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Tennis, Matteo Berrettini: “A Tokyo sarei andato anche rotto, Parigi 2024 è un mio obiettivo”

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Il tennis italiano ha perso negli ultimi giorni la sua principale carta da medaglia alle ormai imminenti Olimpiadi di Tokyo. La rinuncia di Matteo Berrettini è stata un fulmine a ciel sereno per tutto l’ambiente azzurro, con il romano che si è trovato a dover saltare l’evento olimpico a causa di un problema muscolare che è peggiorato dopo la finale di Wimbledon.

Berrettini si sarebbe presentato sul cemento giapponese come uno dei principali candidati per una medaglia. Il tennista romano ha parlato, in un’intervista alla Stampa, della sua decisione di rinunciare alle Olimpiadi: “Era un appuntamento che aspettavo da due anni, visto il rinvio. Fino all’ultimo ho pensato di andare a Tokyo anche rotto, ma non avrebbe avuto senso, non sarei riuscito a fare quello che volevo, cioè lottare per una medaglia. Inoltre rischiavo di peggiorare l’infortunio. Dopo lunghe riunioni con il team ho deciso di lasciar perdere”.

Per Berrettini le Olimpiadi sono sempre state un sogno ed un traguardo importante da raggiungere da atleta come ha ribadito nell’intervista: “Fin da piccolo vivere nel villaggio a contatto gli altri atleti era uno dei miei sogni. Altri la pensano diversamente, ma io non giudico. Va detto che è un’edizione difficile per via delle restrizioni e della mancanza di pubblico”.

L’obiettivo immediato di Berrettini è quello di guarire il prima possibile per presentarsi al meglio nell’estate americana con i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e poi gli US Open. Nella testa di Berrettini, però, c’è un altro obiettivo ancora più lontano: “Ora Parigi 2024 per me diventa un obiettivo ancora più importante”.

Foto: LaPresse

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