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Formula 1

F1: dopo gli insulti razzisti ricevuti, FIA e Red Bull difendono Lewis Hamilton

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Ancora una volta gli insulti razzisti fanno la voce grossa nel mondo dello sport. Poco più di una settimana fa erano stati condannati quelli arrivati contro i rigoristi dell’Inghilterra nella finale degli Europei di calcio. Questa volta è la Formula 1 a doverne prenderne atto. 

Dopo il discusso GP di Gran Bretagna, vinto da Lewis Hamilton, proprio il pilota della Mercedes è stato molto attaccato sui social, colpevole per l’incidente nel quale è finito fuori strada Max Verstappen, leader del Mondiale.

La Fia ha preso subito le difese del campione del mondo: “Durante e dopo il GP di Gran Bretagna di ieri. Lewis Hamilton è stato oggetto di numerosi casi di abusi razzisti sui social media a seguito di un incidente in gara. Formula 1, Fia e Mercedes-AMG Petronas F1 Team condannano questo comportamento con la massima fermezza. Queste persone non hanno posto nel nostro sport e chiediamo che i colpevoli siano ritenuti responsabili delle loro azioni. Formula 1, Fia, piloti e team stanno lavorando per costruire uno sport più diversificato e inclusivo, e tali casi inaccettabili di abuso online devono essere evidenziati ed eliminati”.

Nonostante la rivalità, anche la Red Bull si è schierata in favore del britannico: “Benché grandi rivali in pista, siamo tutti uniti contro il razzismo. Condanniamo gli abusi di ogni tipo nei confronti del nostro team, degli avversari e dei fan. Come team siamo disgustati e tristi per gli abusi razzisti sui social di ieri verso Lewis dopo l’incidente con Max. Non ci sono scuse, non c’è spazio per questo nel nostro sport e i colpevoli vanno ritenuti responsabili”.

Foto: Lapresse

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