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Editoriali

Prada Cup, Luna Rossa è una barca completa. Sviluppo decisivo. James Spithill l’antidoto a Ben Ainslie

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Le prime due giornate di regate alla Prada Cup di scena ad Auckland (Nuova Zelanda) hanno offerto spunti interessanti e promettenti per Luna Rossa. Al di là del successo contro American Magic e della sconfitta di misura al cospetto della lanciatissima Ineos UK, c’è molto di più.

Abbiamo capito in particolare che la barca italiana è completa. E’ stata progettata per eccellere con vento leggero e oggi si è esaltata proprio nelle condizioni predilette. Non è un caso. In fase di progettazione gli ingegneri hanno tenuto conto di come storicamente nel Golfo di Hauraki, nel mese di marzo, sovente una brezza tenue appare sulla scena con maggiore frequenza. Marzo fa rima con America’s Cup: non è un mistero che sia quello il vero obiettivo per cui è stata costruita un’imbarcazione che fa sognare l’Italia intera.

Per arrivare alla grande e attesa sfida contro i defender neozelandesi, tuttavia, occorrerà primeggiare nel lunghissimo cammino che porterà all’assegnazione della Prada Cup. Non sarà semplice, soprattutto perché Team Ineos UK ha mostrato una competitività importante, che incute timore e rispetto. La compagine britannica può contare sul budget più elevato del lotto (oltre 120 milioni spesi sino ad ora) ed in poche settimane ha colmato l’enorme gap emerso nel corso delle World Series di dicembre. Peraltro un quattro volte campione olimpico come Ben Ainslie appare un vero e proprio cagnaccio, soprattutto in fase di partenza.

Luna Rossa, ad ogni modo, sin qui ha dimostrato di poter brillare con brezza leggera e di difendersi più che egregiamente anche con vento medio-alto. Ieri, nel corso della regata contro i britannici, a tratti ha dimostrato qualcosa in più di bolina, non lasciando mai scappare gli avversari e portandosi ad appena 13 secondi di ritardo all’ultimo gate. Segnale che il team italiano ha lavorato sodo (e bene) nelle ultime settimane per aumentare il range di vento in cui la barca riesce ad esprimersi ai massimi livelli.

Domani le previsioni meteo indicano una tempesta all’orizzonte, con il vento che potrebbe anche superare il limite di 21 nodi previsto dal regolamento. Qualora si riuscisse a gareggiare, si tratterebbe di un nuovo banco di prova per Luna Rossa: se dovesse disimpegnarsi bene anche in condizioni di raffiche decisamente sostenute, allora potremmo parlare di una barca che realmente è in grado di adattarsi a qualsivoglia contesto.

Se fin qui gli americani di Patriot non hanno convinto (ma guai a darli per spacciati…), Ineos Team UK appare invece più agguerrita che mai. Luna Rossa ha vinto il primo confronto legale: la giuria ha definito illecito l’outhaul utilizzato dai sudditi di Sua Maestà. La lunga rincorsa alla Prada Cup è appena iniziata, le imbarcazioni cambieranno ogni giorno ed il loro volto potrebbe rivelarsi addirittura rivoluzionato a febbraio. Saranno ricerca e sviluppo a fare la differenza. Oltre che naturalmente alle capacità umane, soprattutto nelle delicate fasi di partenza. Se Britannia può contare su un quattro volte campione olimpico come Ben Ainslie, Luna Rossa risponde con un timoniere che ha vinto l’America’s Cup per ben due volte: James Spithill. Si prospetta uno scontro titanico tutto da vivere.

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Foto: Luna Rossa Press

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