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Snowboardcross, Omar Visintin: “Un miracolo essere qui, il braccio non è al massimo. Ora penso alla gara con Michela Moioli”

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La medaglia di bronzo di Omar Visintin ha regalato all’Italia grandi emozioni. Dopo una stagione molto difficile, ostacolata dal brutto infortunio di dicembre, il nativo di Merano è tornato giusto in tempo per conquistare il terzo posto alle Olimpiadi Invernali di Pechino. 

“Aspettavo questa medaglia da otto anni – afferma l’azzurro (fonte: FISI) –, a Sochi 2014 arrivai da favorito e poi venni eliminato nei quarti, anche a PyeongChang 2018 successo la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po’ meno da favorito, ma sapevo di avere buone chance. Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte, poi raggiungere il podio è una cosa diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci questo risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadre dove siamo fortissimi ed in lizza per un’altra medaglia“.

Omar ha poi raccontato le sensazioni di questi mesi difficili dopo il grave infortunio che lo ha costretto a saltare parte della stagione: “L’infortunio al gomito di dicembre è stato una mazzata perché ho pensato di dover rinunciare alle Olimpiadi, invece la Commissione Medica FISI è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo”.

Snowboardcross, Omar Visintin plana sul bronzo alle Olimpiadi! Impresa dopo l’infortunio alla spalla!

Il nativo di Merano è intervenuto successivamente anche ai microfoni della Rai: “Le ultime due Olimpiadi non sono andate bene, finalmente questa qua è arrivata, è arrivato il mio momento e ce l’ho fatta. Ho fatto una gara come la faccio di solito, partendo un po’ piano e poi superando. Non è voluto, è che in partenza non sono così forte. Adesso so di essere forte, so di andare veloce e so che posso aspettare il momento giusto per superare ed è ciò che ho fatto”.

Alla domanda: “A chi dedichi questa medaglia?”, Visintin risponde così: “Questa è una medaglia per me, questa è una medaglia che mi sono guadagnato io, ovviamente con tutto l’aiuto di tutte le persone in giro, ma è una cosa mia, che voglio tenermi così”.

Infine, un pensiero per Moioli, solo ottava nella gara di ieri, e un commento sul tracciato: Mi dispiace tantissimo per Michela perché sono stato qua a vedere la gara, ho visto le qualifiche, ho visto quanto andava forte ed era una gara dove sicuramente poteva andare bene. Questo è il nostro sport, lo so benissimo io come lo sa benissimo anche lei. Un piccolo errore, una piccola toccata con un avversario può succedere. Io so che comunque lei è la più forte, lei sa che è la più forte e quindi si andrà avanti. Il tracciato era molto bello, lo avevamo già fatto in Coppa del Mondo, è diventato ancora più bello, ancora più grande, ancora più spazioso, con tante possibilità di superare, una gara come piace a me. Devo dire che è stata veramente una bella pista ed una bella gara”. 

Foto: LaPresse