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Ciclismo su pista, Tokyo 2020. Dino Salvoldi: “Sono soddisfatto. A Parigi saremo in grado di lottare per una medaglia”

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È sempre più evidente la crescita del quartetto dell’Inseguimento femminile, che oggi ha nuovamente limitato il record italiano, portandolo a 4’10″063. Solo cinque anni fa a Rio questo tempo avrebbe significato oro. Oggi invece Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Rachele Barbieri e Vittoria Guazzini hanno dovuto lottare per un sesto posto finale.

Il tutto in un torneo, quello femminile, che ha messo in mostra una Germania incontenibile, in grado di abbassare il record mondiale ogni volta che è scesa in pista. Il trenino tedesco in finale ha battuto la Gran Bretagna e corso in 4’04″242. Per il gruppo di Dino Salvoldi, con un’età media di 22 anni a dimostrazione dei grandi margini di miglioramento, questa è un’Olimpiade altamente positiva.

Il tutto con l’obiettivo, tra tre anni a Parigi, di limare ancora il differenziale con le formazioni leader. “Dispiace il sesto posto perché forse nella finale contro l’Australia abbiamo perso la quinta piazza per distrazione. Nel complesso sono soddisfatto, abbiamo corso sui tempi previsti”, ha dichiarato il CT in un comunicato stampa della FCI.

“Ci siamo ulteriormente migliorati ed era difficile poter ambire ad una medaglia visto il valore delle avversarie, che sapevamo essere molto alto – ha proseguito Salvoldi – Siamo in una fase di crescita. Sappiamo quali sono i nostri valori ed anche quali sono le cose sui cui possiamo migliorare. Tra tre anni a Parigi saremo sicuramente in grado di lottare per una medaglia.”

Foto: Federciclismo

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