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Australian Open 2021, 10 italiani nella entry list delle qualificazioni. Andreas Seppi e Lorenzo Musetti alla guida

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Dopo l’entry list del tabellone principale, anche quella delle qualificazioni degli Australian Open 2021 è stata rilasciata. Il tabellone cadetto, va ricordato, non si giocherà a Melbourne, ma a Doha, in modo tale da permettere poi l’ingresso in Australia dei qualificati secondo le regole della quarantena.

Sono 10 gli italiani al momento nella lista di coloro che cercheranno un posto in terra australiana. Andreas Seppi ne è la guida: il suo numero 106 del mondo gli consente di essere testa di serie numero 2, a meno di due rinunce in main draw che gli permetterebbero di entrare senza dover passare da Doha. Al via anche Lorenzo Musetti, 19° nella lista; ci sono poi Federico Gaio, l’immortale Paolo Lorenzi, Lorenzo Giustino, Alessandro Giannessi, Thomas Fabbiano (al ritorno sui campi dopo essersi fermato per tutta la seconda parte del 2020), Roberto Marcora, Matteo Viola e Gian Marco Moroni, ultimo a entrare con l’accesso diretto, dal momento che dopo di lui ci sono il russo Andrey Kuznetsov, il tedesco Dustin Brown e l’australiano Thanasi Kokkinakis con il ranking protetto più le wild card elargite da Tennis Australia.

Nell’entry list ci sono alcune assenze di peso, come quelle di Andy Murray e di Juan Martin del Potro. Per lo scozzese e l’argentino non è impossibile pensare a un invito per il tabellone principale. Altri assenti sono lo spagnolo Jaume Munar, l’australiano Alexei Popyrin e il sudcoreano Hyeon Chung, che fu semifinalista soltanto due anni fa in questo torneo. La lista complessiva dei non nella lista ammonta a nove, comprendendo anche l’altro aussie Marc Polmans, gli americani J.J. Wolf e Bradley Klahn e lo spagnolo Marcel Granollers.

Le qualificazioni maschili degli Australian Open prenderanno il via il 10 gennaio e si concluderanno il 13, dando così il tempo ai giocatori di andare a Melbourne. Assieme ai qualificati, verrà selezionato un piccolo gruppo di lucky losers da portare in loco nel caso in cui dovesse esserci qualche rinuncia per qualsivoglia motivo. Curiosamente, la superficie di Doha (il Plexicushion) sarà leggermente diversa da quella di Melbourne (il Greenset, in uso sui campi australiani proprio da questo 2020 in sostituzione del citato Plexicushion).

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Foto: LaPresse

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