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Sci Alpino

Sci alpino, l’Italia nelle discipline tecniche: Bassino e Brignone duo d’oro, Vinatzer unica luce al maschile

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La pausa natalizia della Coppa del Mondo di sci alpino, porta ad un primo bilancio di questo inizio di stagione per l’Italia. Un’analisi oggi sulle discipline tecniche, che vedono una situazione abbastanza ribaltata tra donne e uomini, con il gigante punto di forza al femminile ed invece al maschile è lo slalom la specialità dominante. 

Certamente la presenza della coppia d’oro composta da Marta Bassino e Federica Brignone aiuta a rendere il giudizio super positivo per la squadra azzurra di gigante. La piemontese ha vinto le prime due gare, con la tripletta sfumata nella gara-2 di Courchevel per una scivolata quando sembrava poter chiudere al comando in attesa poi di Mikaela Shiffrin. Brignone, però,  veste il pettorale rosso, grazie al podio conquistato a Soelden e poi anche a Courchevel, ma la battaglia con la compagna di squadra è apertissima ed è uno dei duelli più belli dell’intera Coppa del Mondo.

Brignone e Bassino che faticano a trovare continuità in slalom, con qualche manche positiva, ma mai due nella stessa gara. Tra i pali stretti il punto di riferimento al femminile è Irene Curtoni, reduci da un ottima prima parte di stagione, che le ha dato la convinzione di poter stare in Top-10 in maniera costante e magari di puntare anche ad un risultato più importante.

Slalom fa rima ad ora con Alex Vinatzer. Alta Badia e Madonna di Campiglio hanno fatto esplodere definitivamente la classe del giovane altoatesino. Quarto posto sulla Gran Risa, dopo aver chiuso in testa la prima manche: terzo posto, invece, sulla 3-Tre con un’altra prova di grandissima maturità. Un giovane campione che sta crescendo di gara in gara e che può davvero far sognare.

Vinatzer è in questo momento l’unica luce al maschile, visto che il resto della pattuglia azzurra tra slalom e gigante ha davvero raccolto pochissimo. Luca De Alipradini è il migliore tra le porte larghe, ma pecca in continuità anche tra una manche e l’altra, ma preoccupa invece il resto di un gruppo che non riesce proprio ad issarsi dagli abissi in cui l’Italia è sprofondata.

 

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Foto: Lapresse

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