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Ciclismo

Ciclocross, Mondiali 2023: Van der Poel e Van Empel in trionfo, Italia in linea con le aspettative

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La tre giorni dei Mondiali di ciclocross di Hoogerheide 2023 è ormai in archivio e, come sempre in occasione degli appuntamenti iridati, lo spettacolo è stato di primissimo livello. Il piatto forte è stato ovviamente il duello stellare tra Van der Poel e Van Aert, ma in ogni gara ci sono stati spunti interessanti, tra sorprese, conferme e prestazioni sopra le righe.

Mathieu Van der Poel saluta la stagione 2022/23 con un titolo iridato in più, il quinto tra gli elite, e con il morale a mille verso l’annata su strada. Su un percorso che lo favoriva leggermente rispetto al rivale, è stato semplicemente perfetto, attaccando quando doveva e affrontando nel miglior modo possibile lo sprint decisivo.

Chi non ha avuto bisogno della volata, un po’ per una caduta della rivale principale, un po’ per una superiorità piuttosto evidente, è stata Fem Van Empel. La 20enne chiude la sua stagione con il titolo europeo, la classifica generale di Coppa del Mondo e la prima maglia iridata tra le elite, probabilmente non l’ultima. Ora testa alla prima stagione su strada con la Jumbo-Visma, non ci stupiremo se dovessimo già vederla grande protagonista.

Sul fronte Italia la rassegna iridata ha rispecchiato in qualche modo quello che si pensava alla vigilia. Sapevamo che le medaglie possibili erano tre, tutte di certo non scontate. Alla fine si chiude con un quinto posto nella staffetta mista, e due quarti posti al femminile: uno con Silvia Persico tra le elite, ed uno con Federica Venturelli tra le junior, battuta solo al fotofinish. 

Persico è stata di nuovo l’unica atleta “straniera” a dare filo da torcere alle neerlandesi, dominatrici totali della stagione ed in generale degli ultimi anni della disciplina. La forma influenzale che l’ha colpita a pochi giorni dal grande appuntamento certo non ha aiutato, ma le sensazioni rimangono positive per l’azzurra.

Al maschile sappiamo che l’Italia è poco più di una comparsa in quest’epoca storica. Lo conferma prima di tutto il numero ridotto di atleti portati (uno solo tra gli elite) ed i risultati non esaltanti. Positiva la prova di Tommaso Cafueri tra gli juniores che, approfittando anche di una maxicaduta in partenza, è rimasto a lungo con i migliori.

Foto: Eurosport