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Ginnastica artistica, l’Italia conquista 4 Finali ai Mondiali! Show di Bartolini, Grasso stupisce, Maresca e Macchini completano

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L’Italia maschile ha conquistato quattro Finali di Specialità ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica. Gli azzurri si sono resi protagonista di una prestazione maiuscola a Kitakyushu (Giappone) e possono festeggiare davvero in grande.

Nicola Bartolini è strepitoso secondo al volteggio. Il sardo ha confezionato un esercizio semplicemente meraviglioso, sia in termini di difficoltà (6.2) che di esecuzione (8.766), toccando così quota 14.966. Soltanto il filippino Carlos Yulo, Campione del Mondo in carica, ha saputo fare meglio di lui (15.166, 6.6 il D Score). Il punteggio del nostro portacolori è lo stesso del giapponese Kazuki Minami, ma il padrone di casa vanta tre decimi in meno sul pannello d’esecuzione. Il 25enne, bronzo in primavera agli Europei, può sognare in grande e sabato 23 ottobre tenterà il colpaccio, ben consapevole che dovrà vedersela anche con altri colossi come il kazako Milad Karimi (14.941), il giapponese Daiki Hashimoto (14.733), il sudcoreano Ryu Sunghyun (14.600), il britannico Hayden Skinner (14.566) e il finlandese Emil Soravuo (14.533).

Thomas Grasso ha fatto saltare il banco al suo grande esordio internazionale: sesto al volteggio con la media di 14.599. Il romagnolo si è inventato due numeri da urlo alla tavola e sabato proverà a sognare ancora una volta. I grandi favoriti della vigilia sono l’ucraino Nazar Chepurnyi (14.833), il sudcoreano Yang Hakseon (14.833), il filippino Carlos Yulo (14.808) e il giapponese Yoekus Hidenobu (14.783), ma il nostro alfiere può stupire ulteriormente. In corsa anche l’israeliano Andrey Medvedev (14.716), il britannico Courtney Tulloch (14.566), il canadese William Emard (14.533).

Carlo Macchini si presentava tra i grandi favoriti alla sbarra e ha strappato il biglietto per l’atto conclusivo col sesto punteggio (14.266, 6.3 il D Score). Il marchigiano non è stato impeccabile, ma ha comunque raggiunto l’obiettivo e domenica 24 ottobre dovrà andare all’attacco. Il suo obiettivo è riscattare gli Europei primaverili, dove un errore gli impedì di mettere le mani sul titolo. A primeggiare è il giapponese Daiki Hashimotto (14.633 per il Campione Olimpico), inseguito dal cinese Hu Xuwei (14.533), dal kazako Milad Karimi (14.433) e dallo statunitense Brody Malone (14.366). In finale anche l’eterno giapponese Kohei Uchimura (14.300), il cipriota Ilias Georgiou (14.233) e l’ucraino Ilia Kovtun (14.200).

Salvatore Maresca conquista la sua prima finale iridata all’esordio. Il campano centra l’ingresso in top-8 agli anelli col settimo punteggio (14.666, 6.2 la nota di partenza), a pari merito col britannico Courtney Tulloch. Il ribattezzato Thor, in primavera stupendo bronzo agli Europei, potrà sicuramente dire la sua sabato 23 ottobre e sognare il podio. Il cinese Lan Xingyu ha dimostrato tutta la sua superiorità (15.266), ma gli altri finalisti sono molto vicini tra loro: il cinese Zhang Boheng (14.866), l’austriaco Vinzenz Hoeck (14.766), il russo Grigorii Klimentev (14.766), il turco Ibrahim Colak (14.766 per il Campione del Mondo), il canadese William Emard (14.733). Marco Lodadio è purtroppo stato eliminato per appena 66 millesimi: nono agli anelli (14.600, 6.3), non potrà salire sul podio dopo l’argento del 2019 e il bronzo del 2018.

Foto: Simone Ferraro/FGI