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Ciclismo

Giro delle Fiandre 2021, Michael Schär dopo l’assurda squalifica: “Nessuno può toglierci momenti come questi”

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È stato l’argomento del giorno, molto di più della splendida vittoria di Kasper Asgreen su Mathieu van der Poel. La squalifica da parte della giuria al Giro delle Fiandre 2021 inflitta a Michael Schär non è andata giù a molti corridori e addetti ai lavori. L’elvetico dell’AG2R Citroen ha passato una borraccia a dei tifosi, in un’area nella quale, secondo le nuove regole, non è consentito farlo.

Lo svizzero oggi si è espresso pubblicamente sul suo profilo Facebook: “Lo ricordo come fosse ieri, i miei genitori hanno portato me e mia sorella al Tour de France 1997  nel Giura. Abbiamo guidato lungo il percorso e aspettato lì per ore in mezzo alla folla. Finalmente la carovana pubblicitaria è arrivata e abbiamo preso alcuni dolcetti. Poi sono arrivate le prime moto della polizia e l’elicottero volava sopra di noi. Esattamente quest’elettrizzante atmosfera del gruppo che si avvicinava a noi mi ha cambiato la vita. Sono rimasto impressionato dalla velocità e dal modo in cui questi corridori potevano correre sulle loro biciclette. Non volevo altro nella mia vita se non diventare un ciclista professionista. Da quel momento sono stato guidato da un sogno”.

Prosegue: “Al culmine di questa sensazione, ho ricevuto una borraccia da un professionista. Questo piccolo pezzo di plastica ha reso la mia dipendenza dal ciclismo completa. Tornato a casa, quella borraccia mi ricordava ogni giorno quale fosse il mio sogno. Ogni giorno portavo con orgoglio quella borraccia gialla del Team Polti. Ogni giorno”.

Infine: “Ora sono uno di quei professionisti che corrono attraverso tutti gli spettatori felici. Durante i momenti calmi della corsa tengo sempre la mia borraccia vuota finché non vedo alcuni ragazzi a bordo strada. Poi la lancio delicatamente esattamente dove la possono prendere in sicurezza. Due anni fa ho dato una borraccia a una ragazza a bordo strada. I suoi genitori mi hanno detto che non solo è stata felice quel giorno, ma parla ancora di quella borraccia. E forse un giorno diventerà anche lei una ciclista. Ci sono momenti per cui amo questo sport. Nessuno potrà mai toglierceli. Siamo lo sport più avvicinabile, in cui dai borracce lungo il percorso. Semplicemente così. Semplicemente è il ciclismo”. 

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