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MotoGP, Valentino Rossi: “Era importante finire la gara. Yamaha non capisce come risolvere il problema”

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Valentino Rossi si è dovuto accontentare di un deludente dodicesimo posto nel GP di Valencia 2020, penultima tappa del Mondiale MotoGP andata in scena su circuito Ricardo Tormo della località spagnola. Il Dottore non è mai riuscito a essere protagonista in gara, è scattato dalla sedicesima piazzola e al traguardo è rimasto fuori dalla top-10, riuscendo comunque a terminare un Gran Premio dopo una lunga serie di ritiri forzati, accompagnati da una doppia assenza a causa della positività del Covid-19.

Il centauro della Yamaha ha concluso a venti secondi dal vincitore Franco Morbidelli, suo futuro compagno di squadra in Yamaha Petronas. Il 41enne ha rivolto i suoi complimenti a Joan Mir, fresco Campione del Mondo, attraverso i microfoni di Sky: “Complimenti, sei stato bravissimo. Una grande stagione, te lo sei super meritato. Vincere il Mondiale MotoGP al secondo anno non è da tutti, vuol dire che sei fortissimo. Bravo, goditi il moemnto. Complimenti a tutta la squadra, a Brivio, a tutta la Suzuki”.

Il nove volte Campione del Mondo ha analizzato la sua prova: “Non sono mai stato così contento per un 12mo posto, finalmente abbiamo finito una gara ed era necessario. Per tornare a tornare al massimo bisogna fare step by step. Settimana scorsa speravo di fare tutta la gara ma si era rotta. Oggi l’ho fatta tutta, abbiamo sofferto col grip, ma la sensazione è stata sempre quella. Valencia è stata la pista dove sono andato più piano nella mia carriera, da sempre. Portimao è bellissima, mi paice la pista. Speriamo di essere più competitivi. Non avevo performance, ma comunque sono stato costante e alla fine ho anche ripreso Vinales e Bagnaia“.

Valentino Rossi ha parlato anche di come può bisognare la Suzuki: “È vero che i motori sono congelati, ma ci sono tantissime altre cose per farla andare veloce e più forte nel dritto come aerodinamica, ali, marmitte, corpo farfallino. Il problema è che i motori sono fragili e non particolarmente veloci, soffriamo col grip dietro e con queste gomme mi sembra che non abbiamo capito qualcosa. Abbiamo cercato di fare di tutto e il problema rimane quello, giriamo attorno a un problema che non abbiamo capito. La Yamaha dovrebbe fare questo per andare forte l’anno prossimo e può farlo anche se i motori sono sigillati“.

Il Dottore ha poi proseguito: “Era da Misano 1, quando Mir mi ha saltato all’ultimo giro, che non finivo una gara. Dentro di te ti chiedi se sei ancora capace di arrivare alla fine. Mi sono allenato sempre, oggi sono arrivato bene al traguardo, purtroppo non abbastanza veloce, anche se lo sapevamo. Questo deve essere un punto di ripartenza per essere più competitivi settimana prossima. La Yamaha ha vinto sette gare, più di tutti, ma abbiamo incostanza tra una pista e l’altra, tra un pilota e l’altro. Io vivo alla giornata, cerco di concentrarmi su di me, di migliorare sulla mia guida e di allenarmi“.

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C’è spazio anche per parlare di Franco Morbidelli, vincitore oggi e secondo nel Mondiale: “Morbidelli ha fatto una stagione incredibile fin dall’inizio, si è impegnato tantissimo a casa e anche psicologicamente è stato molto forte. Ha subito il contraccolpo di avere Quartararo in squadra l’anno scorso, ma ha reagito a questo contraccolpo diventando ancora più forte. Complimenti a lui, sarà un forte problema per tutti il prossimo anno“.

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