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Basket femminile, Europei 2021: quale obiettivo per l’Italia? Mirino sui tornei di qualificazione ai Mondiali 2022

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Sono tre le partite che l’Italia ha giocato nella sua preparazione verso gli Europei di Spagna e Francia 2021 (che, per le azzurre, saranno semplicemente “di Valencia”, visto che giocheranno sempre alla Fonteta). E se si può unire il dato ricavato da tali incontri con quello delle qualificazioni, ecco che per le azzurre si ottiene una prospettiva interessante.

Resta chiaro un fatto: il podio, al momento, molto difficilmente è alla portata, così come sembra esserlo il primo posto nel girone. La Serbia, infatti, di fuoriclasse, da Ana Dabovic in giù, ne ha parecchie: quello che si può augurare alla squadra allenata da Lino Lardo è la conquista del secondo posto davanti a Montenegro e Grecia, il che garantirebbe una collocazione al barrage degli ottavi di finale, verosimilmente contro la Bielorussia o la Svezia (allenata da Marco Crespi, terzultimo a essersi seduto sulla panchina azzurra). Lo stesso discorso varrebbe per il terzo posto, ma cambierebbero le prospettive in termini successivi eventuali.

Ove superasse gli ottavi, la squadra azzurra troverebbe la prima del girone A (la Spagna è favorita in questo senso) se il percorso fosse quello da seconda del raggruppamento B, mentre una collocazione da terza le farebbe con buone probabilità ritrovare la Serbia. E tanto con le spagnole quanto con le serbe di divario ce n’è ancora.

L’Italia, a quel punto, andrebbe a giocarsi quello che con buone probabilità è il vero obiettivo: la qualificazione ai tornei di accesso ai Mondiali del 2022. Per questo sono state istituite delle semifinali 5°-8° posto che non danno accesso a finali, perché bastano già queste a definire le sei partecipanti a tali eventi. Stavolta l’accoppiamento sarebbe con una delle formazioni in arrivo da Strasburgo (girone C con Belgio, Bosnia-Erzegovina, Turchia e Slovenia, girone D con Francia, Russia, Repubblica Ceca e Croazia). E, dopo tanti obiettivi sfumati letteralmente all’ultimo, sarebbe anche ora, per le azzurre, di vivere una gioia che cancelli l’amarezza di Lettonia 2009 (Grecia), di Francia 2013 (Serbia e poi Repubblica Ceca) e di Repubblica Ceca 2017 (Lettonia).

Credit: Ciamillo

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