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Pallanuoto femminile, la delusione di Emmolo: “Deciderò io quando dire la parola fine”. Zizza: “Siamo super motivati”

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L‘Italia della pallanuoto femminile si appresta ad affrontare il Preolimpico: il CT Paolo Zizza ha diramato i nomi delle 15 atlete (13 + 2 riserve ancora da definire) che comporranno il Setterosa. Nell’elenco è quello di Giulia Emmolo, il nome più altisonante ad essere stato tagliato nell’ultima selezione.

Così al sito federale il CT del Setterosa, Paolo Zizza: “Abbiamo lavorato bene, nonostante le tante difficoltà di una situazione anomala come quella attuale, seguendo tutti i protocolli ed anche dall’ultimo tampone fatto ieri mattina siamo risultati tutti negativi. Andiamo ad affrontare un torneo tosto, che nasconde molte insidie, in cui le condizioni, fisica e mentale, saranno importantissime. Siamo consapevoli delle nostre potenzialità e super motivati. Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Inizieremo con la Francia martedì prossimo e sarà l’impatto giusto al torneo, prima di affrontare le altre. E’ una squadra che conosciamo bene ed è cresciuta molto. Giocando ogni giorno saranno fondamentali il recupero psico-fisico e la concentrazione ed anche su questi aspetti abbiamo lavorato con particolare attenzione. Prima di partite faremo un ultimo allenamento al Centro Federale di Ostia e arrivati a Trieste, dopo esserci sottoposti al tampone d’ingresso, prevediamo di proseguire subito ad allenarci nella vasca di gara“.

Giulia Emmolo affida ad Instagram la delusione per l’esclusione: “Dopo 14 anni di completa dedizione per questa Nazionale, dove ho collezionato tante sconfitte, ma che non mi hanno mai fatto perdere l’entusiasmo, e tante soddisfazioni, le quali hanno un’energia tale da annientare qualunque tipo di delusione, fino ad avere lacrime di gioia, eccomi qua. Quasi 30 anni, ma l’euforia di una ventenne. Ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso persone che mi hanno resa più “teen”, che mi hanno fatto sorridere anche dopo 4 km di nuoto e che mi hanno fatto notare quanto importante fosse l’arcobaleno dentro di me, perché contagioso, proprio come il sorriso e la cazzimma di non mollare mai. Persone che mi hanno spronata a superare ogni mio limite, con umiltà e perseveranza, perché le cose fighe vengono anche da lì. Ora da casa tiferò questo Setterosa, perché possa raggiungere le porte di un sogno. Perché le Olimpiadi sono qualcosa di unico, raro, e quando ci sei ti senti privilegiato, fortunato, felice. Una cosa è certa, il punto e la fine deciderò io quando metterli, quindi da domani, riordinate le emozioni tornerò a lavorare ancora più forte e convinta di prima. Questo sport crea dipendenza, ma quella bella, che ti fa sentire vivo“. Chiusura con una citazione di Eraclito: “È nei cambiamenti che troviamo uno scopo”.

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Foto: LaPresse

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