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Formula 1

F1, Red Bull punita per il Budget Cap! Milioni di multa e limiti allo sviluppo aerodinamico!

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È stato finalmente tolto il velo sulle cifre del caso legato allo sforamento del budget cap per quanto riguarda la Red Bull nel corso del Mondiale di Formula Uno 2021, vinto in extremis da Max Verstappen dopo lo splendido testa a testa con Lewis Hamilton. Il comunicato emesso pochi minuti fa dalla FIA ha rivelato che l’infrazione certificata è di 2.2 milioni di euro (1.8 di sterline), con 13 errori di procedura che hanno permesso di “eludere” costi che in teoria dovevano finire nel computo complessivo.

Dopo tantissime voci e spifferi che si erano levati durante il fine settimana del Gran Premio di Singapore, ora si sa con esattezza a quanto è ammontato lo sforamento per la scuderia capeggiata da Christian Horner che, di conseguenza, è stata informata anche delle sanzioni che sono state inflitte da parte della FIA.

Avendo vinto il titolo costruttori, la Red Bull sapeva già che avrebbe subito un taglio a livello di tempo utilizzato per lavorare nella galleria del vento (70%), per cui ora è stato decurtato di un ulteriore 10%, per raggiungere il 60% complessivo. In soldoni il team di Milton Keynes avrà a disposizione solamente 1.260 ore sulle 1.400 totali per lo sviluppo aerodinamico. Inoltre, anche se da molti è già stata definita come una pena “morbida”, alla scuderia di Max Verstappen e Sergio Perez è stata comminata una multa di 7 milioni di dollari da pagare nella stagione 2023.

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Il comunicato della FIA conclude come segue: “La Red Bull Racing è risultata in violazione, ma la Cost Cap Administration ha riconosciuto che il team ha agito in modo cooperativo durante tutto il processo di revisione e ha cercato di fornire ulteriori informazioni e prove quando richiesto in modo tempestivo. Si trattava del primo anno dalla piena applicazione del regolamento finanziario e non vi sono accuse o prove che Red Bull Racing abbia cercato, in qualsiasi momento, di agire in malafede, disonestamente o in modo fraudolento, né abbia intenzionalmente nascosto alcuna informazione dall’amministrazione del limite di costo”.

Foto: LPS Xavi Bonilla DPPI