Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2020, Tim Wellens è l’uomo delle fughe: seconda vittoria, beffato Woods nel finale

Pubblicato

il

Se dobbiamo tracciare un bilancio sommario della Vuelta a España 2020 a quattro giorni dal traguardo di Madrid, non si può negare quanto divertente sia la corsa spagnola. Ogni tappa presenta qualche difficoltà altimetrica, facendo sì che lo sprint di gruppo sia cosa tutt’altro che scontata e rendendo protagonista della giornata la fuga. Buona parte del plotone ha provato a cercare la gloria personale, e tra i corridori più attivi di tutti c’è anche il vincitore di quest’oggi, Tim Wellens.

Il belga della Lotto-Soudal ha provato ad animare la corsa sin dal primo momento, come è sempre stato nel suo spirito di attaccante che lo ha portato a vincere alla stessa maniera due tappe al Giro d’Italia. Doveva dimostrare qualcosa agli altri e probabilmente a se stesso dopo l’incidente in allenamento che lo ha costretto a dire addio al Tour 2020 a cinque giorni dal via a Nizza. La Vuelta, a cui si è iscritto quest’anno per la prima volta, sembrava inizialmente solo un ripiego, ma il 29enne nato a Sint-Truden ha deciso di onorare al meglio la corsa spagnola nel modo in cui preferisce: attaccando.

La sua Vuelta sembrava potersi chiudere già il quinto giorno: dopo aver provato ad inserirsi in ogni progetto di fuga, nella giornata che si concludeva a Sabiñánigo è riuscito finalmente ad ottenere la prima vittoria del suo 2020, battendo allo sprint Guillaume Martin e Thyman Arensman. La vittoria, per tutti gli sportivi, è come una dipendenza: più ne ottieni e più ne vuoi. E dunque, Wellens ha continuato a provarci.

Tramontate in breve le ambizioni di maglia a pois, saldamente sulle spalle dell’altro fuggitivo seriale Martin, l’uomo della Lotto-Soudal ha continuato ad essere un vero prezzemolo quando scattava la bagarre nei primi chilometri, tentando spesso di inserirsi nei tentativi di giornata. E quest’oggi il suo naso da tartufo per le fughe ha fiutato la giornata buona. Ha fatto tutto al momento giusto e ha aspettato quell’ultimo chilometro al 5% per poter far sua la tappa, la seconda della sua Vuelta, beffando un altro attaccante come Michael Woods. Potrebbe già essere contento così. Scrivevamo prima, più vinci e più vuoi vittorie. E non crediamo che Tim Wellens sia ancora sazio, conoscendo il suo animo da cacciatore.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI CICLISMO

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *