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Ginnastica artistica, cosa avrebbe fatto l’Italia ai Mondiali col punteggio degli Europei? Tornerà Vanessa Ferrari?

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L’Italia non è riuscita ad andare oltre il quinto posto nella Finale a Squadre dei Mondiali 2022 di ginnastica artistica. Le Fate hanno pagato a caro prezzo le cinque cadute di cui ci sono rese protagoniste a Liverpool e si sono così dovute accontentare del piazzamento di rincalzo, fermandosi a un solo punto dalla medaglia di bronzo vinta dal Canada. Il risultato di lusso era a un passo, ma le Fate sono apparse decisamente meno pimpanti e troppo fallose rispetto ai loro standard. Le ragazze hanno totalizzato un complessivo 159.463, punteggio troppo basso e ben lontano dal massimale di cui il quintetto tricolore è capace.

Due mesi fa l’Italia vinse gli Europei con 165.163 (ma in pedana scesero anche Asia D’Amato e Angela Andreoli, assenti a Liverpool), domenica sera la nostra Nazionale concluse al quarto posto le qualifiche della rassegna iridata con 162.798. Cosa sarebbe successo se Martina Maggio, Giorgia Villa, Alice D’Amato e Manila Esposito avessero ripetuto quei riscontri anche nella finale di questi Mondiali? Il 162.8 ci avrebbe permesso di metterci comodamente al collo il bronzo (il Canada non è andato oltre a 160.563) e di fermarsi appena alle spalle della Gran Bretagna (163.363). Con il 165 abbondante di agosto si sarebbe passeggiato verso l’argento e si avrebbe messa paura anche agli Stati Uniti (trionfatori in 166.564).

Ginnastica, Italia zavorrata da 5 cadute ai Mondiali: le Fate si fermano a ridosso del podio, pass olimpico rinviato. Trionfo USA

L’Italia ha un potenziale enorme, è una squadra che al completo può girare tranquillamente sui 164-165 punti e salire sistematicamente sul podio. A patto di non incappare in una serie di errori, che inevitabilmente zavorrano e rendono complicato il raggiungimento di un obiettivo di lusso. Una constatazione va assolutamente fatta: con le Fate al gran completo e con una gara perfetta non diventa impossibile nemmeno battere gli USA, formazione sì solida ma lontana dai fasti dei giorni migliori di Simone Biles. Anche se ieri Jade Carey, Jordan Chiles, Shilese Jones non avevano il supporto di una certa Sunisa Lee, Campionessa Olimpica all-around.

L’Italia ci riproverà ai Mondiali 2023, tra dodici mesi si scenderà in pedana ad Anversa anche per conquistare il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024, mancato nella nervosa serata di ieri (serviva salire sul podio per prenotare l’aereo con due anni di anticipo). Il titolo continentale verrà invece difeso nel 2024 a Rimini, alla vigilia proprio dei Giochi nella capitale francese. Questi saranno i prossimi esami della miglior squadra della nostra storia e ci sarà anche un altro grande quesito da sciogliere. Tra le cinque azzurre ci sarà anche Vanessa Ferrari, desiderosa di riprovarci dopo l’argento al corpo libero di Tokyo?

Foto: Simone Ferrario/FGI