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Basket, Eurolega 2021-2022: l’Olimpia Milano affronta l’Alba Berlino, serve una vittoria interrompere la striscia negativa

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L’Olimpia Milano ritorna in campo per la tredicesima giornata di Eurolega. Ad una settimana dalla sconfitta casalinga contro l’Olympiacos Pireo (72-93 il risultato finale – prima battuta d’arresto al Forum dopo le sei vittorie consecutive per i lombardi e prima affermazione fuori casa per i greci), Nicolò Melli e compagni volano in Germania per affrontare l’Alba Berlino (palla a due alle ore 20:00).

Coach Messina ha bisogno di ritrovare la migliore performance dalla sua squadra per espugnare la Mercedes-Benz Arena e ritrovare il successo dopo ben tre sconfitte di fila (due in trasferta contro Unics Kazan e Zenit San Pietroburgo più quella interna dell’ultima giornata contro l’Olympiacos appunto). Un’affermazione nella sfida “on the road” contro l’Alba darebbe nuova linfa ai meneghini per ritrovare quella continuità di gioco e di risultati che è venuta a mancare nelle ultime uscite continentali. Il coach messinese dovrà lavorare ancora una volta sulle chiavi che gli hanno consentivo di ottenere fin qui un record comunque positivo di 8-4 (lo stesso di Zenit San Pietroburgo e Olympiacos), mantenendo le posizioni che contano dietro alle capoliste Real Madrid E Barcellona (10-2 il record delle spagnole).

Bisognerà innanzitutto ritrovare la difesa, autentico marchio di fabbrica dell’Armani Exchange in quest’avvio di stagione europea: Milano, infatti, è una delle squadre che ha concesso meno punti agli avversari in questa stagione (72.9 di media). Basti pensare che solo in quattro occasioni i milanesi sono andai oltre il muro degli ottanta punti subiti: contro il Bayern (84-77), l’Unics Kazan (97-71) e l’Olympiacos (72-93), che di fatto coincidono con tre delle quattro sconfitte maturare fin qui da Milano. I lombardi devono riprendere a sfruttare l’arma offensiva del tiro da tre punti: statistiche alla mano, infatti, l’Olimpia è seconda per numero di triple segnate a partita (9.4) e quarta per percentuali realizzative dall’arco (36.2%). Ettore Messina deve battere anche su questo chiodo in quanto il gioco dal pitturato è meno efficace da quando si è infortunato Konstantinos Mitoglou, con la Dirigenza corsa ai ripari ingaggiando nei giorni scorsi il ghanese Ben Bentil (contratto annuale per l’ala-centro di 205 cm in arrivo dal Bahçeşehir Koleji di Istanbul, ex Panathinaikos con un passato in NBA ai Dallas Mavericks – primo giocatore nativo del Ghana a giocare in America). Servirà poi un Malcolm Delaney in progressione, con l’americano che è rientrato proprio la settimana scorsa dopo un mese ai box per il recente infortunio. Il numero 23 deve dare il cambio ai pari-ruolo Sergio Rodriguez (col ‘Chacho’ decisamente spremuto nell’ultimo periodo) e Devon Hall, in leggero calo nelle ultime uscite. Chi, invece, continua a trascinare la squadra in ogni situazione è Shavon Shields: l’americano di passaporto danese è stato il top scorer nella sconfitta contro l’Olympiacos con 26 punti, mentre in stagione viaggia a 13.3 punti di media. Si aspettano risposte importanti, come sempre da Nicolò Melli (il Capitano va sfruttato sotto canestro insieme a Kyle Hines) e Gigi Datome (12 punti per il ‘Barba’ italiano contro l’Olympiacos, diventando così il miglior realizzatore azzurro in Eurolega e battendo Gianluca Basile).

L’Alba Berlino si è presentata all’Eurolega 2021/2022 dopo aver cambiato molto nel proprio roster, a cominciare dalla panchina: non c’è più il coach spagnolo Alejandro Garcia Reneses (‘Aito’ per tutti) che ha deciso di prendersi un anno sabbatico un po’ come ha fatto coach Obradovic l’anno scorso (salvo tornare poi al timone del Partizan Belgrado in questa stagione), sostituito dal suo assistente Isarel Gonzales – promosso ai gradi di Head Coach. Per quanto riguarda i giocatori, invece, hanno fatto altre scelte Peyton Silva (volato in Nuova Zelanda), il capitano Niels Giffey (trasferitosi in Lituania allo Zalgiris Kaunas, avversario dell’Alba in Eurolega – la fascia è passata a Luke Sikma) e Jayson Granger (Baskonia), che componevano in buona parte l’asse portante della squadra berlinese. Anche il nostro Simone Fontecchio ha scelto di fare un cambiamento importante: dopo essere cresciuto esponenzialmente nella scorsa stagione disputata all’ombra della Porta di Brandeburgo, l’ala pescarese ha firmato nell’estate da autentico protagonista in maglia azzurra (disputando il Preolimpico di Belgrado e la rassegna a cinque cerchi a Tokyo) per il Baskonia, andando a sostituire il vuoto lasciato dall’altro italiano Achille Polonara volato ad Istanbul sponda Fenerbahce alla corte di Sasha Djordjevic.

L’ossatura principale della squadra è però rimasta la medesima della scorsa stagione (conclusa al quattordicesimo posto con 12-22 di record). Complice la partenza di Granger, i palloni pesanti passano per le mani del playmaker tedesco Maodo Lo. L’ex Bayern Monaco e Bamberg sta viaggiando ad una media di 12.9 punti e 2.9 assist a partita, tirando con un 41.4% dall’arco (miglior realizzatore dei suoi in queste voci statistiche). Insieme a Lo, la compagine tedesca è trascinata dallo svedese Markus Eriksson: dopo un infortunio che l’ha bloccato ad inizio stagione, la guardia classe 1991 è rientrato prepotentemente con 12 punti di media in 6 partite disputate, grazie ad ottime percentuali dal pitturato (56.3%) e da tre punti (41.2%). Insieme a loro si sta confermando su buoni livelli anche l’americano Luke Sikma: la guardia nata nel 1993 sta segnando 10.8 punti a partita, raccogliendo 3.8 rimalzi e tirando col 57.7% da due. La dirigenza tedesca ha poi optato per l’integrazione di giocatori semi-sconosciuti o comunque giovani promesse, pescando dal mercato israeliano Tamir Blatt (figlio di David, coach americano naturalizzato israeliano ex Benetton Treviso e Cleveland Cavaliers, con i quali ha raggiunto le Finals nel 2015 perse contro i Golden State Warriors dopo aver trionfato nell’Eastern Conference – Blatt verrà poi licenziato a gennaio 2016 quando era al primo posto in regular season, venendo sostituito dal vice Tyron Lue che completerà l’opera vendicando la sconfitta dell’anno precedente e conquistando il Larry O’Brien Trophy battendo 4-3 in Finale i Warriors dopo essere stati sotto 3-1). Insieme a lui sono arrivati dal Ludwigburg – avversario della Dinamo Sassari in Champions League – il brasiliano Oscar Da Silva (11.8 punti di media per lui in Eurolega) e l’americano Jaileen Smith (5.9 punti a partita per la guardia classe 1994). Nella Basketball-Bundesliga l’Alba Berlino occupa la quinta posizione in classifica con un record di 5-3 dopo otto giornate (battuto Ulm per 66-71 dopo un overtime nell’ultimo turno). In Eurolega, invece, i berlinesi hanno un record di 4-8 che li tiene lontani al momento dalle posizioni che contano. Nella sfida della settimana scorsa la squadra di coach Aito ha battuto per 91-86 il Maccabi Tel Aviv.

Coach Messina vuole vedere una reazione da parte dei suoi, per interrompere la striscia negativa di risultati in Europa e ritornare a dettare legge come ha fatto in questa prima parte di stagione. Dall’altro lato però non dovrà cadere nel tranello di adagiarsi visti i favori del pronostico, con l’Alba Berlino che vorrà confermare il successo casalingo della settimana scorsa.

Credit: Ciamillo