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Judo, Masters Doha 2021: seconda giornata negativa per l’Italia, Fabio Basile squalificato nei -73 kg

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Seconda giornata di incontri nel Masters di judo in programma a Doha (Qatar) è andata in archivio e come era accaduto nel day-1 non sono arrivati piazzamenti significativi per la Nazionale italiana. Nell’ultramoderna Multipurpose Hall il Bel Paese, infatti, ha dovuto fare i conti con riscontri negativi. Erano sette gli azzurri impegnati sul tatami qatariano.

Partiamo da Fabio Basile, che nei -73 kg si è confrontato con il cubano Magdiel Estrada. Una vittoria facile per l’oro olimpico a Rio de Janeiro nei -66 kg. Sono bastati 50 secondi per chiudere i conti: waza-ari al primo attacco e bis immediatamente, con un pregevole de ashi barai. Nel secondo round il judoka italiano ha affrontato il tedesco Igor Wandtke. Basile ha tentato di forzare con un doppio attacco (uchi mata e seoi), mentre il teutonico ha risposto con sumi gaeshi appena accennato. Il match è stato equilibrato e si è andati al Golden Score, con Wandtke in difficoltà con due shido. A 4’23” però l’errore dell’azzurro che ha messo in scena una mossa sbagliata, che gli è costata l’hansokumake inevitabile. Nella stessa categoria Giovanni Esposito si è dovuto arrendere al turco Bilal Ciloglu al Golden Score, in un confronto ricco di emozioni e concluso per ippon in favore di Ciloglu. Nell’atto conclusivo il titolo è andato al sudcoreano An Changrim, che ha sconfitto il giapponese per ippon. Per lui si tratta della prima vittoria di un Masters in carriera, ricordando il terzo posto a Guangzhou nel dicembre 2018.

Nei -81 kg Antonio Esposito ha iniziato bene il proprio percorso contro il brasiliano Eduardo Yudy Santos, imprimendo un ritmo notevole al confronto. Il verdeoro è stato abile a resistere, portando il confronto al Golden Score, ma il nostro portacolori ha costretto il suo rivale al terzo shido imponendosi con merito. Successivamente, l’azzurro ha dovuto affrontare il campione d’Europa Tato Grigalashvili. Il confronto è iniziato con uno shido per parte dopo 20″, poco dopo però il nostro l’azzurro ha dovuto subire la presa alta del georgiano che ha sfruttato la situazione, spingendo la gamba con sumi gaeshi. Una mossa decisiva per l’atterramento in ponte e l’ippon conseguente. Un percorso simile per Christian Parlati: il judoka italiano si è ottimamente comportato contro il belga Sami Chouchi, eseguendo un ‘o soto gari’ dopo 1’35” e sorprendendo l’avversario. E’ arrivato il waza-ari e poco dopo con una splendida proiezione ha chiuso la pratica per ippon. Nel secondo turno l’avversario era da far tremare i polsi, ovvero il campionato del mondo Sagi Muki. Una sfida che si è decisa al Golden Score e l’israeliano è stato abile con un sasae in sutemi a far calare il sipario sul confronto. Alla fine, in questa categoria è stato il citato Grigalashvili a trionfare, chiudendo la partita contro l’olandese Frank de Wit a 21″ dal termine del match.

Andando sul versante femminile, Edwige Gwend nei 63 kg ha cercato di mettere in difficoltà la sudcoreana Han Hee Ju. Al Golden Score in situazione di corpo a corpo Edwige ha tentato un aggancio in o uchi gari, ma con una rotazione la sua rivale ha rovesciato a suo vantaggio l’azione, ponendo fine alla sua avventura. E’ stata la volta di Maria Centracchio, che ha esordito contro la messicana Prisca Awiti Alcaraz, comandando in lungo e in largo il match. Una sfida che però si è risolta solo al Golden Score e con un seoi nage ha colto di sorpresa la rivale, prevalendo per ippon. La prossima avversaria è stata la cubana Maylin Del Toro Carvajal e anche in questo caso l’esito finale è venuto fuori al Golden Score: al quinto minuto, purtroppo, la cubana ha concluso con l’uchi mata sul bordo. Il successo finale è andato a una delle favorite, ovvero la francese Clarisse Agbegnenou (n.1 del ranking), quattro volte campionessa del mondo, argento a Rio de Janeiro, che ha messo in cassaforte il suo secondo successo in un Masters dopo quello del 2018 a Guangzhou. Niente da fare per la giapponese Nami Nabekura, costretta a cedere per ippon.

L’ultima azzurra sul tatami è stata Alice Bellandi. La giovane azzurra aveva come prima avversaria la croata Barbara Matic. Un successo sofferto per lei frutto di tre shido a 4″ dalla fine, quando l’azzurra era sotto nello score per un waza-ari. L’avversaria successiva è stata la tedesca Giovanna Scoccimarro. La bresciana ha provato con alcune prese a sorprendere la teutonica. Il Golden Score, anche in questo caso, è stato poco positivo per i colori azzurri con l’uchi mata di Scoccimarro decisiva. In questa categoria la vittoria è andata alla giapponese Yoko Ono, che ha chiuso a 1’59” dal termine per ippon contro la russa Madina Taimazova. Per la nipponica, dopo il successo nel Grand Slam a Parigi, è arrivato il sigillo a Doha.

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Foto: LaPresse

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