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Ciclismo

Vuelta a España 2020: Primoz Roglic si salva su una salita sfavorevole. Ora la cronometro per fare il vuoto

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Primoz Roglic, oggi, in vetta all’Angliru, ove terminava la dodicesima frazione della Vuelta a España 2020, ha perso la maglia roja. Tuttavia, il corridore sloveno non può certo essere infelice per l’esito della tappa odierna, dato che ha ceduto appena dieci secondi a Richard Carapaz su un’erta che gli era ostile. Le pendenze sovente sopra il 20% del mostro delle Asturie, infatti, strizzavano sicuramente più l’occhio a un grimpeur puro quale il corridore del Team Ineos, ma il vincitore della Liegi è stato capace di non andare fuorigiri, mentre l’ecuadoriano non è riuscito a fare realmente la differenza.

Domani c’è il giorno di riposo, utile per recuperare energie, poi, però, sarà la volta della cronometro di trentatré chilometri che prevede l’arrivo in cima al durissimo Mirador de Ezaro (1,8 chilometri al 14,8%). Prima del muro finale, ad ogni modo, ci sono trentamila metri totalmente pianeggianti e là Roglic può fare la differenza. Se lo sloveno riuscisse a dare quantomeno un minuto a Hugh Carty e un minuto e mezzo a Carapaz, per i suoi rivali diventerebbe difficilissimo ribaltare la Vuelta.

Il campione uscente del grande giro spagnolo, infatti, ha sempre al suo fianco la squadra più forte e la terza settimana è meno dura rispetto alle due precedenti. Le frazioni di mercoledì, giovedì e venerdì presentano tracciati tortuosi, adatti alle fughe, ove non c’è spazio per trafiggere Roglic. Sabato, invece, è in programma l’arrivo in quota sull’Alto de la Covatilla, un’erta totalmente diversa rispetto all’Angliru.

La salita in questione è lunga poco più di undici chilometri e ha una pendenza media del 7,1%. Ci sono tremila metri attorno al 10% a metà ascesa ma, successivamente, spiana. Un’erta del genere è molto adatta a un passista-scalatore come Roglic, il quale può difendersi in maniera egregia sulle sue rampe non particolarmente aspre. Per Carapaz e Carthy, dunque, non sarà facile staccarlo, a maggior ragione poiché Primoz avrà al suo fianco scudieri che stanno andando molto forte come Kuss, Vingegaard e Gesink.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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