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Combinata nordica

Combinata nordica, l’Italia maschile rischia di abituarsi alla mediocrità. Annika Sieff fa sognare in campo femminile

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La Coppa del Mondo di combinata nordica comincerà da Kuusamo, in Finlandia, venerdì 26 novembre. Almeno per quanto riguarda il settore maschile, perché le donne inizieranno invece da Lillehammer venerdì 3 dicembre. Quali sono le prospettive dell’Italia in vista della prossima stagione?

Ebbene, tra gli uomini c’è la sgradevole sensazione che ci si stia abituando alla mediocrità. Chi scrive si rende perfettamente conto di quanto sia pesante l’affermazione appena espressa, ma per onestà intellettuale non può esimersi dal metterla nero su bianco. Basta tornare indietro meno di un lustro per trovare polemiche in merito al rendimento, non ritenuto all’altezza, della squadra. Eppure Samuel Costa era tra i migliori cinque sul trampolino ed era capace di salire sul podio, seppur in format a lui particolarmente favorevoli. Invece Alessandro Pittin, pur senza ripetere gli exploit di un paio di anni prima, si attestava comunque a più riprese ai margini della top-ten. Oggi l’Italia della combinata nordica maschile è ben lontana da quel livello, però di veleni e di preoccupazioni per il futuro manco l’ombra. Come mai?

Il bello dei numeri è il fatto di non essere opinabili e gli archivi ci dicono come nel biennio 2015-16/2016-17 gli azzurri abbiano raccolto 7 piazzamenti nella top-ten contro i 3 del biennio 2019-20/2020-21. D’accordo, si sono disputate meno gare, ma il bilancio è sempre in rosso. Infatti 7 top-ten in 42 gare sono comunque un bottino più ricco (e non di poco) di 3 top-ten in 30 competizioni.

La domanda, dunque, sorge spontanea. Perché all’epoca “gli era tutto sbagliato, gli era tutto da rifare”, mentre adesso “tutto va ben madama la marchesa, tutto va ben, tutto va ben”? Nel mentre ci sono state diverse peripezie per gli uomini di punta, ma al tempo stesso il movimento azzurro può contare su quattro atleti validi e non più solamente su due. Sappiamo anche che la combinata nordica è evoluta e c’è chi ha alzato tremendamente l’asticella, ma i risultati sono risultati e quelli non cambiano. Se un dato rendimento “X” era deludente e rappresentava un caso nel 2017, perché un rendimento “X fratto 2” dovrebbe essere soddisfacente nel 2021? Cos’è cambiato nel frattempo? Forse il fatto che sia venuta meno l’ambizione dei protagonisti, disposti ad accontentarsi di piazzamenti meno prestigiosi? Il dubbio, a questo punto, è legittimo, perché è difficile spiegare questo perplimente cambio di atteggiamento.

Vedremo cosa succederà quest’inverno. L’estate, Deo gratias!, non ha portato alcun genere di infortunio agli azzurri. Si tratta di una bella notizia, perché significa che si è potuto lavorare in maniera ideale, senza grossi intoppi nel programma. Se le premesse sono queste è lecito aspettarsi un miglioramento rispetto al 2020-21, tanto più che le frecce nella faretra azzurra sono, come detto, diverse. Sempre che siano motivate a far bene, spremendosi per ottenere il miglior risultato possibile, sempre e comunque.

Nel settore femminile, che avrà invece una Coppa del Mondo ben più strutturata dopo la farsesca edizione dello scorso anno, tra agosto e settembre abbiamo visto come Annika Sieff possa essere considerata tra le migliori del lotto sul trampolino. Con queste premesse, la diciottenne trentina partirà con l’ambizione di ottenere risultati di peso, salendo magari di tanto in tanto anche sul podio.

Purtroppo i mesi estivi non hanno regalato sensazioni altrettanto positive in merito alle altre ragazze di punta. Veronica Gianmoena, il cui rendimento potrebbe non essere poi così distante da quello di Sieff, deve ancora recuperare appieno dal brutto infortunio patito lo scorso anno. Invece Daniela Dejori sta assumendo i contorni dell’oggetto misterioso. Si è parlato di ripetuti problemi fisici, di cui però non si è mai capita la reale entità. Di sicuro c’è che non ha preso parte al Summer Grand Prix, disertando tanti appuntamenti agonistici. Sarà pronta per l’inverno? Speriamo di sì, anche se il tempo stringe.

Foto: FisMediaService