

23.51: LEO GASSMAN

Di lui si è parlato moltissimo sui social nell’ultimo periodo. Figlio di Alessandro Gassman, celebre attore, deve il suo successo alla partecipazione al talent X-Factor nel 2018. Nel 2020 ha partecipato a Sanremo nella sezione Giovani, di cui ovviamente si è aggiudicato la vittoria con il brano “Vai bene così”. Quest’anno torna a gareggiare tra i Big, ma l’internet è diviso a metà tra chi lo considera una nuova promessa del cantautorato italiano e chi, invece, lo vede come un cantante adatto ai social e nulla più. La sua carriera è estremamente giovane e in questi casi il giudizio è solo soggettivo. Solo il tempo ci dirà cosa ha in serbo per noi il dolce Leo…

23.50: Salmo scatena la Costa con 90 minuti, tuffo per lui nella piscina della Venezia

23.44: Dopo la pubblicità toccherà a Salmo

23.43: Un po’ noiosa la lettera di Chiara Ferragni, adesso il collegamento con la Costa Venezia al largo di Sanremo

23.33: Il monologo di Chiara Ferragni, la lettera a se stessa da bambina

23.31: Seconda entrata di Chiara Ferragni, in versione nude look, indossa un vestito con il disegno del suo corpo. Un po’ Achille Lauro al femminile

23.28: E’ ormai la Dua Lipa italiana, Elodie, bella e regina della dance/funky italica

23.27: Pezzo ombrellone per Elodie! Pezzo da festa estiva sulla spiaggia

23.26: Una Elodie piumata, base dance

23.26: Elodie – “Due” (TESTO: Elodie Di Patrizi (Elodie), Federica Abbate, Jacopo Ettorre MUSICA: Federica Abbate, Jacopo Ettorre, Francesco Catitti)

Un amore che finisce o terribilmente complicato (tema ricorrente quest’anno) ma che lascia il sapore della danza. Elodie e il suo stile arrivano a Sanremo con una canzone che entra facile in testa “per me le cose sono due Lacrime mie o lacrime tue” e che spopolerà in radio.

Terzo Sanremo per Elodie che si presenta in gara con una canzone ritmata e moderna, dal sicuro impatto radiofonico, ma tutt’altro che banale, con un ritornello di grande efficacia. «Baby mi fulmini con gli occhi lucidi» canta Elodie in un testo che mette un amore «Nato appena ma è già finito male» di fronte a una scelta obbligata: «Per me le cose sono due: lacrime mie o lacrime tue». Più chiaro di così… Anche qui tra gli autori (in questo caso di testo e musica) appare il nome di Federica Abbate.

23.25: ELODIE

Dea assoluta della musica pop italiana, non credo che Elodie di Patrizi abbia bisogno di tante presentazioni. Cantante, modella e anche attrice, deve il suo esordio nel mondo della musica al talent Amici di Maria de Filippi, dove si è classificata seconda. Il suo successo massivo, però, lo deve proprio a Sanremo e alla sua partecipazione nel 2017 con il brano “Tutta colpa mia“, un brano potente e straziante che si classifica solamente all’ottavo posto.

La sua carriera è certamente scandita dalle varie hit che scrive e performa: nel 2018 “Nero Bali” ci ha incantati al punto che è entrato velocemente nella top 10 dei singoli più acquistati in Italia. Nel 2019 esce anche il singolo “Margarita” in feat con Marracash (e no, non mi metterò a parlare della relazione tra loro due perché non ho ancora superato la rottura). Lo stesso anno, sia “Nero Bali” che “Margarita” vengono certificati doppio disco di platino e disco d’ oro. Nel 2020 torna a Sanremo con la canzone “Andromeda”, finita al settimo posto.

In poco tempo Elodie scala le classifiche al punto che la rivista “Vogue” realizza un articolo su di lei, definendola “la cantante italiana al vertice delle classifiche e musa del brand Versace”. Il successo continua e ad oggi vanta numerosissime certificazioni FIMI e una venerazione quasi incontrollabile da parte del pubblico italiano. Con la sua voce potente e delicata al tempo stesso, sono certa che ci porterà un ottimo pezzo. Che Sanremo 2023 sia per lei l’anno fortunato?

 

23.23: Emozionato Amadeus che svela di aver fatto la prima intervista a Canzian e D’Orazio

23.20: Commovente l’insert di Stefano D’Orazio tratto dal Festival 1990

23.18: E’ il momento di Uomini Soli che ha vinto Sanremo 33 anni fa

23.12: Poche volte l’Ariston si è esaltato come oggi! Applausi fragorosi

23.11: Si balla all’Ariston con Chi fermerà la musica

23.09: Entra Riccardo Fogli per Piccola Ketty

23.08: Si alzano le percussioni con “Pensiero”

23.06: Si prosegue con “Tanta voglia di lei”, sta cantando tutto l’Ariston

23.04: E’ il momento di “Stai con me”

23.02: Prosegue con Dammi solo un minuto

22.59: Eccola la reunion! Roby, Dodi, Red e Riccardo Fogli sono sul palco dell’Ariston che li ha visti trionfare nel 1990 con Uomini Soli. Attaccano “Amici per sempre”

22.58: POOH

I Pooh iniziano la loro lunga carriera nel 1966. La prima formazione comprende Valerio Negrini (batteria), Mauro Bertoli, Mario Goretti (chitarre), Bob Gillot (tastiere), Riccardo Fogli (basso). Nel febbraio del 1966 la band pubblica il primo 45 giri “Vieni fuori”. Sul finire dello stesso anno, i Pooh partecipano al Festival delle Rose con il brano “Brennero ‘66”, che però viene censurato per il tema trattato, il terrorismo in Alto Adige. L’album PER QUELLI COME NOI viene pubblicato successivamente, e presenta delle nuove incisioni delle canzoni uscite su 45 giri. L’anno successivo i Pooh rimangono in quattro per l’abbandono di Mario Bertoli, ma incominciano a conoscere il grande successo con “Piccola Katy”. Poco dopo la pubblicazione del disco anche Mario Goretti se ne va: lo sostituisce il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne.

Dopo un periodo difficile in cui la band tenta di scrollarsi di dosso l’etichetta di gruppo destinato alle giovani ragazze, i quattro passano alla CBS e con il produttore Giancarlo Lucariello arrivano le prime grandi soddisfazioni. Il singolo “Tanta voglia di lei”. Lo stesso capita con “Pensiero”, che vende oltre un milione di copie. Esce il disco OPERA PRIMA, che fonde la musica sinfonica alla melodia italiana. Valerio Negrini abbandona la band e viene sostituito da Stefano D’Orazio. Nel 1972, il successo diventa enorme e varca anche i confini nazionali grazie a singoli come “Noi due nel mondo e nell’anima”. Quando anche Riccardo Fogli decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista, i Pooh sembrano sul punto di sciogliersi ma – dopo infinite selezioni – arriva un nuovo bassista, Red Canzian. Nel 1973 esce PARSIFAL, mentre la raccolta I POOH 1971-1974 chiude un’epoca di grandi successi.

Segue un momento difficile con Lucariello che non riesce più a perpetuare il successo del complesso e per questo i continui dissapori portano la band ad autoprodursi. Nel 1976 esce POOHLOVER, ancora oggi uno dei dischi più venduti del gruppo. L’anno successivo inizia l’era dei grandi concerti negli stadi e della partecipazione a diverse puntate di “Domenica In” con Corrado. Anticipato da “Dammi solo un minuto” esce poi l’LP ROTOLANDO RESPIRANDO, che porta i Pooh a firmare un nuovo contratto con la Cgd di Piero Sugar, nel frattempo staccatasi dalla Cbs. Dopo una non felice parentesi all’estero, vengono pubblicati…STOP (1980), BUONA FORTUNA (1981) da cui viene estratto “Chi fermerà la musica”, il live PALASPORT (1982) e TROPICO DEL NORD (1983).

Nel 1986 – per festeggiare i vent’anni di attività – esce GIORNI INFINITI su supporto in vinile completamente bianco. Nello stesso anno i Pooh vengono immortalati al museo delle cere di Roma e nominati Cavalieri dal presidente della Repubblica. Il tour invernale del 1986 viene impresso su triplo vinile (in tre diverse gradazioni di grigio) ed esce nel 1987 il secondo disco Live, GOODBYE. All’inizio degli anni novanta partecipano – vincendo – al Festival di Sanremo con il brano “Uomini soli”. Il disco UOMINI SOLI precede di poco l’uscita del doppio disco 25: LA NOSTRA STORIA, una raccolta dalla quale viene tratta una tournée teatrale. Nel 1992 il crescente successo dei Pooh è testimoniato da un disco, IL CIELO E’ BLU SOPRA LE NUVOLE; il 1994 è un anno di transizione e i Pooh decidono di tornare in sala di registrazione per la pubblicazione di un nuovo cd di inediti: esce così MUSICADENTRO, che però viene accolto in maniera tiepida dal pubblico.

Il gruppo torna alla ribalta grazie al disco AMICI PER SEMPRE del 1996. Nel febbraio 1997, per festeggiare il trentennale dei Pooh, esce per i tipi di Mondadori la prima biografia mai realizzata nella storia del gruppo. Si intitola “Quello che non sai”, come un loro celebre successo degli anni Sessanta, ed è curata dal giornalista e critico Franco Dassisti. A novembre dello stesso anno esce un’altra raccolta, una doppia antologia intitolata THE BEST OF POOH, che raccoglie ventotto grandi successi estrapolati dal vastissimo catalogo del gruppo, più due brani inediti registrati per l’occasione, “Brava la vita” e “Non lasciarmi mai più”. Il decennio si chiude con CENTO DI QUESTO DI VITE (2000); mentre del 2001 – in onore dei trentacinque anni di carriera – i Pooh pubblicano una raccolta celebrativa, BEST OF THE BEST, presentata in due versioni. La prima, è composta da un doppio cd, la seconda da un unico cd. Uno degli inediti è “Figli”, che anticipa il disco successivo PINOCCHIO, che racchiude undici brani tra i più significativi del musical messo in scena per la regia di Saverio Marconi.

Nel 2004, dopo quasi quattro anni d’assenza, i Pooh tornano nei negozi con un nuovo CD intitolato ASCOLTA come l’omonimo brano che apre l’album. Il concerto di Civitavecchia dell’agosto del 2004 viene registrato e trasmesso prima da Canale 5, mentre la versione integrale del live esce con il dvd dell’Ascolta Tour Live 2004. Il 18 novembre 2005 esce il nuovo lavoro discografico dei Pooh, un doppio cd, LA GRANDE FINESTRA, una raccolta di grandi successi più due brani inediti: “La grande festa” e “Destini”. In occasione dei campionati mondiali di calcio del 2006 in Germania, i Pooh incidono l’inno della nazionale italiana “Cuore azzurro”. Sempre nello stesso anno escono due nuovi brani inediti dal titolo “Il cielo non finisce mai”, anticipazione del cd e del dvd live. Nel marzo del 2007 esce NOI CON VOI, in versione integrale con doppio cd con 45 canzoni live più i due inediti.

Nel 2008 i Pooh escono con BEAT REGENERATION, disco di cover del periodo beat, anticipato da “La casa del sole”, cover di quella “The house of the rising sun” portata al successo dagli Animals di Eric Burdon. Nel 2009 la parola fine potrebbe essere vergata sulla storia dei Pooh, infatti Stefano D’Orazio manifesta la ferma intenzione di lasciare il gruppo. A seguito di questa decisione viene pubblicato ANCORA UNA NOTTE INSIEME, un doppio cd con un solo inedito, dal medesimo titolo dell’album, che raccoglie trenta canzoni cantate a quattro voci. Nel luglio del 2009 dalla Reggia di Caserta parte l’ultimo tour dei Pooh che si conclude il 28 settembre 2009 al MediolanumForum di Assago (Mi). Il concerto viene ripreso e diventa un doppio DVD che esce nel marzo 2010. Contestualmente, i tre Pooh rimasti informazione annunciano la decisione di andare avanti, ed entrano in studio per incidere un nuovo album, annunciando anche nuovi concerti per la fine dell’anno, nei quali si faranno accompagnare da nuovi musicisti. Il 25 maggio 2010 i Pooh annunciano infatti che Stefano D’Orazio viene sostituito dal batterista inglese Steve Ferrone. Il 12 ottobre 2010 esce DOVE COMINCIA IL SOLE e viene annunciato un tour di sette date per la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Dopo il disco dal vivo DOVE COMINCIA IL SOLE LIVE – 27 AGOSTO 2011 – CASTELLO DI ESTE, a marzo 2012 esce il cofanetto POOH LEGEND, che contiene 4 dvd e quattro libri con oltre 10 ore di filmati,molti dei quali inediti. Sempre nel 2012, ma a ottobre è la volta di OPERA SECONDA, ideale proseguimento del disco OPERA PRIMA del 1971. Nel 2013 arriva POOHBOX, una scatola che contiene due DVD, quattro Cd e un libro, realizzata in tiratura limitata come regalo ai fan per i due anni di silenzio che seguiranno fino al 2016.

Il 28 settembre 2015 i Pooh annunciano l’operazione “Reunion” che vedrà il ritorno di Stefano D’Orazio alla batteria e di Riccardo Fogli per una serie di progetti – fra cui diversi concerti e la pubblicazione di un album e un DVD live tratto dai concerti di Milano. Il 30 dicembre 2016, per chiudere ufficialmente la loro storia insieme, i Pooh suonano il loro ultimo concerto insieme a Bologna, trasmesso in diretta via satellite nei cinema italiani. Il 6 novembre 2020 la scomparsa di Stefano D’Orazio.

22.52: Pubblicità e poi i Pooh

22.50: Chiudono abbracciati e si baciano in chiusura. Pezzo senza sussulti particolari, romantico. Anche questo va riascoltato

22.48: E’ un pezzo in stile Coma_Cose, emozionano indubbiamente

22.46: Coma_Cose – “L’addio” (TESTO: Fausto Zanardelli Francesca Mesiano MUSICA: Fausto Zanardelli, Fabio Dalè, Carlo Frigerio)

“Comunque andrà l’addio non è una possibilità” è una delle tante frasi azzeccate di questa canzone (ma l’unica cantata a due voci sul finale) che racconta una storia che passa ma resiste con immagini azzeccate e un ritmo affascinante “E sparirò ma tu promettimi che potrò sempre ritornare da te“. I Coma Cose sono difficili da cogliere al primo ascolto, ma sono bravi davvero.

Dopo due anni riecco a Sanremo i Coma_Cose con una canzone dove ritroviamo ancora una volta il loro gusto per le rime e per immagini concrete e sorprendenti («Sarò come quel fumo che disegna sul muro la cornice che hai tolto» è subito da segnare), nel raccontare, stavolta, la necessità di allontanarsi, senza dimenticare però tutto ciò che è stato vissuto. «E sparirò, ma tu promettimi che potrò sempre ritornare da te». Perché l’addio del titolo «Non è una possibilità». E alla fine l’amore trionfa.

22.45: COMA_COSE

I Coma_Cose, duo musicale italiano indie-pop/rap composto da Fausto Zanardelli (aka Fausto Lama) e da Francesca Mesiano (aka California). I due stanno insieme e fanno coppia anche nella vita reale, oggi sono una delle band più note nell’ambiente indie-pop italiano, formatasi nel 2017 a Milano. Nel 2021, hanno partecipato alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Fiamme negli occhi”.

Fausto Lama, il cui vero nome è Fausto Zanardelli è nato a Gavardo il 21 novembre 1978. Cantante, autore e polistrumentista italiano è appunto metà della coppia Coma_Cose, anche se in passato aveva già tentato la strada della musica con un altro progetto, Edipo, che avevano pubblicato tre album e un Ep e con cui Zanardelli aveva anche partecipato a Festival come il Goa Boa e aperto a Caparezza. Nel 2010 pubblica “Hanno ragione i topi”, mentre nel 2012 è la volta di “Bacio battaglia”, mentre dall’incontro con Dargen D’Amico nascono l’Ep “Parchetti” del 2014 e l’album “Preistorie di tutti i giorni”.

California, vero nome di Francesca Mesiano è una cantautrice, che con Fausto Lama ha fondato, appunto, i Coma_Cose. Nata a Pordenone, si trasferisce a Milano per studiare scenografia e, come spiega in un’intervista a MarieClaire: “Mi ha sempre appassionato la manualità e l’aspetto artigianale, tanto che negli scorsi anni ho lavorato come scenografa, falegname, ho realizzato mobili per negozi e stand espositivi all’interno di varie fiere. Ho anche lavorato in un laboratorio di confezioni dove disegnavo e realizzavo zaini e borse”. Ex Dj, ritorna prepotentemente nel mondo della musica quando incontra Lama nel negozio in cui viveva.

I Coma cose debuttano nel 2019 con il loro primo album intitolato HYPE AURA. I due sono conosciuti anche per la loro enorme attenzione ai testi, alla capacità di giocare con le parole, usare tantissimi calembour e giochi di parole varie (provate a leggere bene il titolo dell’album e avrete un nascosto “hai paura”, ma scovare i loro giochi di parole è sempre molto interessante. I due, poi, sono amanti del cantautorato italiano, citando più o meno esplicitamente alcuni tra gli artisti che hanno segnato la musica italiana. Oltre alle citazioni di De Gregori, la band è amata anche per un omaggio esplicito a Lucio Battisti e alla sua “Anima Latina” che è diventata “Anima lattina” declinava nelle loro sonorità il loro enorme amore per il cantautorato classico.

22.40: Piero Pelù canta Gigante, che partecipò a Sanremo tre anni fa

22.38: Amadeus esce dall’Ariston ed incontra Piero Pelù che si esibirà al Suzuki Stage in Piazza Colombo

22.37: Interpretazione accorata ma non precisa, base stile Coldplay, anche questo pezzo va riascoltato

22.35: Un pezzo che non decolla al momento quello di Ultimo, base interessante

22.33: Ultimo – “Alba”     (TESTO e MUSICA: Niccolò Morriconi (Ultimo))

Niccolò al piano è irresistibile e mi immagino già l’impatto che avrà sul palco all’inizio dell’interpretazione. “Amo l’alba perché spesso odio la mia vita…e quando vivi un giorno bello ridi e pensami” sono le due facce di una canzone di triste speranza che ha tutte le carte per salire sul podio.

È firmata unicamente da Ultimo la ballata che l’artista romano porta a Sanremo a quattro anni dalla sua ultima partecipazione in gara. Ma non si tratta di un brano tipicamente sentimentale: la canzone, infatti, ci invita infatti a superare i nostri limiti, a curare i lividi che ci siamo fatti dentro e fuori, a non “sederci” né ad abituarci troppo, e persino ad amare le persone diverse da noi, in un testo ricco di emozioni in cui l’alba del titolo diventa una metafora di «Una sana follia, puoi capirla se la senti e non mandarla via». Il crescendo vocale del brano avrà di certo un incredibile impatto interpretato sul palco dell’Ariston.

22.32: ULTIMO

Originario di San Basilio, quartiere della periferia nord-est di Roma, tra i più difficili della Capitale, Niccolò Moriconi comincia a scrivere canzoni appena quattordicenne, mentre studia pianoforte e composizione al Conservatorio di Santa Cecilia. Dopo diverse esibizioni sui palchi dei locali della sua città, nel 2016 decide di partecipare ad un contest indetto dall’etichetta indipendente Honiro a Milano: vince e firma un contratto con la stessa etichetta. Nell’autunno del 2017 esce dunque il suo primo album, PIANETI, promosso con due concerti ospitati da piccoli club di Roma e Milano. Il cantautorapper partecipa poi a Sarà Sanremo, il concorso che seleziona i “giovani” per il Festival di Sanremo dell’anno successivo: riesce a conquistare uno degli otto posti disponibili per partecipare in gara tra le “Nuove Proposte” e a febbraio è dunque all’Ariston. Con la sua “Il ballo delle incertezze” vince il Festival, tra i cadetti e nei mesi successivi riesce a riscuotere ampi successi, tra Dischi di platino, un fortunato tour nei club, tre date-evento al PalaLottomatica di Roma e al Mediolanum Forum di Assago, Milano.

Nel 2018 Ultimo pubblica il suo secondo capitolo discografico, PETER PAN.

Nell’autunno del 2018 annuncia le date del suo primo tour nei palasport, in programma nel 2019, e un concerto-evento allo Stadio Olimpico di Roma. A dicembre viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con “I tuoi particolari”: la canzone parte da favorita, ma si classifica seconda, dietro “Soldi” di Mahmood. Ultimo, in conferenza stampa protesta contro giornalisti e giuria d’onore che – a suo dire – gli avrebbero tolto la vittoria con il loro voto, pur avendo vinto al televoto.

Il brano è anche la prima anticipazione del nuovo album del cantautore romano, COLPA DELLE FAVOLE, che esce nell’aprile 2019: dal disco, oltre a “I tuoi particolari”, vengono estratti i brani “Fateme cantà”, “Rondini al guinzaglio”, “Ipocondria”, “Piccola stella” e “Quando fuori piove”.

Nel settembre 2020, dopo essersi visto costretto a rimandare il tour che avrebbe dovuto portare negli stadi della Penisola nell’estate 2020, Ultimo lascia l’etichetta Honiro e fonda la Ultimo Records: per la neonata label l’artista pubblica a settembre la sua prima canzone del 2020, “22 settembre”. Il brano verrà poi incluso in SOLO, album pubblicato un anno dopo, nell’autunno 2021.

Nel 2022 pubblica i singoli “Ti va di stare bene” e “Vieni nel mio cuore” e recupera il tour negli stadi originariamente previsto per il 2020. A fine anno viene annunciato il suo ritorno a Sanremo: sarà in gara nell’edizione 2023 con “Alba”

22.25: Pubblicità

22.24: Il monologo di Morandi si chiude con Bella Belinda, uno dei suoi grandi successi che lui ritiene meno belli tra quelli che ha interpretato

22.20: Un mix delle canzoni più “brutte” di Gianni Morandi perchè tra tutti i suoi successi c’è stato anche qualcosa di brutto

22.18: Morandi imbraccia la chitarra. dice che è stato a Sanremo nel ’52 quando il Festival non era ancora iniziato

22.17: La gag di Morandi e Amadeus sul palco dell’Ariston sulle canzoni cantate da Morandi: 542 quelle interpretate dal cantante bolognese

22.16: Attenzione a questo pezzo di Ariete che oggi non ha rubato l’orecchio ma che in studio potrebbe cambiare passo e potremmo ritrovarcelo in estate

22.14: Pezzo lento, che può sicuramente funzionare, molto simile a Brividi, con sonorità anni ’70. Qualche stonatura di troppo

22,12: Ariete – “Mare di guai” (TESTO: Arianna del Giaccio Edoardo D’Erme (Calcutta) MUSICA: Dario Faini (Dardust), Vincenzo Centrella)

Felice che una ragazza così giovane riesca ad essere originale senza eccessive trovate musicali o vocali. Leggera e semplice come una mattina di primavera o una sera dove “non voglio più perderti nel chiaro di luna, ci siamo incontrate dentro momenti pessimi…”. Si rivolge esplicitamente a una lei, liberamente.

La giovane artista, al suo esordio a Sanremo, porta in gara una fresca ballata sentimentale dedicata a una ragazza, e canta la ricerca di un amore che è anche un sostegno (ill ritornello recita: «Tu buttati con me, mare di guai, non so nuotare in una vasca piena di squali»). L’originale arrangiamento di Dario “Dardust” Faini riesce a mettere insieme elementi più tradizionali a sonorità contemporanee. Il testo è scritto da Ariete con il cantautore Calcutta, che di suo ci ha messo forse il gusto dei dettagli quotidiani, come le foto di un amore lasciate sotto il cuscino oppure «una torre di piatti che aspetta in cucina».

22.11: ARIETE

Arianna Del Giaccio, leva 2002. Si tratta di una delle esponenti più in vista del panorama indie italiano degli ultimi anni, un vero colpo grosso in questo Sanremo 2023. Nel 2019 tenta di sfondare le porte di X-Factor, ma si ferma ai Bootcamp. Nel 2020 pubblica due EP che segnano però il suo ingresso ufficiale nei cuori degli italiani: le sue canzoni così intime, sentite, private eppure così condivisibili la fanno volare velocemente in cima alle classifiche, soprattutto tra i giovani. Nel 2022 esce il suo primo album in studio, intitolato “Specchio”, in cui vanta collaborazioni con artisti del calibro di Madame e Franco 126: il suo successo è ormai segnato con l’inchiostro. Sicuramente porterà a Sanremo 2023 un brano intimo nel suo genere e questo ci piace.

22.05: ELENA SOFIA RICCI

Elena Sofia Ricci, all’anagrafe Elena Sofia Barruccheri, è nata il 29 marzo 1962 a Firenze, ma vive a Roma dall’età di 7 anni. Annoverata tra le migliori attrici italiane, Elena è figlia dello storico Paolo Barruccheri e della scenografa Elena Ricci Poccetto, oltre a essere nipote del noto architetto Leonardo Ricci. Da bambina ha fatto danza classica con la sorella Elisa, che è diventata danzatrice. I suoi genitori si separano quando Elena è ancora una bambina ed è cresciuta lontana dal padre che ritroverà solo da grande. Una delle attrici più note in Italia, ha esordito nel 1980 in “Arrivano i Gatti”.

Qualche tempo fa l’attrice ha confessato di essere stata vittima di violenza da parte di un amico di famiglia all’età di 12 anni. La confessione è avvenuta in un momento apicale della carriera dell’attrice che ha tenuto nascosto questo doloroso segreto per non far soffrire la madre, mancata pochi mesi prima. Elena a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, racconta di non aver mai confessato nulla alla madre, come forma di protezione, poiché era stata lei, ignara, a “consegnarla nelle mani del suo carnefice”.

L’attrice è molto legata al cantante Renato Zero e ha interpretato due suoi videoclip. Inoltre è stata testimonial per campagne per la diagnosi precoce del tumore alla mammella, per Race for the Cure e Save the Children, per S.O.S. Congo e la lotta contro il fumo.

Elena Sofia Ricci è una delle attrici più famose e apprezzate d’Italia. L’attrice, con una carriera lunghissima e costellata di successi, ha esordito nel 198o con “Arrivano i Gatti” di Carlo Vanzina e appare in oltre 30 pellicole cinematografiche e altrettanti film per la tv e serie televisive, grazie ai quali ottiene numerosissimi premi.

La Ricci al cinema è ricordata per film come Io e mia sorella, del 1987, di Carlo Verdone, con cui vince il Nastro d’argento, il David di Donatello e il Ciak d’oro. Nel 1990 è la protagonista di Ne parliamo lunedì, con cui vince di nuovo il Ciak d’oro e il David di Donatello. Nel 2010 è in  Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso, di Giovanni Veronesi insieme a Miriam Leone, per il quale viene candidata al Ciak d’oro e alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il Premio Kinéo – Diamanti al Cinema. Sempre nel 2010 recita anche in Mine Vaganti,  di Ferzan Opetek insieme, tra gli altri, a Lunetta Savino, Riccardo Scamarcio, Carolina Crescentini e Alessandro Preziosi. Recita nel 2011 recita in Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi. Inoltre partecipa a coproduzioni internazionali, tra cui La rivolta degli impiccati, Un otage de trop, Radetzky. Nel 2014 è tra i protagonisti del film Allacciate le cinture di Ferzan Özpetek, al fianco di Kasia Smutniak. L’attrice nel 2018 è nel film Loro di Paolo Sorrentino, per cui ottiene il Nastro d’Argento e il David di Donatello. Nel 2019 è nel cast di Supereroi di Paolo Genovese, al fianco di Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.

Elena Sofia Ricci ha interpretato numerosissimi ruoli in molte serie di successo italiane. L’esordio arriva nel 1984 con Quei trentasei gradini e d alì sono arrivati numerosissimi ruoli. Nel 1996 interpreta Elisa in Caro Maestro e nel 1998 è in La Forza dell’Amore. Nel 2003 riceve la Grolla d’Oro per aver interpretato Francesca Morvillo nella fiction Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra. Nota per i suoi ruoli impegnati nel sociale, ha avuto ruoli in Tutti i rumori del mondo, Fratelli, Contro Ogni Volontà e molti altri. Recita dal 2011 il ruolo di Suor Angela nella fiction di successo Che Dio di Aiuti insieme a Michele Morrone, Cristiano Caccamo, Diana Del Bufalo, Gianmarco Saurino e Francesca Chillemi, Pilar Fogliati e Maria Chiara Giannetta. Interpreta un ruolo di spicco nella serie I Cesaroni dal 2006 al 2012, al fianco di Claudio Amendola, Alessandra Mastronardi, Margherita Vicario ed Andrea Dianetti.

Dal 2019 è impegnata nella nuova produzione Rai Fiction e Bibi Film, Vivi e Lascia Vivere, firmata da Pappi Corsicato. La serie è ambientata a Napoli ed Elena interpreta Laura, una madre e cuoca che dovrà affrontare numerose sfide e crescere sola i suoi tre figli. Elena Sofia Ricci è attiva anche a teatro, portando in scena nel 2015 I Blues di Tennessee Williams e Vetri Rotti di Arthur Miller nel 2018. Nel 2016 firma la sua prima regia, Mammamiabella!.

Per sette stagioni Elena Sofia Ricci è stata protagonista di Che Dio ci aiuti la serie di Rai Uno che è arrivata a sette stagioni e che vede la partecipazione di Francesca Chillemi, Elena D’Amario, Alvise Rigo, Valeria Fabrizi e Pierpaolo Spollon.

22.02: Pezzo che non può non piacere ma che andrà riascoltato. Forse manca un po’ di cuore

22.01: Cassa in 4 dopo il primo ritornello per Mengoni, il pezzo cresce come la voce di Mengoni che ha sempre standard altissimi

22.00: E’ una ballad che esalta le doti tecniche e vocali di Mengoni

21.58: Marco Mengoni con un completo in. pelle, un po’ centauro, un po’ Village People

21.58: Marco Mengoni – “Due vite”   (TESTO: Davide Petrella, Marco Mengoni MUSICA: Davide Petrella, Davide Simonetta)

Non è una ballata pura, ma avvince comunque come i violini che la attraversano e, quando esplode, diventa subito familiare e trasforma una domanda in una consolazione “Persi tra le persone quante parole senza mai una risposta…”. Marco cresce di Sanremo in Sanremo. In odor di podio.

A dieci anni dalla vittoria con “L’essenziale”, Marco Mengoni torna al Festival di Sanremo con una ballata dove il cantante ha la possibilità di sfruttare la sua voce con grande effetto e profondità. Nel testo, firmato con Davide Petrella, Marco parla attraverso immagini e suggestioni, più che con una tradizionale narrazione, di “Due vite” incrociate in un amore che resiste, che è pronto a tutto, fatto anche di piccole cose («Il caffè col limone contro l’hangover»), fino a raccontare quella voglia di isolarsi dal caos del mondo: «Restiamo al buio avvolti solo dal suono della voce al di là della follia che balla in tutte le cose».

21.57: MARCO MENGONI

Un altro grande nome del pop italiano contemporaneo. Partecipa alla terza edizione di X-Factor come “scelta” di Morgan e finisce con il portarsi a casa la vittoria, un contratto con la Sony e la partecipazione a Sanremo 2010 dove si calssifica al terzo posto con “Credimi ancora“, una delle canzoni più interessanti (musicalmente parlando) di quegli anni, contenuta nell’EP “Re matto”. Da questo momento, la carriera di Mengoni è in continua crescita: a maggio vince il premio Man of the Year ai TRL Awards 2010, assegnato da una giuria interna dell’emittente MTV Italia e nello stesso mese  all’Arena di Verona Mengoni riceve due Wind Music Awards per i due dischi di platino ottenuti con “Dove si vola“ e “Re matto”. Con il passare del tempo, “Re Matto” diventa addirittura triplo platino… A novembre Mengoni è il primo italiano a vincere il premio nella categoria Best Italian Act degli MTV Europe Music Awards 2010.

Riconoscimenti e certificazioni si susseguono velocemente fino al 2013, anno in cui torna in gara a Sanremo. E questa volta, torna per vincere. Il brano “L’essenziale” gli procura un biglietto per l’Eurovison Song Contest di  Malmö. Purtroppo l’Europa non lo premia e si classifica “solo” al settimo posto (sì, secondo me meritava di più, ma questa è un’altra storia). La discografia di Mengoni è infinita e i riconoscimenti ottenuti si susseguono fino al 2021. Probabilmente è una delle voci maschili più emozionanti e belle dell’era musicale contemporanea: che sia tornato all’Ariston per fare il bis?

21.49: Blanco sul pianoforte suonato da Dardust, uno dei fuoriclasse della musica italiana nel mondo, produttore e pianista

21.48: Un anno fa al debutto subito il pezzo illuminò il Teatro Ariston. E’ stato il pezzo più ascoltato, scaricato e venduto del 2022

21.47: Brividi è la canzone vincitrice del Festival 2023, la cantano tutti!

21.46: MAHMOOD BLANCO

Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, classe 1992 ha partecipato nel 2012 alla sesta edizione di X Factor nel 2012. Nel 2015 partecipa ad Area Sanremo vincendo il concorso e qualificandosi di diritto a gareggiare nelle nuove proposte dell’edizione 2016 dove arriva quarto con Dimentica. Si ripresenta a Sanremo Giovani 2018 con Gioventù Bruciata, lo vince ed entra di diritto tra i Big del Festival 2019 con Soldi, brano vincitore di quell’edizione. Lo scorso anno la vittoria con Brividi in coppia con Blanco.

Blanco (Riccardo Fabbriconi), classe 2003 è uno degli artisti emergenti del panorama musicale italiano. E’ alla sua prima volta in gara al Festival. Dopo diversi singoli di successo, nel settembre 2021 ha pubblicato il suo primo album. Lo scorso anno la vittoria con Mahmood con il pezzo “Brividi” e in estate un Tour faraonico con tutto esaurito un po’ ovunque.

21.45: Pubblicità, al rientro Mahmood e Blanco

21.42: C’è qualcosa di Broken face di Lady Gaga nel pezzo di Mr. Rain, un blues sulla linea di quello che ha prodotto finora

21.39: Non un pezzo particolarmente elaborato ma nel complesso funziona e la presenza dei bimbi aggiunge qualcosa alla melodia

21.38: Mr. Rain è al pianoforte, c’è un gruppo di bimbi sulle scale

21.37: Mr. Rain – “Supereroi” (TESTO: Mattia Balardi (Mr. Rain), Lorenzo Vizzini, Federica Abbate   MUSICA: Mattia Balardi, Federica Abbate)

Compitino svolto bene che non si scosta però dalla produzione che già conosciamo. Un buon testo rassicurante per bravi ragazzi che hanno sofferto: “Siamo angeli con un’ala soltant0 e riusciremo a volare solo restando uno accanto all’altro”.

Primo Sanremo per Mr. Rain, con una canzone, più che un rap, dove l’artista bresciano fa comunque grande sfoggio di rime e assonanze. I supereroi del titolo sono due persone che scelgono di affrontare le avversità insieme, di sconfiggere le ferite profonde che ti cambiano anche dopo essere guarite, diventando «Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole». L’uso prominente di un coro di bambini nel ritornello rende il brano ancora più coinvolgente. Frase da segnare sul diario: «Quando siamo distanti ogni volta che piangi piange pure il cielo». Anche qui tra gli autori del testo e della musica c’è Federica Abbate.

21.36: MR RAIN

All’anagrafe Mattia Balardi, il rapper lombardo inizia la sua carriera nel lontano 2011. Due anni dopo decide di partecipare alle selezioni della settima edizione di X-Factor, ma pur avendole superate si ritira dal programma. Nel 2015 pubblica il suo primo album, “Memories”, che contiene la famosissima canzone “Carillon“, certificata doppio platino nel 2018. Il momento di maggiore elevazione discografica arriva però nel 2020 dopo l’uscita della canzone “Fiori di Chernobyl”, brano che arriva secondo nella classifica ufficiale dei singoli più ascoltati e venduti in Italia.

I rapper a Sanremo hanno spesso  fatto una fine strana, nonostante negli ultimi anni siano sempre più presenti: il primo a non adattarsi in tutto ai format sanremesi è stato Rancore con la sua “Eden”, ottenendo anche un discreto successo. Vedremo se Mr. Rain porterà avanti questa tradizione o se si adatterà al format ormai un po’ superato della canzone pop (spesso d’amore) che ha caratterizzato Sanremo per tanto tempo.

21.34: Pensati libera sulla schiera, vestito nero lungo per Chiara Ferragni. Eleganza e innovazione, marchio di fabbrica

21.32: E’ il momento di CHIARA FERRAGNI

Chiara Ferragni nasce a Cremona il 7 maggio 1987  dalla scrittrice di Marina Di Guardo e dal dentista  Marco Ferragni. Chiara ha due sorelle minori: Valentina e Francesca Ferragni, la prima lavora come influencer e l’altra fa l’odontoiatra. La giovane imprenditrice digitale ha frequentato il Liceo Classico di Cremona e, successivamente, la facoltà di Giurisprudenza alla Bocconi di Milano, ma non ha terminato gli studi per dedicarsi completamente alla sua attività, prima di blogger e poi di influencer. È molto sicura di sé, è simpatica e autoironica, oltre a essere una brillante imprenditrice molto amata dal web: il suo profilo Instagram conta quasi 20 milioni di followers. Ama i viaggi e la compagnia dei suoi più cari amici – tra cui compare anche l’influencer  Chiara Biasi-. È sposta con il rapper Fedez e i due hanno dato alla luce il piccolo Leone. La coppia è stata anche protagonista di uno scherzo di Emigratis con Pio d’Antini e Amedeo Grieco.

Chiara Ferragni è una delle imprenditrici digitali più di successo nel mondo. Tutto comincia nel 2009 quando, insieme al fidanzato dell’epoca Riccardo Pozzoli, ha aperto un suo blog di moda e lifestyle, diventato poi un’icona: The Blonde Salad. Il blog era all’inizio una vetrina dei suoi outfit, una specie di diario della moda e dello stile di quella che sarebbe poi diventata la migliore influencer. Il blog ha avuto un enorme successo, e all’inizio degli anni ’10 Chiara Ferragni era già un fenomeno del web. Nel 2016 l’influencer si trasferisce per un periodo a Los Angeles e continua la sua attività imprenditoriale. Nello stesso anno diventa brand ambassador per Pantene, collabora con Lancome, Dior, Intimissimi, Pomellato e altre centinaia di aziende, mentre continua a collezionare copertine delle più importanti riviste di moda. Diventa inoltre un case Study dell’Harvard Business School. La sua attività negli anni non si è mai fermata: è diventata CEO del suo marchio e della Tbs Crew, l’azienda che si trova dietro al blog “The Blonde Salad“. Ha dato vita a un proprio brand – recentemente ha lanciato anche la collaborazione con Champion – ed è stata la protagonista del documentario sulla sua vita Unposted, presentato nel 2019 alla Mostra del Cinema di Venezia. Attualmente conta quasi 20 milioni di followers, pochi rispetto ad Ariana Grande o Kim Kardashian, ma che rappresentano comunque un grandissimo traguardo. Altri influencer che hanno raggiunto un ottimo seguito sono: Charli D’Amelio che ha più di 41 milioni followers su Instagram e ha superato i 100 milioni su Tik Tok e Khaby Lame con 12 milioni su Instagram e più di 50 milioni su Tik Tok! Chiara Ferragni a dicembre 2021 è protagonista con Fedez della serie tv su Prime Video The Ferragnez: il docu reality riscuote un gran successo ed è prevista una seconda stagione di The Ferragnez con uscita nel 2023.

21.30: Pezzo che non resterà nella storia ma che può sicuramente restare in mente

21.29: Un po’ Vasco Rossi, un po’ Rkomi, Gianmaria che parte con il rap e poi con il una base dance che può comunque funzionare in radio

21.28: Gianmaria – “Mostro” (TESTO: Gianmaria Volpato, Gianmarco Manilardi MUSICA: Gianmaria Volpato, Gianmarco Manilardi, Vito Petrozzino, Antonio Filippelli, Vincenzo Centrella)

Riconoscibile ma forse troppo con il rischio del già sentito. Lui piace e piacerà: “e se correre fuori mi lascia fermo dentro…ma che ti sembro un mostro?”. Curiosa di vederlo sul palco dell’Ariston.

Gianmaria è un altro dei sei esordienti a Sanremo scelti a “Sanremo Giovani”. La vocalità del giovane cantautore si rifà a quella del nuovo pop italiano, ma nel ritornello una cassa ritmata porta questo pezzo in territori più vicini all’elettronica. «Ma che ti sembro un mostro? Guarda che sono a posto» è il ritornello di un pezzo dedicato non a un sentimento romantico, ma agli affetti famigliari: «Ora che sorella mia sei madre, dimmi se siamo ancora fratelli»

21.27: Gianmaria

Il vincitore di “Sanremo Giovani 2022” nasce nel 2022 e cresce nella città di Vicenza, dove fin da giovanissimo inizia a comporre e a registrare brani.

Cresce con il cantautorato e si appassiona da giovanissimo all’hip hop italiano e internazionale.  Approfondisce la collaborazione con produttori come Bias, produttore di Madame. Pubblica poi due singoli con loro “Mamma Scusa” e “Ascolta”.

Partecipa nel 2021 alla quindicesima edizione di “X Factor” dove presenta i suoi inediti “I suicidi“ e “Senza Saliva”, entrambi contenuti in “Fallirò” l’EP di debutto dell’artista, uscito per Epic/Sony Music a inizio 2022.

Sempre nel 2022 debutta live con il suo primo tour, il “Fallirò Tour” con cui, accompagnato da una band, si esibisce per l’Italia e sul palco dei più importanti festival italiani (MI AMI Fest, Pinewood, Collisioni).

Nei suoi lavori sente forte l’influenza del cantautorato italiano, del punk e del pop inglese, dell’R&B americano, della musica urban francese.

A “Sanremo Giovani 2022” ha presentato il brano “La città che odi”.

21.24: Il ritornello resta in mente, la voce di Anna Oxa ha sempre un grande fascino. Qualche grido di troppo ma il pezzo funziona. Ottimo l’arrangiamento

21.22: Una Anna Oxa alla Madonna in Frozen, mistica ma anche orecchiabile

21.21: Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”     (TESTO: Anna Oxa, Francesco Bianconi, Kaballà MUSICA: Fio Zanotti)

“Vite frammentate senza verità…libera l’anima”. La musica ci riporta la Oxa migliore con testo profondo e cucito sui suoi pensieri di oggi. Poteva correre moltissimi rischi invece è una gran bella canzone difficile da interpretare a cui lei, sono certa, renderà giustizia.

Ci sono anche anche Francesco Bianconi (leader dei Baustelle) e Kaballà tra gli autori del brano pop, ma dal retrogusto soul, con cui Anna Oxa torna a Sanremo per la quindicesima volta. La straordinaria voce dell’artista esplode davvero nel ritornello, dove recita: «Libera l’anima come rondini la sera, vola libera, nitida come il canto dell’anima». Il brano sembra invitare l’essere umano ad abbandonare le falsità del mondo, le ambiguità e le «vite frammentate senza verità» per ascendere, appunto, a un livello di coscienza superiore.

21.20: ANNA OXA

Un’altra pietra miliare del pop italiano, Anna Hoxha di nascita è una delle voci più iconiche della musica nostrana. Ha collaborato con grandi artisti come Fausto Leali, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Amedeo Minghi, Rino Gaetano, Giorgio Gaber, Mario Lavezzi e Roberto Vecchioni e ha reinterpretato  brani di artist internazionali come Patti Smith e John Lennon. Anna Oxa vanta quattordici partecipazioni al Festival di Sanremo, la prima nel 1978 e l’ultima nel 2011. In mezzo, ha vinto due volte: la prima nel 1989, in duetto con Fausto Leali, con la canzone “Ti lascerò“, mentre la seconda da solista nel 1999 con il brano “Senza pietà”. Nel 1989, sempre in coppia con Leali, partecipa anche all’Eurovision Song Contest, aggiudicandosi il nono posto  con il brano “Avrei voluto”.

La carriera della Oxa copre più di trent’anni di musica italiana. Insieme ai Cugini di Campagna può essere considerata una quota vintage di questa edizione, ma la sua grinta e la sua attualità perenne fanno presagire grandi emozioni.

21.18: Amadeus spiega il regolamento

21.15: Tutto pronto per l’inizio della gara, si rientra in studio

21.12: Pubblicità

21.10: Si chiude il monologo di Roberto Benigni

21.05: Entra nello specifico Roberto Benigni e decanta l’articolo 11. “Se lo avessero adottato in altri paesi non ci sarebbero più le guerre!”

21.02: Benigni passa a parlare della Costituzione Italiana che compie 75 anni

20.59: Benigni racconta la storia di Sanremo a modo suo: una volta c’erano pochi cantanti, adesso quanti sono? 300 o 400?

20.57: Subito ritmo indiavolato di Benigni che tira in mezzo il presidente Mattarella

20.53: E’ il momento di Roberto Benigni sul palco dell’Ariston. Benigni lo ha presentato il Festival nel 1980

20.51: L’ovazione dell’Ariston dopo l’inno cantato da Morandi e il saluto di Amadeus al presidente Mattarella

20.48: Gianni Morandi canta l’inno di Mameli

20.47: Entra dal palco laterale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, standing ovation

20.47: Minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Turchia

20.46: Giacca nera con brillantini per Amadeus, giacca bordeaux per Gianni Morandi

20.45: Palco futuristico, quasi da Eurovision Song Contest. Amadeus e Gianni Morandi si incontrano sulle scale e le scendono assieme

20.44: La sigla dell’Eurovisione parte! Inizia il 73mo Festival di Sanremo

20.42: Gli ospiti musicali della prima serata del Festival saranno i vincitori dello scorso anno, Mahmood e Blanco che apriranno la kermesse canora con la loro interpretazione di “Brividi”.

20.38: Questa sera la co-conduttrice sarà Chiara Ferragni, che tornerà sul palco dell’Ariston anche nella serata finale. Domani Amadeus sarà affiancato dalla presentatrice e giornalista Francesca Fagnani, giovedì dalla campionessa di volley Paola Egonu e venerdì dalla attrice Chiara Francini.

20.35: A condurre il Festival sarà per il quarto anno consecutivo Amadeus, affiancato alla conduzione da Gianni Morandi che sarà presente sul palco dell’Ariston tutte le sere.

20.32: Nella prima e nella seconda serata (martedì 1 e mercoledì 2 febbraio, con 14 artisti in gara ciascuna) voteranno la giuria della sala stampa, tv, radio e web che effettuerà la propria votazione dividendosi in tre componenti autonome: un terzo per tv e carta stampata, un terzo per quella radio e un terzo per la giuria web.

20.29: Saranno cinque serate piene di musica: nella prima, questa sera, si esibiranno 14 dei 28 artisti in gara e nella seconda, domani, gli altri 14 e sarà il modo per dare il primo giudizio ai pezzi, tenendo conto che al primo impatto non sempre la canzone riesce ad avere il giusto riscontro su chi ascolta.

20.26: La prima serata sarà storica per il Festival di Sanremo perchè per la prima volta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà presente alla inaugurazione per festeggiare i 75 anni della Costituzione Italiana

20.23: OA Sport seguirà minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche e nel giudicare gli outfit dei partecipanti.

20.20: Buonasera agli amici di OA Sport e benvenuti alla diretta live della prima serata della 73ma edizione del Festival di Sanremo.

QUANTO GUADAGNA AMADEUS A SANREMO?IL CACHET DI GIANNI MORANDIIL CACHET DI CHIARA FERRAGNI

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Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della prima serata della 73ma edizione del Festival di Sanremo. OA Sport seguirà minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche e nel giudicare gli outfit dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2023 al termine della serata finale di sabato 11 febbraio.

Saranno cinque serate piene di musica: nella prima, questa sera, si esibiranno 14 dei 28 artisti in gara e nella seconda, domani, gli altri 14 e sarà il modo per dare il primo giudizio ai pezzi, tenendo conto che al primo impatto non sempre la canzone riesce ad avere il giusto riscontro su chi ascolta. Nella prima e nella seconda serata (martedì 1 e mercoledì 2 febbraio, con 14 artisti in gara ciascuna) voteranno la giuria della sala stampa, tv, radio e web che effettuerà la propria votazione dividendosi in tre componenti autonome: un terzo per tv e carta stampata, un terzo per quella radio e un terzo per la giuria web. Il risultato complessivo determinerà una classifica delle 14 canzoni eseguite in ciascuna serata. Al termine della seconda serata verrà stilata una classifica generale congiunta di tutte le 28 canzoni in gara. 

Nella terza serata il voto sarà affidato per il 50% al televoto e per l’altro 50% alla giuria demoscopica. Nel corso della quarta serata la votazione sarà tripartita: il 34% affidato al televoto, il 33% alla giuria sala stampa, tv, radio, web e il 33% alla giuria demoscopica, mentre nella quinta i 28 campioni saranno giudicati dal solo televoto che andrà a sommarsi alle precedenti classifiche. Al termine della quinta serata per decretare il vincitore del 73° Festival di Sanremo tra i 5 finalisti (ovvero i primi 5 classificati nella somma di tutte le votazione della settimana) nuova votazione da parte di televoto, giuria sala stampa, tv, radio, web e giuria demoscopica.

A condurre il Festival sarà per il quarto anno consecutivo Amadeus, affiancato alla conduzione da Gianni Morandi che sarà presente sul palco dell’Ariston tutte le sere. Questa sera la co-conduttrice sarà Chiara Ferragni, che tornerà sul palco dell’Ariston anche nella serata finale. Domani Amadeus sarà affiancato dalla presentatrice e giornalista Francesca Fagnani, giovedì dalla campionessa di volley Paola Egonu e venerdì dalla attrice Chiara Francini. Gli ospiti musicali della prima serata del Festival saranno i vincitori dello scorso anno, Mahmood e Blanco che apriranno la kermesse canora con la loro interpretazione di “Brividi”. I super ospiti saranno i Pooh, che si riuniscono sei anni dopo l’ultima esibizione insieme. Sul palco ci saranno Roby, Dodi, Red e Riccardo Fogli, nel ricordo indelebile di Stefano D’Orazio. Elena Sofia Ricci presenterà al pubblico la nuova fiction “Fiori sopra l’inferno”.

Questi i Big in gara oggi:

Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”
Gianmaria – “Mostro”
Mr. Rain – “Supereroi”
Marco Mengoni – “Due vite”
Ariete – “Mare di guai”
Ultimo – “Alba”
Coma_Cose – “L’addio”
Elodie – “Due”
Leo Gassmann – “Terzo cuore”
I Cugini di Campagna – “Lettera 22”
Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”
Olly – “Polvere”
Colla Zio – “Non mi va”
Mara Sattei – “Duemilaminuti”

OASport vi propone la DIRETTA LIVE della prima serata della 73ma edizione del Festival di Sanremo: cronaca in tempo reale ed aggiornamenti costanti per non perdervi nulla di questo spettacolo. Appuntamento alle 20.40 circa. Buon divertimento!

Foto Lapresse