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Atletica, quante medaglie può vincere l’Italia agli Europei? Obiettivo doppia cifra

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Berlino 2018: quattro bronzi e un movimento che sembrava boccheggiante. Monaco 2022: obiettivo doppia cifra di podi per un’Italia che in quattro anni, con una pandemia in mezzo, ha saputo ricostruirsi e arriva all’appuntamento continentale da potenziale protagonista di primissimo piano dopo un’Olimpiade straordinaria con cinque ori ma anche con tante finali conquistate e dopo un Mondiale, due settimane fa ad Eugene, di altissimo spessore con due podi ma tanti risultati di spicco se si prendono in considerazione solo gli atleti europei.

E’ un’Italia che punta in alto in quasi tutte le gare e già questo è un risultato straordinario se si pensa agli ultimi tre lustri della Nazionale azzurra di atletica leggera. Le carte da medaglia a Monaco 2022 sono tante, tantissime e andiamo ad analizzare quali sono le speranze e le potenzialità della squadra azzurra.

MASCHILE

100: se Marcell Jacobs riuscirà a mettersi alle spalle i problemi fisici che gli hanno impedito di prendere il volo in questa estate, l’azzurro campione olimpico sarà il favorito numero uno con distacco, a tal punto che può giocarsela per l’oro anche al 70% delle sue potenzialità.

200: Filippo Tortu a Eugene è stato il migliore degli Europei e punta al podio ma forse anche a qualcosa in più. Se avrà trovato la condizione in lotta per una medaglia potrà esserci anche Fausto Desalu, che a Eugene non era al meglio.

400: Anche qui gli infortuni hanno tormentato gli azzurri di punta. Davide Re potrebbe non essere in pista, visto il nuovo problema sorto a Eugene, Edoardo Scotti, anche lui reduce da infortunio, ma anche Lorenzo Benati proveranno a prendere un posto in finale e a giocarsela anche se per il podio è molto complicato.

800: Catalin Tecuceanu ha fatto vedere di essere uno dei più forti al momento nel rettilineo di arrivo. Gli avversari non mancheranno di certo ma lui parte dal sesto posto tra gli europei ai Mondiali e se nessuno imprimerà un ritmo forsennato alla finale potrebbe davvero tirare fuori il coniglio dal cilindro.

1500: Cinque europei ai primi cinque posti ai Mondiali. E’ vero che Pietro Arese e Ossama Meslek hanno preparato specificatamente questo appuntamento ma se dovessero arrivare sul podio sarebbe una grande sorpresa.

5000 e 10000: Per Yeman Crippa, già bronzo nella distanza più lunga quattro anni fa, questo è l’appuntamento più importante della stagione. Bisognerà vedere quali saranno i rivali (nei 5000 ci sarà il campione del mondo Ingebrigtsen?) ma il podio è alla portata dell’azzurro in entrambe le gare e anche Pietro Riva non parte battuto.

110 OSTACOLI: Non ci sono azzurri che possono aspirare alla medaglia

400 OSTACOLI: Il Lambrughi dei Mondiali non può avere ambizioni ma il resto della stagione è stato molto positivo, così come per Bencosme. La concorrenza è spietata (soprattutto se Warholm confermerà la sua presenza) ma con una super prestazione, magari nella battaglia per il bronzo gli azzurri potrebbero anche inserirsi.

3000 SIEPI. Ahmed Abdelwahed è stato il secondo europeo ai Mondiali di Eugene. Lo aspetta una gara molto diversa da quella iridata con meno punti di riferimento ma il sogno podio, dopo il bronzo di Chiappinelli a Berlino, è fondato. Anche Ala e Osama Zoghlami, finalisti lo scorso anno a Tokyo e assenti a Eugene, non sono del tutto tagliati fuori nella corsa per il podio.

MARATONA. Il numero uno azzurro Eyob Faniel non è al meglio della condizione ma farà di tutto per esserci. In caso di assenza Iliass Aouani sarebbe l’uomo di punta di una formazione  che punta anche a confermare l’oro di Berlino nella gara a squadre che non vale per il medagliere ma è una competizione molto prestigiosa.

MARCIA 20 KM: Francesco Fortunato è stato il quarto europeo ai Mondiali di Eugene e, anche se lo sforzo è ravvicinato, potrebbe dire la sua in chiave podio.

MARCIA 35 KM: il campione del mondo e olimpico Massimo Stano parte ovviamente con i favori del pronostico anche se lo svedese Karlstrom è sempre una brutta gatta da pelare. Troppo ghiotta per lo specialista pugliese l’occasione per piazzare il “grande slam”.

4×100: L’Italia è campione olimpica e a Eguene l’eliminazione dalla finale della squadra azzurra, seppur priva di Jacobs, è stata una delusione cocente. Con Jacobs al meglio si lotta per l’oro, senza Jacobs si può comunque puntare a una medaglia.

4×400: Tutto dipende dalla condizione degli azzurri di punta. Si parte dal sesto posto europeo di Eugene e l’impressione è che si possa migliorare di molto.

SALTO IN  ALTO: Il campione olimpico Gianmarco Tamberi, se a posto fisicamente, può puntare all’oro. Si dovrà guardare dall’ucraino Protsenko che gli ha soffiato il bronzo a Eugene,. Con qualche centimetro di miglioramento anche Marco Fassinotti può puntare al podio.

SALTO IN LUNGO: Filippo Randazzo è rientrato e ci proverà ma la condizione non può essere ottimale. Con un salto sopra gli 8 metri, però, può arrivare un risultato importante.

SALTO TRIPLO: Andrea Dallavalle ed Emanuel Ihemeje sono stati rispettivamente secondo e terzo a livello europeo al Mondiale di Eugene alle spalle del campione mondiale portoghese Pichardo. Una medaglia è alla loro portata e nella lotta si potrebbe inserire anche Tobia Bocchi, bronzo ai Giochi del Mediterraneo.

SALTO CON L’ASTA: Non ci saranno azzurri in lotta per una medaglia.

GETTO DEL PESO: Nick Ponzio è stato in secondo miglior europeo a Eugene e ha le credenziali per lottare per il podio. Peccato per l’assenza di Weir, mentre Leonardo Fabbri ha lanciato in settimana qualche segnale positivo. Se si sblocca, dopo i postumi dell’infortunio, della partita potrebbe essere anche lui.

TIRO DEL GIAVELLOTTO: Non ci sono azzurri in lotta per il podio.

LANCIO DEL MARTELLO: Non ci sono azzurri in lotta per le medaglie.

LANCIO DEL DISCO: Nessun azzurro in lotta per il podio.

DECATHLON: Dario Dester non ha le credenziali al momento per puntare al podio.

FEMMINILE

100: Zaynab Dosso è stata la sesta europea del Mondiale di Eugene, senza riuscire a migliorarsi. Dovesse arrivare il record personale potrebbe trovarsi a lottare per qualcosa di molto importante.

200: Dalia Kaddari è stata la quarta europea a Eugene. La voglia di combattere non le manca. Può giocarsela per il podio.

400: Alice Mangione, reduce da un intervento, sembra più pronta per le frazioni di staffetta che per la gara individuale ma se la condizione è in crescita e le fatiche di Eugene non si faranno sentire troppo, può fare molto bene.

800: Elena Bellò è stata la quarta europea a Eugene e, con lo spunto che si ritrova e con una tipologia di gara diversa da quella in Oregon, potrà dire la sua per il podio se la fatica per una stagione molto intensa non si farà sentire.

1500: Gaia Sabattini e Federica Del Buono hanno tanta voglia di riscatto dopo la prova non positiva a Eugene. Le azzurre hanno le carte in regola per ben figurare anche se non sarà facile puntare al podio, tra britanniche e francesi di alto livello. Si può provare.

5000 e 10000: Non ci sono azzurre che possono puntare alla medaglia.

100 OSTACOLI: Una Luminosa Bogliolo al massimo del suo splendore, come non si è vista finora in stagione, può entrare in finale e giocarsela per la medaglia ma la concorrenza non manca e la condizione è tutta da verificare.

400 OSTACOLI: Una delle carte più importanti da medaglia per l’Italia al femminile è Ayomide Folorunso. L’azzurra ha strabiliato a Eugene, è stata la terza migliore europea e sta avendo una continuità di rendimento straordinaria da inizio stagione. Se riuscirà a mantenere la condizione può dire la sua in chiave medaglie.

3000 SIEPI: Non ci sono azzurre in lotta per le medaglie.

MARATONA: Giovanna Epis sarà l’unica azzurra al via ma sarà anche una delle favorite per la vittoria finale. L’autorità con cui si è imposta nella mezza di Orano lascia intravedere una crescita anche mentale della maratoneta italiana che può puntare al massimo.

20 KM MARCIA: Con Palmisano fuori, si riducono le possibilità di medaglia delle azzurre ma Valentina Trapletti ha stupito in positivo a Eugene, chiudendo seconda fra le europee. Se sta bene può lottare per il podio.

35 KM MARCIA: Non ci sono azzurre in lotta per le medaglie.

4×100: Le azzurre sono campionesse del mondo in carica e sono state finaliste e quarte fra le europee a Eugene. Con un ultimo cambio più efficace se la possono giocare per il podio.

4X400: L’Italia è stata quarta ai Mondiali di Eugene fra le formazioni europee. Se la condizione delle protagoniste sarà la stessa può arrivare un grande risultato.

SALTO IN ALTO: Elena Vallortigara è il fiore all’occhiello della spedizione azzurra. Terza a Eugene, seconda delle europee alle spalle del fenomeno Mahuchikh può provare a puntare al personale che significherebbe podio quasi certo. L’importante è che abbia mantenuto la stessa carica agonistica della trasferta statunitense.

SALTO IN LUNGO: Larissa Iapichino, un passo alla volta, può tornare sui livelli di due anni fa. Forse è ancora presto per una gara da podio continentale ma un miglioramento ulteriore potrebbe arrivare.

SALTO TRIPLO: Non ci sono azzurre in lotta per le medaglie.

SALTO CON L’ASTA: Roberta Bruni vuole cancellare la brutta prova di Eugene. Dovesse tornare sui livelli del personale (fatto segnare quest’anno) potrebbe anche giocarsela per il podio.

GETTO DEL PESO: Non ci sono azzurre in lotta per il podio.

TIRO DEL GIAVELLOTTO: Non ci sono italiane in grado di puntare alla medaglia.

LANCIO DEL DISCO: Daisy Osakue dell’anno scorso potrebbe anche dire la sua ma quella vista a Eugene non lascia sperare granchè di positivo.

LANCIO DEL MARTELLO: Sara Fantini è una delle carte da medaglia per l’Italia al femminile. Quarta a Eugene, migliore europea del lotto. Ha le caratteristiche per prendersi il primo podio importante di una carriera che è solo all’inizio.

DECATHLON: Non ci sono azzurre in lotta per il podio.

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