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Nuoto, l’Italia a Tokyo 2021 può battere il record di medaglie di Sydney? Le prospettive

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3 ori, 1 argento e 2 bronzi: fu questo il computo delle medaglie olimpiche del nuoto a Sydney nel 2000. Nei Giochi consacrati dalle imprese di Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino e di una squadra fantastica, ci si chiede se l’attuale Nazionale possa aspirare a tanto o addirittura a fare meglio per Tokyo.

Se guardassimo essenzialmente a quanto accaduto nei Mondiali 2019 a Gwangju (Corea del Sud), le prospettive sarebbero quelle di regalare al Bel Paese un numero di podi mai visto. Di seguito i piazzamenti e i tempi nell’edizione asiatica della rassegna iridata:

PODI (8)
ORO Simona Quadarella nei 1500
ORO Gregorio Paltrinieri negli 800 sl
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Simona Quadarella negli 800 sl
ARGENTO Benedetta Pilato nei 50 rana
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Martina Carraro nei 100 rana
BRONZO Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero

FINALISTI (23)
1 – Filippo Megli (200 stile libero uomini)
2 – Gabriele Detti (400 stile libero uomini)
3 – Marco De Tullio (400 stile libero uomini)
4 – Gregorio Paltrinieri (800 stile libero uomini)
5 – Gabriele Detti (800 stile libero uomini)
6 – Gregorio Paltrinieri (1500 stile libero uomini)
7 – Domenico Acerenza (1500 stile libero uomini)
8 – Fabio Scozzoli (50 rana uomini)
9 – Federico Burdisso (200 farfalla uomini)
10 – Italia (4×100 stile libero uomini)
11 – Italia (4×200 stile libero uomini)
12 – Federica Pellegrini (200 stile libero donne)
13 – Simona Quadarella (800 stile libero donne)
14 – Simona Quadarella (1500 stile libero donne)
15 – Margherita Panziera (200 dorso donne)
16 – Benedetta Pilato (50 rana donne)
17 – Martina Carraro (50 rana donne)
18 – Martina Carraro (100 rana donne)
19 – Arianna Castiglioni (100 rana donne)
20 – Elena Di Liddo (100 farfalla donne)
21 – Italia (4×100 mista donne)
22 – Italia (4×100 sl mista)
23 – Italia (4×100 mista mixed)

PRIMATI ITALIANI (19)
400 stile libero uomini – Gabriele Detti (3’43″23)
100 farfalla donne – Elena Di Liddo (57″18); Elena Di Liddo (57″04)
4×100 stile libero uomini – Italia 3’11″39
100 rana donne – Martina Carraro 1’06″39; Arianna Castiglioni 1’06″39; Martina Carraro 1’06″36
200 stile libero uomini – Filippo Megli 1’45″76; Filippo Megli 1’45″57
1500 stile libero donne – Simona Quadarella 15’40″89
50 rana uomini – Fabio Scozzoli 26″70
4×100 mista mixed – Italia 3’44″38; Italia 3’43″27
800 stile libero uomini – Gregorio Paltrinieri 7’39″23 (record europeo)
200 farfalla uomini – Federico Burdisso 1’54″39
4×200 stile libero uomini – Italia 7’02″01
50 rana donne – Benedetta Pilato 29″98
800 stile libero donne – Simona Quadarella 8’14″99
4×100 mista donne – Italia 3’56″50

La quota 8, dunque, potrebbe davvero essere il target massimo a cui questa squadra può aspirare, tenendo conto che rispetto al passato ci saranno anche i 1500 stile libero donne e gli 800 stile libero uomini con concrete possibilità di medaglia. Quello che appare, però, complicato è il numero di ori. Se è vero che a Gwangju, i successi furono tre, appare difficile replicare questo numero.

I motivi? Un livello di competizione ai Giochi più alto e una tradizione a Cinque Cerchi in cui spesso gli azzurri non sono riusciti a replicare le ottime prestazioni di Europei e Mondiali. Tuttavia, la sensazione è che la squadra del DT Cesare Butini possa puntare a traguardi ambiziosi in un mix ideale tra esperienza e gioventù: il riferimento è soprattutto a Federica Pellegrini da un lato e a Benedetta Pilato dall’altro.

In attesa degli Assoluti primaverili (31 marzo-3 aprile) che definiranno i qualificati ai Giochi, è chiaro che le possibilità di questa squadre siano molte perché le nuove leve hanno saputo approcciarsi in maniera competitiva e nello stesso tempo i più esperti sono stati stimolati a esprimere il loro 101%. Basti guardare il livello raggiunto nei 100 rana femminile. Non essendo in grado di leggere nel futuro, si può comunque pensare col sorriso a quanto accadrà in Giappone, augurandoci ovviamente che il contesto non sia eccessivamente influenzato dal nemico invisibile (Covid-19).

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Foto: Shutterstock.com

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