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MotoGP, Pagelle GP Doha: Quartararo vince “alla Vinales”, Zarco e Martin volano, Bagnaia e Miller frenano, Rossi sparisce

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Un anno fa la seconda gara di una doppietta aveva sempre visto un andamento differente rispetto al primo capitolo. Anche il Gran Premio di Doha, secondo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021, ha confermato questo assunto, ma ha visto il vincitore di giornata (oggi Fabio Quartararo) sfruttare la medesima strategia. La gara di Losail ha regalato tantissimi spunti, andiamo quindi a consegnare le pagelle di questa splendida gara.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO DI DOHA 2021 – MOTOGP

FABIO QUARTARARO 10: vince “alla Vinales”. Lo spagnolo una settimana fa aveva lasciato cuocere a fuoco lento le Ducati, salvo poi infilarle negli ultimi chilometri non dandole scampo. Oggi il nativo di Nizza ha fatto lo stesso. Meno “El Diablo” del solito, più calcolatore diciamo, ed i risultati si sono visti. Va a vincere di forza la gara con un finale rabbioso. Bentornato ai livelli che conoscevamo!

JOHANN ZARCO 9: ancora un secondo posto e, udite udite, anche la vetta della classifica generale. Alzi la mano chi l’avrebbe detto una settimana fa? Invece il francese sta impressionando. Dopo anni non semplici si è rilanciato di forza in Ducati Pramac e ora è tornato la realtà della MotoGP che conoscevamo. Anche oggi corre in maniera coraggiosa quanto solida e arriva un altro risultato di prestigio. Attenzione a Zarco!

JORGE MARTIN 9: un terzo posto che vale quasi come una vittoria. Lo spagnolo non è potuto salire sul gradino più alto del podio ma chiude a pieni voti il suo fine settimana sul tracciato di Losail. Brucia le tappe il rookie. Ieri pole position, oggi podio, al termine di una gara che ha condotto a lungo. Sembrava un po’ indietro rispetto al gruppo a fine tre pre-stagionali. Ci ha smentito alla grande!

ALEX RINS 7.5: dà sempre la sensazione di averne per attaccare il duo del team Pramac e puntare al successo ma, proprio sul più bello, manca il colpo giusto. Nel finale lotta con Vinales e Bagnaia e strappa un quarto posto che, forse, non lo soddisfa a pieno, ma ha comunque regolato il compagno di team. Che non è mai una cosa di poco conto.

MAVERICK VINALES 5.5: se Quartararo ha vinto alla sua maniera di una settimana fa, oggi lo spagnolo ha chiuso come il francese all’esordio: quinto e con tanti rimpianti. Finisce con il perdere troppo tempo nei corpo a corpo con i rivali e, quando si capiva che avesse più gomma di chi lo precedeva, sbaglia e si fa scappare l’occasione. Dopo un ottimo primo GP, oggi è tornato il “vecchio” Vinales che spreca troppo.

FRANCESCO BAGNAIA 6: un sesto posto non è certo un risultato da buttare ma oggi, sinceramente, si aspettava molto di più. Nelle prime fasi di gara sembra gestire la sua GP21 per non commettere l’errore di sette giorni fa, inizia a risalire posizioni e punta il podio, ma sbaglia una volta di troppo e gli avversari non gli lasciano scampo.

JOAN MIR 5.5: getta alle ortiche tutta la gara nel duello rusticano con Jack Miller. Finisce alle spalle di Alex Rins e a 4.8 dalla vetta. Non il risultato che voleva e sperava. Un po’ troppo nervoso. Il campione del mondo sembra sentire la pressione che, un anno fa, ovviamente non aveva.

JACK MILLER 5: ancora un nono posto a Losail. Troppo poco per un pilota che ha tra le mani la GP21. Finisce ancora dietro a Bagnaia e, come detto in precedenza, il corpo a corpo con Joan Mir era evitabile. L’australiano chiude la doppietta qatariota con due brutte prove, e nessuno lo poteva immaginare.

ENEA BASTIANINI 7: una settimana fa ha centrato la top 10, oggi l’ha mancata per soli 168 millesimi. E’ sempre stato definito come un pilota istintivo e energico, ma da quando è arrivato in top class sta dimostrando grande intelligenza in gara. Che inizio!

FRANCO MORBIDELLI 4.5: dodicesimo. Dopo il diciottesimo posto di una settimana fa. Un inizio stagione da incubo per Franky che, fino ai test, sembrava pronto per lottare per vittorie e titolo. La moto Spec-A della M1 lo sta tradendo. Peccato.

VALENTINO ROSSI 4: una gara tristemente anonima. Parte ventunesimo e chiude sedicesimo a 14.246 dalla vetta. Spiace vedere il “Dottore” così in difficoltà con una M1 che, come negli ultimi anni, lo mette in difficoltà al posteriore. Corre con il morale sotto i tacchi ma fa quello che può. Come ritmo va più o meno come i piloti della top 10, ma partire così indietro è un fardello che non si può superare.

Credit: MotoGP.com Press

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