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Formula 1

F1, Esteban Ocon trionfa in un pazzo GP d’Ungheria 2021 davanti a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton

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Un incredibile Gran Premio dell’Ungheria 2021 regala la prima vittoria in F1 al francese Esteban Ocon (Alpine), che sfrutta la chance della carriera e chiude l’undicesimo appuntamento del Mondiale davanti alla Aston Martin di Sebastian Vettel e alla Mercedes di Lewis Hamilton. Appena giù dal podio l’unica Ferrari al traguardo, con Carlos Sainz che precede Fernando Alonso sulla linea del traguardo.

Una corsa pazza, iniziata nel modo più caotico immaginabile. La pioggia ha colpito l’Hungaroring pochi minuti prima del via, costringendo tutti a partire con le intermedie dove un simultaneo grave errore di valutazione in frenata di curva 1 sia per Valtteri Bottas (Mercedes) che per Lance Stroll (Aston Martin), ha causato la bandiera rossa dopo il ritiro di Lando Norris, Sergio Perez e Charles Leclerc. Danneggiata pesantemente anche la Red Bull di Max Verstappen, che è riuscito alla fine a racimolare un punto terminando decimo.

Dietro la sesta piazza di Pierre Gasly (Alpha Tauri), giornata storica per la Williams che porta entrambe le vetture a punti grazie al settimo posto di Nicholas Latifi e il nono di George Russell, finito alle spalle anche dell’altra Alpha Tauri di Yuki Tsunoda.

La sorpresa, e che sorpresa, è arrivata in piena serata, con la squalifica di Sebastian Vettel “reo” suo malgrado di aver tagliato il traguardo con meno benzina nel serbatoio di quanto previsto. 0.3 litri invece di 1.0 litri. Tanto che ha dovuto parcheggiare la sua Aston Martin a bordo pista senza giungere in pit-lane. A quel punto, ma solamente alle ore 22.00, il tedesco è stato depennato dalla classifica, con Lewis Hamilton che diventa secondo e Carlos Sainz terzo. La classifica generale vede ora l’inglese a +8 su Max Verstappen, avendo guadagnato altri due punti nel confronto diretto.

La Cronaca

Giovinazzi entra subito in pitlane per mettere la gialla, provando il jolly vista la pista molto umida. Hamilton protegge la prima posizione in partenza mentre Bottas arriva lunghissimo e innesca una carambola violenta con Norris, Verstappen e Perez. L’unico a riuscire a continuare, seppur con evidenti danni al fondo, è proprio la Red Bull #33. Al fianco dei tre ritirati si ferma anche la Ferrari di Leclerc, che nello stesso momento è stato preso in pieno da Stroll in un altro contatto molto pesante di piena responsabilità del canadese, nel quale viene coinvolto parzialmente anche Ricciardo. Immediatamente esposta così la bandiera rossa per ripulire i numerosi detriti, con Hamilton che precede incredibilmente Ocon, Vettel, Sainz, Tsunoda e Latifi, i più accorti ed efficaci a intrufolarsi negli spazi giusti delle difficili condizioni delle prime curve.

Durante i 20 minuti di stop esce il sole, i piloti restano a sorpresa con le intermedie visto che il tracciato si è asciugato. Clamorosamente Hamilton è l’unico a posizionarsi in griglia, regalando un’immagine irreale alle telecamere, mentre gli altri rientrano tutti a mettere le slick. Il britannico rientra subito ma viene sfilato da tutto il gruppo e rientra quattordicesimo e ultimo, con Ocon, Vettel e Latifi davanti a tutti, con la Rossa di Sainz in quinta piazza, dietro anche a Tsunoda. Verstappen undicesimo con vettura molto rovinata.

Ocon e Vettel riescono a fare da subito il vuoto a causa del “tappo” effettuato da Latifi che, resistendo con grinta, tiene dietro il gruppo. Complice anche il tracciato umido fuori traiettoria è difficile per tutti nei primi giri tentare attacchi convincenti. Dopo il grande caos dunque la situazione si tranquillizza sino alle prime soste, con gli unici sorpassi che avvengono ad opera di Verstappen e Hamilton in timida rimonta.

Al ventesimo giro il campione della Mercedes rientra per provare a variare la strategia, montando le gomme dure e tentando di coprire tutti i 70 passaggi. Verstappen è richiamato immediatamente in pitlane per proteggersi dalla strategia del rivale, e così fa anche Ricciardo davanti all’olandese ma entrambi vengono passati grazie al potente undercut. La Mercedes pensa alla vittoria, con pista libera i tempi di Hamilton tornano ad essere eccezionali e davanti Vettel non riesce a superare la Alpine nonostante il miglior passo.

I primi continuano a restare fuori, provando a contrastare la vettura #44 con una gomma migliore nel finale, mentre Hamilton si mangia gli avversari senza grosse difficoltà. Sainz ai box al giro 33, con lo spagnolo che resta di un paio di secondi davanti al britannico e dunque difende la posizione quantomeno costringendo l’avversario a passare in pista. Alonso è l’unico a ritardare la sosta e dunque si trova in mezzo tra i primi due e la coppia Sainz-Hamilton. Al 37°giro rientra Vettel che tenta l’undercut a sua volta su Ocon, il quale reagisce subito e resta davanti anche dopo la propria sosta nella tornata successiva cementando la propria posizione. Entrambi restano comunque davanti a Sainz di una mezza dozzina di secondi, rinnovando dunque la lotta tra i quattro per la vittoria del Gran Premio.

Verstappen intanto lamenta problemi enormi sulla sua Red Bull e non riesce nemmeno a rientrare nei punti, decidendo così al 41esimo giro di tornare nuovamente a cambiare le gomme per tentare un jolly nel caso di una safety car. Ocon tiene dietro un indiavolato Vettel che non riesce a trovare lo spiraglio e commette anche qualche piccola sbavatura nel tentativo di andare oltre il limite. Allo stesso modo anche Hamilton non riesce ad attaccare la Ferrari e lamenta problemi di usura, mentre Sainz è decisamente più brillante e continua la rimonta furiosa nei confronti dei primi due. Dietro di Hamilton si avvicina anche Alonso, in grande spolvero dopo la sua sosta.

Al 48esimo giro dei 70 previsti Hamilton decide di tentare la carta della seconda sosta, rientrando così in quinta posizione e venendo passato da Alonso, in quale lentamente va a riprendere Sainz. Vettel intanto continua a impazzire alle spalle di Ocon, ma il francese chiude tutte le linee e resta davanti. Il passo di Hamilton con le gomme nuove è irreale e rapidamente il ritardo della sosta ulteriore viene azzerato, con Alonso e un Sainz in difficoltà con la gomma ripresi in pochissimi passaggi. Lo spagnolo della Alpine non ci sta a farsi beffare da Hamilton e tiene maestosamente alle spalle il vecchio rivale, mentre i giri passano e permettendo dunque così ai primi tre di respirare.

A cinque giri dalla fine il primo e unico errore di Alonso permette a Hamilton di passare e incollarsi al pilota della Ferrari, che nulla può e resiste solamente un paio di tornate prima di cedere il terzo gradino del podio. Ocon trionfa così davanti agli undici titoli mondiali di Vettel e Hamilton, mentre alla fine Verstappen agguanta il decimo posto ai danni di Ricciardo.

CLASSIFICA GP UNGHERIA 2021 F1

POS DRIVERGAP TYRE PIT
1 Esteban OCON Alpine 3
2 Sebastian VETTEL Aston Martin+1.859 3
3 Lewis HAMILTON Mercedes+2.736 4
4 Carlos SAINZ Ferrari+15.018 3
5 Fernando ALONSO Alpine+15.651 3
6 Pierre GASLY AlphaTauri+63.614 4
7 Yuki TSUNODA AlphaTauri+75.803 3
8 Nicholas LATIFI Williams+77.910 3
9 George RUSSELL Williams+79.094 3
10 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing+80.244 5
11 Kimi RÄIKKÖNEN Alfa Romeo Racing1L 4
12 Daniel RICCIARDO McLaren1L 3
13 Mick SCHUMACHER Haas F1 Team1L 3
14 Antonio GIOVINAZZI Alfa Romeo Racing1L 5
15 Nikita MAZEPIN Haas F1 Team– 3
16 Lando NORRIS McLaren– 2
17 Sergio PEREZ Red Bull Racing– – –
18 Valtteri BOTTAS Mercedes– – –
19 Charles LECLERC Ferrari– – –

Foto: LaPresse

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