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Prada Cup, Luna Rossa è migliorata ancora! Si alza in volo con 7 nodi. Vele più grandi da sfruttare

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Primo: non pensare che questo weekend sarà quello che chiude i conti. Secondo: riprendere con lo stesso spirito, la stessa grinta delle prime quattro regate. È stata una settimana complicata, ma che non ha messo in discussione il lavoro del team Luna Rossa Prada Pirelli. Dopo che ACE ha alzato bandiera bianca nel maldestro tentativo di spostare le regate, anche la stampa neozelandese ha smesso di sparare parole acide ad alzo zero contro gli italiani. Nel giorno di vigilia della ripresa della finale della Prada Cup, la Coppa America è praticamente sparita dalle home page del NzHearald e Stuff.co.nz i siti news più importanti del paese. La polemica si è smontata come panna montata avariata.

Cosa possiamo aspettarci dalle regate del weekend? Intanto speriamo che il vento sia sufficiente per correre. Le previsioni sono per sabato di 5-10 nodi, mentre domenica più stabili a 9-10. Chiaro dunque il motivo per cui gli inglesi hanno appoggiato la richiesta neozelandese di rinviare le regate di una settimana, ma le regole sono regole e non c’era nessun motivo per cambiarle.
Il vento è stato leggero anche in questi giorni di vigilia, nei tanti video che circolano su Youtube abbiamo visto una Luna Rossa capace di volare in modo consistente anche con appena sette nodi, mentre ancora qualche difficoltà per Ineos in condizioni analoghe. Ma questo non deve cambiare l’approccio della coppia Bruni-Spithill nelle partenze che sono state il marchio di fabbrica del team italiano. Non vale pensare che se il vento è debole si può sorpassare una barca che ha sempre dimostrato di soffrire le condizioni previste. Quello era il passato, qualcosa avranno sicuramente migliorato. La partenza è fatta di abilità tecniche, ma è anche una guerra di nervi: Ben Ainslie da un lato può sembrare non avere più nulla da perdere, ma in realtà non è uno sportivo che si arrende. Resta sull’orlo di una crisi di nervi che è una condizione che rende più facile indurre all’errore. Per fare un paragone con un altro sport: Brignone docet.

Dunque partire alla grande può dare, come è stato nelle prime quattro regate, la tranquillità del controllo sull’avversario. Perché come avrebbe detto Catalano, per chi si ricorda Quelli della Notte, è sempre meglio partire bene che male. Fino ad ora l’approccio di Luna Rossa, senza gasarsi troppo, affrontando ogni regata come se fosse l’ultima, è stata la chiave del successo.

Questi giorni di sosta non hanno permesso nessuna modifica, il team di Luna Rossa Prada Pirelli team si è dedicata a quello che si può definire fine tuning, la messa a punto dei piccoli particolari. Sono state armate le vele nuove; le vele di prua grandi proprio per riuscire a volare con il vento ai limiti più bassi.

Potremmo dunque vedere che due giorni di sosta in più non sono stati solo un bene per Ineos che doveva correre ai ripari: vedremo tra le boe se hanno fatto i progressi che volevano. Il premio in palio non è solo quella coppa, ma prendere il posto di sfidante ufficiale per andare dal 6 marzo a provare a fare lo sgambetto ai neozelandesi. Proprio pensando che Luna Rossa abbia una porta aperta verso quell’obiettivo sarebbe perfetto chiudersela alle spalle entro domenica per avere più tempo possibile per fare ancora altri progressi e farsi trovare ancora più pronti contro il Defender.

Stefano Vegliani

Foto: Luna Rossa Press

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