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F1, GP Australia 2022: torna in scena l’Albert Park, con un nuovo lay-out rivoluzionato che favorirà i sorpassi

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Manca da tre anni, ma il Gran Premio di Australia è pronto a presentarsi nella maniera migliore. Il terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022, infatti, oltre a riportare la massima categoria del motorsport in uno dei suoi scenari preferiti, con un pubblico sempre vastissimo e appassionato, ci permetterà di ammirare il “nuovo” Albert Park.

Il tracciato, che vide il suo esordio nel Mondiale di Formula Uno nel 1996 (con il successo di Damon Hill su Williams), è stato ritoccato in diversi punti, per rendere l’azione ancor più spettacolare e favorire attacchi e sorpassi. Non si corre sul circuito di Melbourne dall’ormai lontano 2019, dato che nel 2020 il weekend venne cancellato a poche ore dall’inizio della prima sessione di prove libere per colpa dell’esplosione della pandemia del Covid-19. Per lo stesso motivo non si corse nemmeno nella passata annata, per un ritorno nel 2022 quanto mai atteso da tutti.

Andiamo, quindi, a conoscere nello specifico le novità della pista australiana. Le modifiche iniziano già in curva 1, luogo che diventava spesso scenario di contatti al via per colpa, anche, del suo notevole restringimento della sede stradale. La curva verso destra, che anticipa una più lunga verso sinistra, è stata ampliata di 2.5 metri, per permettere alle vetture di poter procedere fianco a fianco con minori problemi rispetto al passato.

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Discorso simile per curva 3. Dopo un lungo rettilineo, infatti, i piloti erano costretti ad una notevole frenata per inserirsi in questa lentissima piega verso destra. Anche in questo caso la carreggiata è stata allargata di ben 4 metri ma, non solo, ed è stata anche riprofilata per aumentare il camber positivo e, di conseguenza, rendere più semplici i sorpassi.

Novità anche nella chicane 6-7. Dopo un allungo, infatti, arrivava questa ennesima decelerazione che, sostanzialmente verrà cancellata. Curva 6, infatti,  è stata ampliata di oltre 7.5 metri garantendo un aumento di velocità di circa 60-70 Km/h. Dai 120-140kmh, quindi, si arriverà anche ai 200kmh, per un tratto che cambia completamente volto.

Il settore che va dal T1 al T2 vedrà profondi mutamenti anche per la chicane 9-10 (la “Clarke”). Il tratto che costringeva i piloti a una brusca frenata per un complicato e rapido destra-sinistra, è ufficialmente svanita a favore di una curva da altissima velocità dato che le vetture saranno in costante accelerazione fin da curva 7 e arriveranno alla chicane 11-12 con una velocità ben oltre i 300kmh.

Ma, non è finita qui. Le novità dell’Albert Park proseguiranno anche in curva 13 (la “Ascari”). In precedenza si trattava di una complicata curva ad angolo retto sulla destra (dai 300kmh si passava ai 180 circa) ora, invece, il punto di staccata è più profondo per dare vita ad una decelerazione importante e un punto di corda non semplice da prendere. Il tratto finale, infine, vedrà la penultima curva (la numero 15 denominata “Prost”) ampliata a sua volta, per rendere incerta la difesa della posizione anche prima del traguardo.

Foto: Lapresse