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Ciclismo

Vuelta a España 2020: domani il Puerto El Robledo. Carapaz dovrà muoversi, non può attendere la Covatilla

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La Vuelta a España 2020 è entrata nel vivo, mancano solo tre tappe al termine. La sfida tra la maglia rossa Primoz RoglicRichard Carapaz è più viva che mai. Lo sloveno al momento può contare su soli 39” di vantaggio sull’ecuadoriano. Escludendo la passerella con arrivo a Madrid, il corridore della Ineos Grenadiers potrà sfruttare nella giornata di sabato le arcigne pendenze dell’Alto de la Covatilla, arrivo di tappa, un’ascesa di 11,4 km al 7,1% di media con punte al 12%.

Senza ombra di dubbio giocarsi l’intera Vuelta a España 2020 sull’ultima salita in programma potrebbe essere un rischio eccessivo. Potrebbe quindi aprirsi un nuovo e suggestivo scenario. Nella frazione di domani, con arrivo a Ciudad Rodrigo, sono in programma due salite. La prima di seconda categoria a metà percorso mentre lo scollinamento dell’ultima, El robledo, è previsto a 35,2 km dal traguardo. Si tratta di un’ascesa di 11,7 km dal 3,8% di media. Non bisogna, però, lasciarsi ingannare dai numeri visto che nei primi 6 km la pendenza non supera mai il 5% con un lungo tratto in discesa. Nella seconda parte le pendenze arrivano anche a toccare il 12% ed è qui che con un po’ di fantasia Carapaz potrebbe provare a mettere in difficoltà Roglic.

Ovviamente non potrà cercare un’azione “uno contro uno” perchè gli uomini della Jumbo-Visma saranno in testa al gruppo a fare l’andatura ma mandando in fuga qualche suo compagno di squadra che potrebbe fare da testa di ponte, e attenderlo in cima alla salita per dettare il ritmo negli ultimi 35 km con diversi sali scendi e un breve tratto in pianura. Di certo sarebbe una soluzione inattesa che potrebbe anche trarre in inganno lo sloveno, che ha potuto contare sin qui su una squadra molto solida. In alternativa provare ad isolare la maglia rossa impostando una corsa molto dura sin dal primo chilometro.

Di certo nell’ultima frazione, con l’arrivo all’Alto de la Covatilla, ci sarà battaglia ma non è da escludere che già domani, in una tappa non ritenuta pericolosa dai più, potrebbero scatenarsi i big. Grande curiosità desta anche il ruolo di Hugh Carthy, il britannico attualmente è terzo nella generale a 47” da Roglic e a sua volta potrebbe cercare di far saltare il banco con un’azione di fantasia e coraggio.

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salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Lapresse

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