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MotoGP, la Ducati risponde presente a Mandalika. Ma Bagnaia deve fare pace con la Dea Bendata

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La prima giornata di prove libere del Gran Premio d’Indonesia 2022 è andata in archivio per la MotoGP sulla pista inedita di Mandalika con alcune indicazioni importanti, anche se non mancano ancora incognite in vista delle qualifiche di domani e, soprattutto, della gara di domenica.

In casa Ducati si temeva particolarmente il weekend indonesiano, perché il lay-out del nuovo tracciato non sembrava favorevole alle caratteristiche delle moto di Borgo Panigale anche in base ai dati raccolti durante i test pre-stagionali. Le prime due sessioni di Free Practice hanno fornito invece delle buone risposte per la casa emiliana, che ha piazzato ben quattro piloti nella top6 della combinata.

Johann Zarco, Jorge Martin (entrambi sulla GP22 del Team Pramac), Enea Bastianini (sulla GP21 del Team Gresini) e Jack Miller (team ufficiale) si sono inseriti dal terzo al sesto posto, accodandosi solamente alle Yamaha di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli nella simulazione di qualifica con gomme nuove effettuata a fine FP2.

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Molto lontano in classifica quello che dovrebbe essere l’uomo di punta della Ducati, Francesco Bagnaia, virtualmente escluso dalla top10 della combinata e quindi dall’elenco di piloti che possono accedere direttamente al Q2 in qualifica. “Pecco” è stato sfortunato con le bandiere gialle (dovute alle scivolate di Bastianini e Marc Marquez), che lo hanno costretto ad abortire entrambi i suoi tentativi di time-attack mentre stava provando a risalire la classifica con la soft nuova al posteriore.

Il vice-campione iridato in carica comunque non ha brillato sul giro secco, perché i suoi parziali erano leggermente inferiori rispetto a quelli firmati dai migliori piloti Ducati. Bagnaia può però guardare con fiducia al resto del weekend, dopo aver dimostrato un ritmo incoraggiante nella simulazione di passo gara con gomme medie usate (impressionante l’1’32″8 a fine run).

Credit: MotoGP.com Press