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Tokyo 2021

Vela, l’Italia torna sul podio alle Olimpiadi dopo 13 anni! Ora un ultimo tabù da sfatare per Tita-Banti

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Ruggero Tita e Caterina Banti, grazie ad un cammino esaltante nelle 12 regate di flotta, si garantiscono almeno la medaglia d’argento a Tokyo e riportano l’Italia della vela sul podio ai Giochi Olimpici dopo 13 lunghi anni di attesa. La coppia mista tricolore si è resa protagonista di un quinquennio fantastico e adesso deve completare l’opera, arrivando nelle prime 6 posizioni in Medal Race e conquistando uno storico titolo a cinque cerchi.

Ad eccezione dell’ottavo posto nella Race 7 (risultato scartato), in una giornata con vento debole e regate di conseguenza molto difficili da interpretare, Tita-Banti non sono mai usciti dalla top5 nelle altre undici prove disputate dimostrandosi i più forti e costanti del lotto in quel di Enoshima con i Nacra 17.

+12 punti sulla Gran Bretagna di John Gimson e Anna Burnet (campioni iridati in carica), +24 sulla sorprendente Germania di Paul Kohlhoff e Alica Stuhlemmer, +31 sull’Australia di Jason Waterhouse e Lisa Darmanin (vice-campioni olimpici in carica). Distacchi pesanti, che consentono agli azzurri di partire in Medal Race con la certezza di mettersi al collo almeno un argento.

L’unico obiettivo però è quello del titolo a cinque cerchi, alla luce della classifica e soprattutto di quanto visto nel quadriennio e in questa settimana di regate olimpiche. Tita-Banti devono sfatare un ultimo tabù, quello della Medal Race per la vela italiana alle Olimpiadi.

Nelle ultime edizioni dei Giochi, la spedizione tricolore ha gettato alle ortiche almeno un paio di medaglie proprio sul più bello, dopo aver impressionato positivamente in qualificazione. L’ultimo episodio è freschissimo e risale a 24 ore fa, con Mattia Camboni che ha perso il podio olimpico nell’RS:X (per 2 punti) a causa di una partenza anticipata in Finale. A Rio 2016 Flavia Tartaglini era addirittura in testa alla generale nel windsurf, prima di una pessima Medal Race che l’ha relegata al sesto posto conclusivo.

Foto: Lapresse

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