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Italia potenza della ginnastica artistica mondiale. Le Fate illuminano, il tricolore è tra i titani del Magnesio

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L’Italia ha ribadito di essere una potenza internazionale della ginnastica artistica femminile. La generazione delle Fate si sta togliendo una serie di soddisfazioni rimarchevoli e ha portato il movimento tricolore ai vertici mondiali. Il doppio podio nel concorso generale degli Europei (oro di Asia D’Amato, bronzo di Martina Maggio), il primo posto in qualifica con la squadra (domani si scenderà in pedana per inseguire il colpaccio dopo la magia di Volos 2006), il bronzo nel team event dei Mondiali 2019 e il podio sfiorato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’argento iridato di Asia al volteggio lo scorso autunno e il terzo posto di Alice D’Amato alle parallele agli Europei 2019.

Sono questi i risultati più eclatanti di un gruppo cresciuto divinamente sotto l’ala protettrice del demiurgo Enrico Casella, che si sta togliendo altre grandi soddisfazioni dopo aver vinto di tutto con Vanessa Ferrari. La nostra Nazionale partiva indietro nelle gerarchie a livello di squadra, poi il passaggio della classe 2003 tra le seniores ha stravolto la situazione e ha condotto il Bel Paese là dove era difficile sperare. Un gruppo solido, coeso, affiatato, che vive insieme, si allena insieme, soffre e gioisce insieme. Una squadra, una famiglia, che si costruisce con la forza di volontà, con i sacrifici, con la tenacia, ma soprattutto con la convinzione che tutto è possibile se si lavora ardentemente per ottenerlo.

Ginnastica artistica, Europei 2022: le pagelle dell’Italia. Asia D’Amato in paradiso, Maggio estasiata, Alice divampa, Villa coriacea

L’Italia è tra le grandi. La Russia, Campionessa Olimpica a squadre e autentica corazzata in questo sport, è esclusa dalle competizioni internazionali a causa del conflitto bellico. Vero, ma la crescita abnorme delle azzurre è evidente e a conti fatti nessuna avversaria è inarrivabile. Nemmeno gli USA, non così brillanti come nel recente passato e contro cui si potrebbe anche provare a battagliare per il titolo mondiale tra un paio di mesi (appare fantascienza anche solo scriverlo, ma vedremo…). Non di sicuro la Cina, vera forza globale ma già battuta dalle Fate in un paio di circostanze. Contro la Gran Bretagna si partirà favorite dopo lo smacco rimediato ai Giochi, quando le gemelle Gadirova ci esclusero dal podio per una manciata di decimi.

Un movimento in salute, florido, brillante, vincente. Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D’Amato ed Elisa Iorio (assente, in recupero dall’infortunio) sono della classe 2003. Martina Maggio è una 2001, capace di prendersi la propria rivincita personale. Angela Andreoli è una 2006. E non finisce di certo qui, senza dimenticarsi di Vanessa Ferrari, che continua ad allenarsi dopo l’argento di Tokyo e ha messo nel mirino le Olimpiadi di Parigi 2024 Il presente è d’oro, il futuro è roseo.

Foto: Lapresse